Divina, ma troppo sola: Maria Callas rivive sul palco di Villa Trossi fra musica e teatro. Il testo è del critico Fulvio Venturi (con fotogallery)

Prosegue la programmazione di Estate a Villa Trossi dove, nel quarantesimo anno dalla scomparsa, domenica 27 agosto 2017 (ore 21.30) viene ricordata Maria Callas. Sul palcoscenico allestito nel parco della bella villa di Ardenza (Livorno) andrà infatti ius cena “Tramontata è la Luna. Omaggio a Maria Callas”, testo di Fulvio Venturi, che è anche voce recitante con Francesca Cellni, soprano Rosa Pérez Suarez, musiche di Pradier, Verdi, Mascagni, Puccini, Bellini. Al pianoforte la classe e l’esperienza di Laura Pasqualetti.

Quello di domenica 27, è infatti uno spettacolo di musica e di teatro, allestito – come accennato – in occasione dei 40 anni dalla morte della cantante greca. Maria Callas, uno dei miti del Novecento, la cui popolarità esula dal mondo dell’opera, nata nel 1923 a New York da genitori greci, e scomparsa a Parigi nel 1977, studiò ad Atene, dove cantò dal 1939 al 1945, intraprendendo una carriera straordinaria che giunse agli Anni Sessanta del secolo scorso. Le sue doti di soprano e attrice, infatti, il successo, artistico e mediatico, il mito costruito attorno a lei, le sono valsi l’appellativo non usurpato di “Divina”.

L’affettività repressa, la salda fermezza e la ferrea disciplina di una donna che si racconta in prima persona sono i fondamenti dello spettacolo che va in scena a Villa Trossi. I rimandi alla storia americana degli Anni Trenta, si fondono con il privato, con il dolore di un’infanzia negata, dei lutti affettivi, con la descrizione consapevole dei propri limiti e difetti, fisici e caratteriali.

La “diva” Callas è comunque una donna che vive nel sogno, entrando nei personaggi che interpreta ed uscendo da essi fino a quando giunge il crollo fisico e psicologico. La recitazione di Francesca Cellini, che interpreta la “Divina”, è circondata dai suoni, dalle arie che accompagnarono la carriera di Maria Callas e la resero famosa. Ospite della serata è il soprano Rosa Perez Suarez che con classe e naturalezza spazierà da La Paloma di Yradier, a O mio babbino caro dal Gianni Schicchi, da Addio del passato dalla Traviata, a Vissi d’arte da Tosca, da Cieli azzurri da Aida, a Casta diva di Norma. 

Nato e vissuto a Livorno, Fulvio Venturi, autore del testo “Tramontata è la Luna –Omaggio a Maria Callas” svolge un’intensa attività di saggista e di organizzatore teatrale. Ecco una breve intervista a proposito dello spettacolo a Villa Trossi.

Perché scrivere un testo su Maria Callas oggi?
“In verità il testo è stato scritto nel 2012, prima di altri spettacoli su Maria Callas e anche tradotto e rappresentato all’estero. L’ho scritto dietro suggerimento del direttore d’orchestra Mario Menicagli perché la popolarità ed il valore di Maria Callas esulano da quelli delle altre cantanti liriche, sia pure di livello altissimo. Parlare di Maria Callas è parlare di un’epoca, non solo di musica, ma d’arte e di poesia, poiché molti furono i personaggi del mondo dell’arte, della letteratura, della moda e della cronaca che ruotarono attorno a lei. Senza dimenticare l’influsso che Maria Callas ha tutt’oggi sul pubblico giovane e su quello non legato al mondo dell’opera e la popolarità che ne consegue”.

Che donna è stata Maria Callas?
“Una donna sola, sradicata dai luoghi della famiglia e da quelli dove era cresciuta ai quali cercò di ricongiungersi attraverso i personaggi interpretati. La greca Medea, la sacerdotale Norma, la sofferta e metafisica Violetta nella Traviata. L’amore deluso e pure dolorosamente cercato, un sogno perseguito entrando ed uscendo dai personaggi come in un manuale di psicologia, fino al crollo finale, dato anche dalla scomparsa dei punti di riferimento affettivi ed artistici che la fece sentire una sopravvissuta”.

Villa Trossi, Via Ravizza 74, Livorno
Ingresso 10 euro Info 3393422139 – 3473433609

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