L’incontro tra arte e moda, una contaminazione costante. Una giornata a tema organizzata dall’Istituto Marangoni Firenze (con vari esperti e i video realizzati da alcuni studenti) per riflettere sui due universi

In occasione di Pitti Immagine Uomo, l’Istituto Marangoni Firenze ha invitato ad una riflessione dedicata all’incontro tra arte e moda: due universi da sempre oggetto di una contaminazione costante, e che costituiscono il cuore della proposta culturale offerta dalla scuola di via de’ Tornabuoni.

L’evento SUBVERTED CODES, con un talk e un’installazione video realizzata dai migliori talenti di Istituto Marangoni Firenze, ha stimolato gli ospiti a percorrere questo affascinante territorio di incontro tra le due discipline che è oggi più che mai capace di sorprendere. L’8 gennaio, presso la sala Dual del Museo Novecento, all’interno dell’antico Spedale delle Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella, l’incontro Fashion & Art: A timeless contamination, ha visto coinvolti professionisti di riferimento in ambito culturale e giornalistico.

Con la moderazione del giornalista e curatore Federico Poletti, la talk è stato l’occasione per condividere i pensieri e il percorso professionale di Caroline Corbetta, curatrice d’arte contemporanea e giornalista culturale; Sergio Risaliti critico d’arte, curatore e direttore del Museo Novecento; Simone Guidarelli, stylist e creative director e Francesca Giulia Tavanti, storica dell’arte contemporanea e tutor di Istituto Marangoni Firenze.

Il panel ha indagato la relazione tra moda e arte e il ruolo della comunicazione come luogo di incontro di queste due discipline.

A supporto del lavoro di indagine sui temi legati all’arte e alla moda, portato avanti da Istituto Marangoni Firenze, l’evento è proseguito in via de’ Tornabuoni 17, dove ha sede la scuola. La video installazione Studio 24: unconventional beauty, che si è sviluppata sulla facciata dell’edificio storico che ospita Istituto Marangoni, ha espresso  attraverso il linguaggio immediato e potente del video e dell’arte, un’idea di bellezza non convenzionale per una visione critica del mondo della moda.

I video, proiettati fino al 12 gennaio, sono realizzati dagli studenti Léa Colombier, Sandy Snajnarova e Adan Flores Tobar Wilber, finalisti di un hackathon che ha coinvolto i corsi undergraduate di Multimedia Arts e Art History and Culture. In sole 24 ore di tempo, i talenti della scuola hanno dovuto proporre un progetto video coerente con il brief, e al termine, una giuria composta da Lorenzo Tellini, Director di Istituto Marangoni Firenze, Ivana Conte, Director of Education di Istituto Marangoni Firenze e Federico Poletti, ha selezionato la proposta migliore.

L’Istituto Marangoni nasce nel 1935 a Milano come Istituto Arsco dell’Abbigliamento Marangoni e nel 2015 raggiunge un importante traguardo, 80 anni di successi nella formazione dei migliori professionis nel mondo della moda e del design. Con un bilancio formavo di qua%ro generazioni di studen provenien dai 5 connen, è stato il trampolino di lancio per oltre 45.000 professionis della moda, dell’arte e del design, tra i quali ciamo Domenico Dolce, Franco Moschino, Alessandro Sartori, Maurizio Pecoraro, Paula Cademartori, Andrea Pompilio e Lucio Vano/. Istuto Marangoni conta oggi oltre 4.000 studen l’anno, provenien da oltre 100 di0eren nazioni, che scelgono di studiare nelle scuole del gruppo anche grazie all’alto tasso di occupazionale post diploma. Emerge infa/ che il 90% degli studen di Istuto Marangoni trova impiego dopo aver concluso gli studi. Milano, Firenze, Parigi, Londra, Mumbai, Shanghai, Shenzhen e Miami, sono le capitali internazionali della moda, del design dove si trovano le scuole del Gruppo.