Pisa, seguendo l’Arno alla scoperta virtuale (e reale) dei musei dell’Ateneo

Un itinerario virtuale per valorizzare e far conoscere, sia ai turisti che ai cittadini, la storia, la cultura, la natura e le specialità enogastronomiche di quella parte del territorio pisano che segue il corso del fiume Arno, dalla Val Graziosa, dove scorre il torrente Zambra, fino ad attraversare la città di Pisa per poi proseguire verso l’estuario di Bocca d’Arno.arnopisa È questo anche il percorso lungo il quale si snodano tutti i musei che fanno parte del Sistema Museale di Ateneo (SMA) dell’Università di Pisa. Il progetto “L’Arno racconta Pisa – Navigando tra i musei dell’Ateneo”, realizzato dallo SMA con il finanziamento della Regione Toscana, permette con un  click sul sito www.arnoraccontapisa.it o scaricando l’app sul proprio smartphone – entrambi realizzati dall’agenzia fiorentina Sowhat – di consultare informazioni relative a musei, palazzi storici e chiese, con la possibilità di scoprire o riscoprire le ricchezze storico artistiche del territorio.

Il sito propone inoltre sette diversi itinerari che mirano ad arricchire le esperienze di visita del turista e del cittadino. Si può scegliere tra una passeggiata a fianco dei palazzi storici dei Lungarni e il percorso che va dalla Torre pendente al fiume, visitando alcuni dei più interessanti musei dell’Ateneo, così come tra le proposte per chi è in cerca di un itinerario scientifico, naturalistico o anche per chi vuol conoscere Pisa a misura di bambino.Il progetto sarà illustrato al pubblico sabato 26 novembre 2016, alle ore 16, nella sede del Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (nella foto grande), durante una giornata di apertura dei musei  che vogliono raccontarsi attraverso i loro reperti, le attività  e le esperienze degli studenti che vi hanno svolto l’alternanza scuola-lavoro. A conclusione è prevista una degustazione di prodotti locali e toscani.orto botanico pisa

LA MAPPA DEI MUSEI DELL’ATENEO

Il Sistema Museale di Ateneo (SMA) dell’Università di Pisa è stato istituito nel settembre 2012 per favorire lo sviluppo, la gestione, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio museale dell’Ateneo pisano. Ecco a seguire la mappa dei musei che compongono il sistema.

  • Museo degli Strumenti per il Calcolo. Conserva un patrimonio che va dal XVIII secolo ai giorni nostri e propone strumenti scientifici storici e macchine legate alla storia dell’informatica. Quest’ultima sezione è unica in Italia e notevole a livello internazionale, spaziando dagli aritmometri dell’800, ai grandi calcolatori degli anni ’50-’90 e comprende pezzi unici, come la calcolatrice elettronica pisana (1961) e i simulatori della macchina ridotta (1957), in assoluto il primo calcolatore progettato e costruito in Italia, a Pisa.
  • Museo della Grafica. Nasce nel 2007 valorizzare le collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe dell’Università di Pisa, una delle prime e più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea in Italia, istituito alla fine degli anni ’50 per iniziativa dello storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti. Da allora, grazie alle opere donate da artisti e collezionisti, il Gabinetto Disegni e Stampe si è andato arricchendo di opere significative, quali disegni e incisioni di Giovanni Fattori, Giorgio Morandi, Luigi Bartolini, e di altri protagonisti del ‘900.
  • Collezioni Egittologiche dell’Università di Pisa. Hanno origine nel 1962, grazie ad una prima donazione fatta da Laura Birga Picozzi. pisaegittologicoDiscendente della famiglia di Ippolito Rosellini, il fondatore dell’egittologia italiana: insieme a J.-F. Champollion, egli guidò infatti la celebre spedizione franco-toscana in Egitto e Nubia (1828-1829). Alla Collezione Picozzi si è aggiunta nel 1964 la Collezione Schiff Giorgini, costituita da circa quattrocento oggetti, alcuni di eccezionale valore, provenienti dagli scavi condotti da Michela Schiff Giorgini in Sudan sotto il patrocinio dell’Università di Pisa.
  • Gipsoteca di Arte antica. Tra le prime in italia, prende avvio nel 1887. Oggi offre una sintesi delle opere più note e significative dell’arte greca, etrusca e romana. La Gipsoteca ospita anche la collezione dell’Antiquarium di archeologia classica e le Collezioni Paletnologiche, con una collezione eterogenea di circa 1500 pezzi originali in cui sono rappresentate quasi tutte le classi di manufatti dell’antichità, in particolare le produzioni ceramiche, dall’area egea a quelle dell’Etruria. Le collezioni paletnologiche e paleontologiche hanno origine dalla collezione di Carlo Regnoli, medico pisano che nel 1867 effettuò i primi scavi relativi alla preistoria nelle grotte della Versilia e del monte Pisano.
  • Museo Anatomico Veterinario. Nacque a Pisa nel 1839 insieme alla cattedra di zooiatria aggregata alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Pisa. Il museo accoglie reperti di specie animali da produzione zootecnica ed animali d’affezione e consta di scheletri, preparati essiccati, imbalsamati, impagliati e conservati in alcool . Il cavallo è la specie più rappresentata per la sua importanza nell’evoluzione storico‐sociale dell’uomo. Un capitolo a parte lo riveste il cospicuo numero di preparati riguardanti dromedari provenienti dalla tenuta di San Rossore.
  • Museo di Anatomia Umana. È datato 1834, anno di nascita con 1.327 pezzi anatomici che servivano ai docenti per le lezioni e le esercitazioni di anatomia umana. Ad oggi comprende non solo preparati di anatomia descrittiva e topografica, ma anche raccolte archeologiche con numerosi reperti, quali mummie e corredi funerari precolombiani (vasi, stoffe, utensili) e mummie egizie con sarcofago, provenienti da spedizioni effettuate nei primi decenni dell’Ottocento.
  • Museo di Anatomia e Istologia Patologica. È sorto intorno al 1870 come una raccolta di pezzi anatomici di interesse patologico e didattico prelevati da cadavere e sistemati in vasi di vetro soffiato. Il Museo accoglie oggi un’importante collezione di pezzi umani ed animali patologici di grande pregio scientifico, alcuni dei quali risalenti all’epoca granducale. Fra questi la collezione di neonati malformati.
  • Orto botanico. È stato fondato nel 1543-1544 da Luca Ghini (1490-1556), naturalista, medico e botanico imolese: si tratta del primo Orto botanico universitario del mondo. Costruito originariamente sulle rive del fiume Arno, fu trasferito nell’attuale sede nel 1591 (nella foto piccola in alto a sinistra) e poi ampliato progressivamente fino all’attuale estensione di 3 ettari. Ospita piante dei 5 continenti: le succulente dei deserti africani e americani; le piante aromatiche della macchia mediterranea; le specie delle paludi toscane; numerosi alberi secolari e tante altre.
  • Museo botanico. È l’erede dell’antica Galleria, istituita nel 1591 dal Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici per raccogliervi le “opere della natura”. Di questo primo periodo si conservano oggi la Quadreria, composta di ritratti seicenteschi di illustri botanici, il Portone monumentale dell’entrata alla Galleria e lo “Studiolo” per i semi dell’Orto botanico. Il Museo conserva inoltre oggetti legati all’insegnamento della botanica universitaria dalla fine del Settecento.
  • Museo di Storia Naturale. Quello dell’Università di Pisa è uno tra i più antichi al mondo, nato sul finire del ‘500 per volontà di Ferdinando I dei Medici.museo storia naturale calci Oggi raccoglie ed espone oltre 400 anni di storia della ricerca scientifico-naturalistica dell’Ateneo pisano. Dal 1986 è ospitato nei locali della Certosa di Pisa a Calci e rappresenta una delle più importanti realtà naturalistiche italiane. Reperti di zoologia, fossili e minerali, organizzati secondo criteri sistematici e tematici, sono esposti su oltre 4.000 metri quadrati di sale e gallerie disposte su tre piani. Di notevole importanza la galleria dei Cetacei, tra le prime in Europa per valenza scientifica, il settore di Paleontologia con i dinosauri e le sale degli acquari.