Di notte, lungo i Fossi Medicei: a Livorno c’è la Coppa Barontini, sfida a colpi di remo cominciata 50 anni fa

di ELISABETTA ARRIGHI

Dal punto di vista della spettacolarità, la Coppa Barontini è forse la gara più bella della stagione remiera livornese. Lo è perché a differenza della Coppa Risi’atori, che si svolge in mare aperto (dalla Meloria al vecchio Porto Mediceo), e del Palio Marinaro – la gara che chiude la stagione – che si dipana davanti alla Terrazza Mascagni, la sfida della Barontini sembra proprio di toccarla con mano. Basta affacciarsi alla spalletta dei Fossi Medicei che attraversano il centro di Livorno, per osservare veramente a uno o due metri di distanza, il remo che affonda nell’acqua, il sudore che bagna i volti degli equipaggi, lo sforzo che accompagna l’incedere dei gozzi a 10 remi e delle gazzette (4 remi) che in questa gara a cronometro si giocano il tutto e per tutto.BARONTINI

Ecco, la Coppa Barontini (a destra una foto storica), quest’anno festeggia il suo 50mo anniversario, con un nuovo logo scelto fra quelli realizzati nell’ambito di un concorso scolastico. E il mezzo secolo di vita viene festeggiato anche guardando oltre i confini cittadini, a partire dalla prima presentazione ufficiale presso il palazzo del Consiglio regionale toscano a Firenze, con il presidente Giani. Dai confini locali a quelli regionali, per una gara che ha tutte le caratteristiche per entrare nel ristretto ambito di quei palii e disfide che in Toscana, specialmente tra la fine della primavera e la fine di agosto, diventano elementi caratterizzati dei diversi territori e della bella stagione, richiamando anche un buon numero di turisti.

A Livorno la Coppa Barontini è stata presentata nella sede dell’Autorità Portuale (ente che garantisce la gestione dei fossi cittadini) in vista dell’appuntamento del 17 giugno 2017, giorno in cui le barche scenderanno in acqua per la 50ma edizione (a presentarla Gabriele Gargiulo dell’Autorità Portuale, Massimiliano Talini presidente del Comitato Organizzatore Coppa Barontini e l’assessore comunale Morini).barontini3 Ma il “viaggio” della Coppa 2017 (nella foto a sinistra il “cencio” dipinto da Mario Madiai, di cui parliamo in seguito) è ben più lungo perché a fianco della manifestazione sportiva vera e propria, è stato organizzato un lungo programma di eventi che accompagneranno gli appassionati, ma anche coloro che si avvicinano per la prima volta alla gara, verso la data fatidica. Una data che rende omaggio anche ai “vecchi” vogatori quelli degli anni Sessanta, Settanta, Ottanta… che torneranno in barca per una parata d’onore lungo il percorso dei Fossi.

Ma andiamo per ordine. Giovedì 8 giugno 2017 alle ore 10.30 nella Sala Consiliare del Comune ci sarà un incontro “I primi cinquanta anni della Barontini: la storia, i ricordi, la tradizione, la gara”.

Sabato 10 giugno alle 18, nella Cantina della Coppa Barontini ci sarà invece la presentazione del libro di Otello Chelli, “Cinquant’anni di storia della Coppa Barontini. Fra storia, tradizione e cultura” (Edizioni del Boccale, 2017). Oltre all’autore e alla giornalista Juna Goti che ha scritto la prefazione, saranno presenti il presidente del Comitato organizzatore della Coppa, Massimiliano Talini, e Maurizio Mini per le Edizioni Erasmo e componente del Comitato Coppa Barontini.

Martedì 13 giugno alle 21, in Fortezza Vecchia, La Barontini: “50 anni? Gliene davo meno” a cura di Emanuele Barresi (attore, regista, autore e direttore artistico del Teatro 4 Mori di Livorno) e Paola Pasqui, con i bambini della scuola elementare Cattaneo, Fulvio Pacato e i suoi stornelli.

Venerdì 16 giugno alle 21.30, sul Pratone della Fortezza Nuova (Pontino), andrà in scena “Anacronistici”, spettacolo in versione ridotta del gruppo Mayor Von Fronzius. Sempre venerdì 16 giugno, appuntamento con la 20ma edizione del Trofeo Edda Fagni, per gazzette a quattro remi e timoniere, under 18 maschili e femminili. Ore 22.45 inizio gare, ore 23.30 premiazione degli equipaggi. Le partenze avverranno in seequenza su un percorso ridotto rispetto a quello degli armi a dieci remi, con tempi di percorrenza stimati di 5/6 minuti.serrate1

Sabato 17 giugno, 50ma edizione della Coppa Ilio Barontini, per gozzi a dieci remi e timoniere, senior maschili. Percorso completo lungo i Fossi Medicei, con partenza e arrivo sugli Scali delle Cantine (Pontino, a lato di piazza della Repubblica, sotto il cui “voltone” si snoda un tratto del percorso che ha un andamento simil-circolare attorno al centro cittadino, Porto Mediceo, quartiere della Venezia, Pontino).

Il programma della serata del 17 prevede alle 21.30 la sfilata dei Gozzi delle cantine con a bordo le vecchie glorie del remo, l’esibizione di Fulvio Pacitto con la Scia (un solo vogatore su un barchino, cent’anni fa la prima gara, poi scomparsa dal panorama remiero livornese, anche se l’idea – è stato detto a margine della conferenza stampa – sarebbe quella di poterla prima o poi recuperare nell’ambito di una nuova organizzazione e lettura del mondo remiero della città). Quindi gli armi dei giovani renderanno omaggio ai veterani. Subito dopo inizio della gara a cronometro, con partenza delle barche ogni cinque minuti. Alla fine consegna delle targhe e premiazione degli equipaggi in gara. Nel fine settimana è anche in programma la Notte Blu e il Cacciucco Pride.

Domenica 18 giugno, infine, “… dopo la Barontini”. L’appuntamento e alle ore 21, con “Livorno in Acqua” lungo i Fossi Medicei, a cura dell’Asd Canoa Club Livorno (stesso percorso della Barontini, per una manifestazione turistico-sportiva aperta a tutti i tipi di canoe da diporto). Sarà un evento per condividere la passione per la voga nella cornice notturna dei Fossi Medicei.serrate2

Cinquant’anni di storia, prima in orario diurno e poi la scelta della sfida notturna. Cinquant’anni che hanno visto sempre, attorno alla Barontini, una festa di popolo nel nome dei valori democratici e dello sport. Perché Barontini era il cognome di Ilio “Dante”, antifascista, leggendario combattente per la liberà dell’Italia dal nazifascismo. “… si percepisce e si tocca con mano il sacrificio di centinaia di persone, gli equipaggi, i dirigenti, gli organizzatori, tutti i frequentatori delle cantine. La Coppa Barontini – come le altre gare remiere –  è infatti la massima rappresentazione di sport dal basso – si legge sul numero speciale della rivista “Il Serrate 2017″ dedicato alla 50ma edizione della gara a cronometro – estraneo alla mercificazione di molti ambienti, ed espressione di una lunga storia di democrazia e antifascismo, quindi di libertà, di livornesità: è festa di popolo (…)”.

E proprio la prima pagina de “Il Serrate 2017” (nelle foto sopra a destra e più in alto a sinistra, due particolari della rivista numero unico) riporta alcune righe di un articolo sulla Coppa Barontini scritta da Luciano De Majo, giornalista livornese scomparso appena quarantenne. Con la sua voce prima (attraverso la radio) e poi con la sua penna (per Il Tirreno e altre testate), Luciano è stato testimone di un purtroppo breve periodo di storia politica e sociale della sua città e delle gare remiere, di cui era grande appassionato.

Infine il “cencio”, ovvero la tela dipinta che caratterizza l’edizione del 50mo della Coppa Barontini. Si vedono alcuni monumenti simbolo della città, si vede lo sforzo sui remi di alcuni vogatori. Si percepisce l’odore di salmastro, di porto e delle acque dei Fossi Medicei. Un “cencio” che è un’opera d’arte, dipinto da quel grande artista che è Mario Madiai. 

Equipaggi a 10 remi (in rappresentanza dei rioni cittadini)

Pontino San Marco, Venezia, Ardenza (Ardenza, Antignano, Montenero, Quercianella), Benci Centro – Ovo Sodo (Benci Centro, Magenta), Salviano (Salviano, Colline, Coteto, Stazione), Borgo Cappuccini, (San Jacopo (S. Jacopo, Fabbricotti), Labrone (Corea, Fiorentina, Shangai, Torretta).

Equipaggi a quattro remi (partecipanti al 20mo Trofeo Edda Fagni)

Maschili: Venezia, Pontino San Marco, Benci Centro – Ovo Sodo, Salviano, Borgo Cappuccini, San Jacopo.

Femminili: Borgo Cappuccini, Salviano, Benci Centro – Ovo Sodo.