Stefano Santomauro e Alessia Cespuglio conducono “Welcome on sofà” al Cisternino di Città. Una serata inclusiva guardando alla candidatura di “Livorno Capitale della Cultura 2021”
Una chiamata alle arti; una candidatura, quella per “Livorno Capitale della Cultura 2021”, nata per unire la città, perché – come è stato detto – la cultura non può che essere inclusiva e chiede la partecipazione di tutti: è con questo spirito che “Welcome on sofà”, il coinvolgente talk show che si avvale della conduzione ironica di Stefano Santomauro e Alessia Cespuglio, prosegue il suo percorso sabato 4 maggio 2019, alle ore 21 al Cisternino di città (ex Casa della Cultura).
Ancora una volta, grazie agli interventi, ai suggerimenti, alle idee e proposte di chi la città la vive e la frequenta sotto molteplici aspetti (professionali, di impegno civile o sociale, ma anche semplici testimonianze ed esperienze personali), si cercherà di alimentare nella coscienza collettiva quel progetto fondante capace di portare la città labronica ad aprirsi ancora di più ed essere a sua volta motore di conoscenza ed incremento del proprio patrimonio culturale in ambito nazionale.
Nel nuovo appuntamento, con il consueto mix tra momenti di confronto e spettacolo, interverranno Giulia Palandri, Marco Voleri, Matteo Demi, Alfredo Soldati, Arianna Terreni, Fabrizio Brandi, Gabriele Baldocci, Doranna Natali, Alessandro Budroni, Emanuele Barresi, Simone Manetti, Benedetta Ponticelli, Paola Gattabrusi, Francesco Ferrucci, Michele Ghelarducci, Pietro Luridiana, Mario Cardinali, Federico Maria Sardelli, Fulvio Pacitto.
Saranno loro ad unire la loro voce agli spunti e contributi di chi li ha preceduti nelle scorse settimane, come – ad esempio – l’invito rivolto da Paola Tognon, direttrice del Museo della Città: “Candidarsi significa raccontarsi, condividere un’identità e renderla comune e più aperta agli altri. Significa correre una competizione che si vince solo allenandosi. Livorno ha una grande luce, il mare, ma anche esperienze, intraprendenza, scambio, ricerca e sperimentazione. E’ una grande scommessa, perché soprattutto riguarda il senso di libertà, difficile certe volte da intuire, vivere e accettare e raccontare. La libertà ha molto a che fare con l’arte e l’arte con la libertà. L’arte a Livorno non appartiene solo ai grandi artisti come Fattori e Modigliani ma appartiene a ciascuno che questa città la vive, così come a chi è nato qui e ha poi portato la storia di Livorno nel mondo”.
“Un insegnamento importante che ho capito nella mia vita – ha condiviso Valfredo Zolesi della Kayser Italia società indipendente di ingegneria del sistema aerospaziale operante a Livorno – è che il maestro non deve mai pensare che gli allievi sentano le stesse sue passioni. I vostri figli non sono vostri. Voi siete l’arco e i vostri figli le frecce che vanno dove vogliono. Livorno deve puntare sulla passione”.
“Livorno è una città che dipinge, suona e canta – ha aggiunto Marco Luise, presidente del Conservatorio Mascagni – ed un tema forte che aggrega è la contaminazione tra diversi tipi di arte, generi, strati sociali. Livorno è trasversale, la sua bellezza è questa e dobbiamo costruire insieme proposte che vadano in questo senso”. Ecco che la partecipazione di invitati e partecipanti tutti, è importante (ingresso libero fino esaurimento posti) e, per dirla con Cristiano Lucarelli, allenatore e indimenticato centravanti del Livorno calcio: “In città spesso si respira aria negativa, di pessimismo. Dopo iniziative come queste mi avete contagiato l’entusiasmo: Livorno ha bisogno di messaggi positivi!”