SCENARI DI QUARTIERE. A Livorno torna il festival dei teatro di narrazione seguendo un percorso di rigenerazione. Dal 12 al 19 giugno: apertura con Paolo Rossi, chiusura con Simone Cristicchi. Il programma completo dagli spettacoli alle visite guidate

Dal 12 al 19 giugno 2021 torna a Livorno “Scanari di quartiere”, il festival del teatro di narrazione nato nel 2016 da un’idea d Fabrizio Brandi e Marco Leone, organizzato dalla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno e dal Comune di Livorno con la direzione artistica di Marco Leone e Fabrizio Brandi ed il contributo dell’Associazione Quartieri Uniti di Livorno.

Livorno, Ippodromo Caprilli, la presentazione di Scenari di Quartiere. Da sinistra: l’assessora Giovanna Cepparello, Fabrizio Brandi, Mario Menicagli (direttore amministrativo della Fondazione teatro Goldoni), Marco Leone, e il sindaco Luca Salvetti.  (Foto: TRIFILETTI Andrea / Bizzi)

Alla sua sesta edizione, il festival rafforza l’idea da cui è partito: portare il Teatro fuori dal Teatro, tra la gente, in luoghi inusuali, suggestivi, spesso legati alla storia della città. 

E’ un Teatro che si riappropria della sua valenza originaria: tornare nelle strade e nelle piazze per cercare di innescare processi di rigenerazione, favorire relazioni, condivisione, pensiero e comunità. Il Teatro entra nei quartieri della città, valorizzando spazi spesso non deputati alla cultura, generando coinvolgimento e partecipazione. 

Il linguaggio scelto è quello del Teatro di Narrazione: la tradizione orale come patrimonio e recupero dell’identità, della memoria individuale e collettiva.  

Cultura, spettacolo, partecipazione e territorio, si legano così in uno scambio continuo di conoscenza e valorizzazione. 

Scenari di Quartiere non è solo un festival, ma un percorso che si sviluppa durante tutto l’anno con 2 obiettivi principali: fare dei quartieri e delle periferie di Livorno uno spazio vivo di riflessione e produzione culturale, e candidare Livorno a città capitale del Teatro di Narrazione.

In una fase storica estremamente complicata come quella che stiamo vivendo, il Teatro, quando scende in strada, si prende esplicitamente la missione di evidenziare le responsabilità e le contraddizioni di una comunità, e al tempo stesso irradiare un potente e irresistibile senso di vita.

Il programma di questo anno è composto da 8 artisti, 8 spettacoli in 8 quartieri. 

I quartieri coinvolti sono: Benci Centro, San Jacopo, La Rosa, Shangai, Salviano, Stazione, San Marco, Ovosodo.

Particolarità di Scenari di Quartiere è sempre stato lo svolgersi degli spettacoli durante il tramonto, al “calasole”; momento della giornata di particolare suggestione e raccoglimento, che prelude e favorisce l’incontro e la socialità. In stretta collaborazione con Comune di Livorno, Scenari di Quartiere è spesso collegato a progetti di rigenerazione urbana programmati dall’Amministrazione Comunale. Quest’anno segnaliamo in particolar modo gli scenari di Via Trento nel quartiere Stazione, l’Ippodromo Caprilli, e quello di Via Stenone nel quartiere Shangai.

Il Festival in questa nuova edizione si propone di sostenere e diffondere, in sinergia con Assessorato ambiente e energie rinnovabili del Comune di Livorno, il progetto  E n e r g i a  d i  C o m u n i t à, con l’ intento  di far nascere, nei quartieri, lo sviluppo di piccole comunità energetiche. Come buona pratica tutta l’energia che alimenta il festival sarà prodotta con sistemi di energia rinnovabile.

Per realizzare a tutto è stato fatto  appello alle forze economiche più sensibili della Città. Ringraziammenti: Coop, Fondazione Livorno e Fondazione Arte e Cultura, Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci. Inoltre gli amici di Scenari: ASA, Gori logistica, Generplus, Ferramenta San Marco, Caravan Bacci, Porto di Mare, Hotel Universal, A.p.e (Assieme Per l’Energia), Arci, Casalp, e la già citata Associazione Quartieri Uniti Livorno coordinata da Marinella Viscusi e Irene Genovese.


INIZIO SPETTACOLI ore 19.30

Prenotazione obbligatoria, costo 3€, acquistabile alla biglietteria del Teatro Goldoni o su scenaridiquartiere.it

La biglietteria Teatro Goldoni (tel.0586 204290) sarà aperta dal 5 giugno da martedì a sabato ore 10/13 – Informazioni 0586 204237

Come ogni anno gli spettacoli saranno accompagnati dai
TOUR GRATUITI SULLA STORIA DEI QUARTIERI
curati da Fabrizio Ottone

 Inizio ore 18.30 – Prenotazione obbligatoria esclusivamente tramite messaggio whatsapp al n° 3474814455

SCENARI DI QUARTIERE 2021

Sabato 12 giugno ore 19.30

Largo Emanuele Filiberto di Savoia – Benci Centro 

Paolo Rossi in

L’OPERACCIA DEL PANE O LIBERTA’

musiche dal vivo I Virtuosi del Carso

 

Domenica 13 giugno, ore 19.30

Villa Mimbelli – San Jacopo

Roberto Vecchioni in

LEZIONI DI VOLO E DI ATTERRAGGIO

 

Lunedì 14 giugno, ore 19.30

Ippodromo Caprilli – la Rosa

Fabrizio Brandi in

IL CAVALIERE VOLANTE

 

Martedì 15 giugno, ore 19.30

Via Stenone – Shangai

Michele Crestacci in

ITALIANI SI NASCE 

 

Mercoledì 16 giugno, ore 19.30

Parcheggio Carli Salviano – Salviano

Ariele Vincenti in

AGO capitano silenzioso 

 

Giovedì 17 giugno, ore 19.30

Via Trento – Stazione 

Roberto Mercadini in

NOI SIAMO IL SUOLO NOI SIAMO LA TERRA

Monologo per una cittadinanza planetaria

 

Venerdì 18 giugno, ore 19.30

Parco delle Mura Lorenesi – San Marco

Arianna Scommegna in

LA MOLLI  

Divertimento alle spalle di Joyce

 

Sabato 19 giugno ore 19.30

Piazza XX Settembre – Ovosodo

Simone Cristicchi in

LO CHIEDEREMO AGLI ALBERI

 

 

Sabato 12 giugno ore 19.30

 

Paolo Rossi (Foto MoniQue Foto – MONICA CONDINI)

Largo Emanuele Filiberto di Savoia – Benci Centro
L’OPERACCIA DEL PANE
O LIBERTÀ

di e con PAOLO ROSSI
musiche dal vivo I Virtuosi del Carso
una produzione
Teatro Stabile di Bolzano

Paolo Rossi è autore e interprete di un teatro che incanta il pubblico e sta in ascolto, che vive delle sue reazioni e interazioni; un teatro di emergenza che si riappropria del ruolo del contastorie per dare conforto agli spettatori e condurli in dimensioni “altre” dalle quali la realtà appare lucidamente. «Vorrei fare qualcosa che dia al mio essere chiamato comico una via di fuga verso un teatro sociale, nella poesia del buffo e della magia», commenta Rossi.
L’Operaccia del Pane o Libertà è uno spettacolo che unisce stand-up comedy a commedia dell’arte, giunge a varcare l’universo shakespeariano ma sempre con profonde stoccate di contemporaneità. Un viaggio sinuoso che Rossi intraprende – assieme alla fidata band I Virtuosi del Carso –  un percorso narrativo sempre controcorrente.
Agile, dirompente, sfuggente alle definizioni di genere e duttile nell’allestimento scenico, L’Operaccia del Pane o Libertà mescola la figura del primo Arlecchino, quello che possedeva il biglietto di andata e ritorno per l’aldilà, a quella che fu poi una delle sue evoluzioni come intrattenitore popolare capace di spaziare dalle stalle al cabaret. In maniera ironica e profonda riflette sulla condizione e il ruolo degli artisti oggi, su come sia cambiato il modo di fare spettacolo, dai cortili ai teatri.

 

Domenica 13 giugno, ore 19.30

Roberto Vecchioni

Villa Mimbelli – San Jacopo
LEZIONI DI VOLO
E DI ATTERRAGGIO

di e con
ROBERTO VECCHIONI

Le lezioni che tutti avremmo voluto ascoltare, a scuola e nella vita.
«È gioco, sfida, provocazione. È gettare un sasso e contare i cerchi che si allargano sull’acqua. Porte che si aprono su altre porte, senza mai fermarsi alla prima».

 Lunedì 14 giugno, ore 19.30

Ippodromo Caprilli – La Rosa

IL CAVALIERE VOLANTE

di Gabriele Benucci
con FABRIZIO BRANDI

musiche dal vivo Dimitri Grechi Espinoza

Narrare di Federico Caprilli significa raccontare del militare dedito al dovere, del rivoluzionario innovatore della tecnica equestre, del tombeur de femmes seducente e sfrontato, del primo esempio di campione sportivo amato dalle folle. Caprilli morì cadendo da un morello che andava al trotto. Da oltre cento anni si sussurra molto altro sulla morte e sulla vita del livornese che inventò l’equitazione moderna.

 

Martedì 15 giugno, ore 19.30

Via Stenone – Shangai

ITALIANI SI NASCE

di Alessandro Brucioni e Michele Crestacci

con MICHELE CRESTACCI

regia Alessandro Brucioni

produzione mowan teatro

Sono 160 anni che siamo italiani. Un racconto onirico, a rotta di collo, senza confini dove l’arte e la corruzione, l’ignoranza e la scienza, la farsa e la tragedia, l’eroe e la caricatura, si intrecciano in un vasto orizzonte di confusione. Uno stivale di storie per ricordarci che se siamo italiani come siamo una ragione ci deve essere. Qualcosa che è all’origine del nostro mondo.
Del resto lo sanno tutti: “italiani si nasce”.

 

Mercoledì 16 giugno, ore 19.30

Parcheggio Carli Salviano – Salviano

AGO CAPITANO SILENZIOSO 

di e con ARIELE VINCENTI

E’ la storia di Agostino Di Bartolomei, il Capitano Silenzioso, lasciato ai margini da un mondo che non si volta indietro. Un uomo cresciuto in borgata, tra partite sui prati e cinematografi, che con il suo linguaggio forbito, portava in giro per l’Italia una Romanità diversa, dove i valori di solidarietà ed ironia sono il suo fondamento.  Lo spettacolo racconta la Storia di un calcio e di un tempo che non c’è più, attraverso gli occhi e la memoria di un tifoso della Roma, ex Ultrà di Curva anni ‘80, cresciuto nella stessa borgata e amico d’infanzia di Ago. 

 

Giovedì 17 giugno, ore 19.30

Via Trento – Stazione 

NOI SIAMO IL SUOLO,
NOI SIAMO LA TERRA

Monologo per una cittadinanza planetaria

di e con ROBERTO MERCADINI

Sapevate che i pipistrelli, ogni anno, danno un contributo all’economia degli U.S.A. paragonabile al fatturato della Microsoft? E che il deserto del Sahara fertilizza la foresta Amazzonica? Cosa hanno in comune gli astronauti della NASA e gli antichi asceti indù? Paradossi, personaggi stralunati, storie comiche e spiazzanti. Un monologo in apparenza visionario, ma basato su dati rigorosamente scientifici: per riflettere sul legame strettissimo fra ecologia ed economia, su cosa sia un ecosistema, su come ecosistemi apparentemente lontani interagiscano fra loro.

Perché forse le cose che sembrano più lontane, in realtà, si toccano. E ciò che è più urgente si può dire e capire ridendo.

 

Venerdì 18 giugno, ore 19.30

Parco delle Mura Lorenesi – San Marco

LA MOLLI

divertimento alle spalle di Joyce

di Gabriele Vacis e Arianna Scommegna

regia Gabriele Vacis

con ARIANNA SCOMMEGNA
produzione Atir Teatro Ringhiera

Sono confidenze sussurrate, confessioni bisbigliate quelle della Molli. Punto di partenza dal quale Gabriele Vacis, regista, e Arianna Scommegna, attrice, prendono le mosse è il monologo di Molly Bloom che conclude l’Ulisse di Joyce. Il personaggio di Molli viene calato in una quotidianità dalle sonorità milanesi, traslando il testo in una trama di riferimenti culturali, storie e canzoni che hanno il sapore del nostro tempo. Arianna Scommegna è sola sul palcoscenico, seduta al centro della scena; il suo monologo intenso, irrefrenabile, senza punteggiatura, senza fiato, è stretto tra una sedia, un bicchiere poggiato a terra e una manciata di fazzoletti ad assorbire i liquidi tutti, sacri e profani, di una vita di solitudine e insoddisfazione, come una partitura incompiuta. Il fiume di parole è lo stesso flusso di coscienza del personaggio di Joyce che riempie una notte insonne di pensieri e bugie, mentre aspetta il ritorno a casa del marito, Leopold, come la Molli aspetta Poldi. L’attrice, in bilico tra il romanzo e la vita, ripercorre la propria esistenza di poco amore, infinite attese, occasioni mancate, dal primo bacio a un rosario di amanti da sgranare per mettere a tacere il vuoto, dal dolore di un figlio perduto fino a un finale ‘sì’ pronunciato comunque in favore della vita, dell’amore da una donna mai piegata alla rassegnazione. Le note dolenti si stemperano sempre nell’ironia e in una levità che tutto salva; il testo gioca sempre, costantemente, con il doppio registro denunciato fin dal sottotitolo, Divertimento alle spalle di Joyce. Frammenti di vita raccontati in modo ora scanzonato ora disperato, storie di carne e sangue, vita che scorre come lacrime, che si strozza in un grido o si scioglie in una risata.

 

Sabato 19 giugno ore 19.30

Simone Cristicchi

Piazza XX Settembre – Ovosodo

LO CHIEDEREMO AGLI ALBERI

di e con SIMONE CRISTICCHI

Riccardo Ciaramellari pianoforte e fisarmonica

Riccardo Corso chitarre

Giuseppe Tortora violoncello

fonico Marco Cavaccioli

Simone Cristicchi – dopo 7 anni di successi teatrali, con oltre 500.000 spettatori, sold out ripetuti, e un Festival di Sanremo 2019 che lo ha visto protagonista pluripremiato – torna a Livorno con uno spettacolo musicale capace di interrogare ed emozionare gli spettatori, in un’alternanza di canzoni e monologhi. Da Ti regalerò una rosa ad Abbi cura di me, fino all’ultimo lavoro HappyNext – Alla ricerca della felicità, Cristicchi è protagonista di questo inedito racconto in musica di un percorso umano e spirituale, tra poesia e riflessione civile.