DANTE 700. Rinviata di un mese (aprirà il 21 aprile anziché il 23 marzo) la mostra “Onorevole e antico cittadino di Firenze” al Museo Nazionale del Bargello. Una ricetta ostruzione del rapporto fra l’Alighieri e la sua città natale negli anni immediatamente successivi alla morte del sommo poeta

È rimandata di un mese la mostra «Onorevole e antico cittadino di Firenze». Il Bargello per Dante, che avrebbe dovuto aprire al pubblico il 23 marzo 2021 al Museo Nazionale del Bargello. “In un momento così difficile e delicato per tutto il Paese – ha spiegato Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello – la decisione di posticipare la data di apertura della mostra è dettata dall’auspicio che in primavera inoltrata si possa offrire al pubblico un’apertura continuata dei musei oltre a garantire l’arrivo dei prestiti dall’estero in sicurezza per una mostra così significativa”. (Sopra il titolo:Giotto e bottega – particolare del ritratto di Dante nel Paradiso / Museo Nazionale del Bargello, Cappella della Maddalena).

  • La mostra, che aprirà i battenti al pubblico dal 21 aprile al 31 luglio 2021, vuole ricostruire il rapporto tra Dante e Firenze negli anni immediatamente successivi alla morte del poeta, presentandone gli attori, le iniziative, i luoghi e i temi.

Curata da Luca Azzetta, Sonia Chiodo e Teresa De Robertis, professori dell’Università di Firenze, la mostra nasce nell’ambito di una collaborazione istituzionale sottoscritta tra i Musei del Bargello e i Dipartimenti di Lettere e Filosofia (DILEF) e di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) col patrocinio del Comitato Nazionale Celebrazioni 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e del Comitato “700 Dante” coordinato dal Comune di Firenze.

Articolata in sei sezioni, «Onorevole e antico cittadino di Firenze». Il Bargello per Dante, vedrà esposti oltre cinquanta tra manoscritti e opere d’arte provenienti da biblioteche, archivi e musei di assoluto prestigio internazionale, e presenterà le tappe e i protagonisti della ricostruzione postuma del rapporto tra Firenze, l’Alighieri e la sua opera, nel secondo quarto del Trecento. Si tratta di copisti, miniatori, commentatori, lettori, volgarizzatori, le cui vicende professionali e umane si intrecciano fittamente, restituendo l’immagine di una città che sembra trasformarsi in uno scriptorium diffuso, al centro del quale campeggia la Commedia.

Tra gli enti promotori, che hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione dell’evento concedendo in prestito un nucleo significavo di manoscritti, figurano la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la Biblioteca Laurenziana e la Biblioteca Riccardiana. L’Accademia della Crusca e l’Opificio delle Pietre Dure sono stati interlocutori istituzionali fondamentali nell’articolazione del progetto scientifico.

La mostra è organizzata con la collaborazione con Firenze Musei. Il catalogo, pubblicato da Mandragora in edizione italiana e inglese, andrà comunque in distribuzione, simbolicamente, il 25 marzo, in occasione del Dantedì 2021, la giornata nazionale istituita dal MiBACT per omaggiare il grande poeta.