La Sinfonia “Jupiter” di Mozart dà il titolo a due concerti (il 10 e 11 novembre) al Teatro Goldoni di Livorno diretti rispettivamente da Wilson Ng e da John Warner

La luminosa e splendida Sinfonia n. 41 in do maggiore K. 551 “Jupiter” di Wolfgang Amadeus Mozart, dà il titolo ad un doppio concerto nel segno del compositore salisburghese, in programma giovedì 10 e venerdì 11 novembre 2022, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno per la Stagione sinfonica, realizzato con Accordi Musicali International Classical Music Festival. 

Gli appuntamenti si avvarranno dell’apprezzata Orchestra del Teatro Goldoni con la direzione rispettivamente di Wilson Ng (foto sopra il titolo) di Hong Kong, artista lodato per la sua eccezionale tecnica ed interpretazione musicale, attualmente Direttore associato della Seoul Philharmonic Orchestra e Direttore artistico della Gustav Mahler Orchestra e dello statunitense John Warner, fondatore e direttore artistico dell’Orchestra for the Earth, direttore musicale dell’Oxford Opera e anch’esso a capo di compagini prestigiose tra cui la London Symphony Orchestra e la BBC Philharmonic.

John Warner

A loro il compito di proporre all’ascolto l’ultima sinfonia composta da Mozart, terminata nell’agosto 1788 fra le amarezze dei suoi ultimi e brevi anni di vita, segnati dalla morte a giugno della figlioletta Theresia di soli 6 mesi, i mancati successi della ripresa del Don Giovanni ed una situazione economica fortemente precaria. Momenti difficilissimi, ma che non gli impedirono di attingere per questo lavoro ad un inesauribile fondo di gioia musicale, tra le cifre proprie della sua inarrivabile arte, per approdare ad una sinfonia solenne e maestosa per forma e sviluppo, prodotto della sua piena, consapevole e compiuta maturità, tanto da ricevere successivamente la sua titolazione “Jupiter” (probabilmente dall’editore inglese Salomon) quasi a testimoniarne l’assoluta grandezza, tale da farla assurgere alla gloria dell’Olimpo. Dall’attacco iniziale del primo movimento Allegro vivace, tra i più famosi dell’intera storia musicale, con l’orchestra che introduce una marcia festosa, all’andamento cantabile del secondo, passando dall’eleganza della danza che affiora nel terzo movimento, per giungere al finale – Molto Allegro – dove la sinfonia raggiunge il suo culmine, con una scrittura che si differenzia dalle composizioni precedenti dello stesso Mozart. L’attacco degli archi subito raddoppiato dall’intera orchestra conferisce al movimento una forza dirompente con un costante dinamismo sonoro, prima del Tutti finale che consegna alla storia uno dei momenti più intensi dell’intero panorama musicale di ogni tempo. 

Fabrizio Meloni, clarinetto

Nella prima parte dei concerti, si avrà la possibilità di ascoltare due nuove opere sinfoniche di Alexey Shor, talentuoso compositore del nostro tempo (nato a Kiev nel 1970) di stile neoclassico e melodico con due solisti di fama internazionale: giovedì 10 la pianista Zee Zee (Hong Kong/Stati Uniti), una delle giovani artiste più ricercate della sua generazione chiamata a suonare regolarmente con le principali orchestre di tutto il mondo come BBC Symphony, London Philharmonic, China Philharmonic al Beijing Music Festival, ed applaudita per le sue capacità interpretative e comunicative; insieme all’orchestra eseguirà “Childhood Memories”, opera musicale che traccia il percorso della persona dalla prima infanzia all’adolescenza in uno stile particolarmente evocativo, con una ricca orchestrazione ed una particolare enfasi sulla melodia.

Zee Zee, pianoforte

Venerdì 11 sarà la volta di Fabrizio Meloni, Primo clarinetto solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, vincitore di concorsi nazionali e internazionali e attivo in campo discografico e musicale ad altissimo livello: lo ascolteremo nel “Concerto per clarinetto”, opera che offre allo strumento solista molte opportunità di brillare in vari passaggi veloci e virtuosistici, in un continuo intreccio con l’orchestra che crea un’alternanza di voci molto espressiva; questa sarà preceduta dalla breve ma godibile Ouverture “Il mondo della luna” di Franz Joseph Haydn, tratto dall’omonimo dramma giocoso composto su libretto di Carlo Goldoni: una pagina che miscela sapientemente energia ed allegria in grado di deliziare gli ascoltatori reali per la quale era stata composta (Haydn era Compositore di corte del Principe Nicola I Esterhazy, dell’omonima nobile casata ungherese).  

Si ricorda che l’appuntamento in abbonamento è per l’esecuzione di venerdì 11 novembre.

Biglietti € 10 (€ 5 per gli under 25) presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290), aperto il martedì e giovedì ore 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30-19.30 ed online su www.goldoniteatro.it