Un Patto per la lettura per la città di Firenze, aperte le adesioni. L’assessore Tommaso Sacchi: “Una straordinaria occasione per promuovere amore e diffusione dei libri”

Firenze ha adottato, attraverso una delibera dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, il Patto per la lettura, un documento nato per promuovere la lettura come diritto fondamentale di tutti i cittadini e come strumento insostituibile di accesso alla conoscenza e di crescita personale e collettiva per poter esercitare una cittadinanza piena e responsabile.

Il Patto di lettura si configura come una alleanza che coinvolge tutti i soggetti della filiera del libro operanti a Firenze e ha lo scopo di creare una rete cittadina di collaborazione permanente che si impegni per ideare e sostenere progetti condivisi che rendano la lettura un’abitudine sociale diffusa e un fattore di promozione del benessere individuale e sociale: tra le attività previste ci sono il sostegno alle biblioteche e alle rassegne letterarie, la diffusione del bibliobus e degli scambi di libri nei luoghi di socialità, l’aiuto per i più fragili ad accedere ai libri, la programmazione di attività per bambini anche nelle scuole (vedi il documento in allegato).

“Una recente ricerca dell’Osservatorio di impresa cultura Italia-Confcommercio in collaborazione con Swg ha messo nero su bianco il crollo dei consumi culturali nell’ultimo anno a causa della pandemia – dichiara l’assessore Sacchi – eppure la lettura è uno dei pochi settori che continua non solo a tenere ma a crescere. Mi sono battuto senza sosta per la riapertura in sicurezza delle biblioteche perché credo che proprio la lettura e i libri siano una fonte imprescindibile e democratica di sapere e conoscenza”. “Questo Patto – aggiunge Sacchi – è una straordinaria occasione per tutti coloro che hanno a cuore la lettura e vogliono promuoverne la diffusione in tutti gli ambiti, dalla scuola agli eventi”.

Le attività di promozione e sensibilizzazione da realizzare affronteranno temi di interesse pubblico, questioni di genere, razzismo, discriminazione, disuguaglianza, salute e ambiente e sono improntate all’inclusività, all’accessibilità, alla promozione della pace e del dialogo interculturale. Prevista anche la nascita di un Tavolo di coordinamento con finalità di progettazione, aggiornamento e monitoraggio a cui sono invitati a partecipare tutti i soggetti firmatari. L’adesione al Patto per la lettura è aperta a istituzioni culturali, soggetti pubblici e privati, associazioni, biblioteche, librerie, case editrici, scuole, università, fondazioni e tutti i soggetti operanti nella filiera del libro. Per aderire al Patto è necessario compilare lo specifico modulo firmato dal legale rappresentante e inviarlo a pattoperlalettura@comune.fi.it

Il Patto per la lettura è anche una delle tappe necessarie per consolidare la qualifica di “Città che legge” che Firenze ha ottenuto nel 2020. Il titolo è stato conferito dal Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, per promuovere e valorizzare quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.

ECCO IL TESTO DEL PATTO PER LA LETTURA DELLA CITTÀ DI FIRENZE

La Città di Firenze adotta il seguente Patto per promuovere la lettura come diritto fondamentale di tutti i cittadini e come strumento insostituibile di accesso alla conoscenza e di crescita personale e collettiva, per poter esercitare una cittadinanza piena e responsabile.

La lettura e la conoscenza sono indispensabili per l’emancipazione civile, sociale ed economica degli individui e per la costruzione di una società democratica, inclusiva, consapevole e attenta alle diversità.

Il Patto nasce per coinvolgere istituzioni culturali, soggetti pubblici e privati, associazioni, biblioteche, librerie, case editrici, scuole, università, fondazioni e tutti i soggetti operanti nella filiera del libro e per creare una rete cittadina di collaborazione permanente che si impegni per ideare e sostenere progetti condivisi che rendano la lettura un’abitudine sociale diffusa e un fattore di promozione del benessere individuale e sociale, offrano opportunità di valorizzazione del patrimonio culturale, favoriscano la circolazione di idee e il pensiero critico.

Le attività organizzate nel Patto affrontano temi di interesse pubblico, questioni di genere, razzismo, discriminazione, disuguaglianza, salute e ambiente e sono improntate all’inclusività, all’accessibilità, alla promozione della pace e del dialogo interculturale.

Il Patto favorisce l’esperienza della lettura nelle sue varie forme: individuale e collettiva, ad alta voce o per immagini, testuale o veicolata dall’ascolto anche performativo, tattile.

Con il Patto i soggetti firmatari si propongono di realizzare undici obiettivi:
1) avvicinare alla pratica della lettura gli utenti potenziali e i non lettori, rafforzare le abitudini dei lettori abituali e rendere tutti quanti propagatori del piacere di leggere. Per questo le biblioteche insieme alle associazioni culturali e alle associazioni “amiche delle biblioteche” sostengono pratiche di ascolto, biblioteche viventi, lettori volontari, gruppi di lettori anche ad alta voce, circoli di lettura e ne incoraggiano la creazione di nuovi;
2) promuovere la lettura nei quartieri della città per farla entrare nella quotidianità delle persone anche attraverso la costruzione e valorizzazione di presidi diffusi come: le soste del Bibliobus, i punti di lettura nei centri commerciali, i bookcrossing e i punti prestito nei condomini, nelle piazze, nei parchi e in luoghi inconsueti solitamente dedicati al piacere e allo svago, in modo da poter incontrare nuovi pubblici, più svantaggiati e meno abituati a riconoscere nella lettura un valore positivo per la vita delle persone. Oltre alla lettura questi luoghi favoriscono l’interazione e lo scambio di opinioni e di esperienze fra persone appartenenti a culture diverse per provenienza, ceto sociale, esperienze, genere e età;
3) sostenere i cittadini in difficoltà con attività e servizi per facilitare l’accesso e la fruizione della lettura, anche digitale, nelle carceri, negli ospedali, nelle case di riposo e a domicilio. In questi ambiti la pratica della lettura favorisce la coesione sociale e il benessere individuale;
4) promuovere servizi speciali per persone con disabilità motorie e sensoriali, l’integrazione di persone con difficoltà di apprendimento e il coinvolgimento delle generazioni, con una specifica attenzione agli anziani;

5) attivare politiche culturali di contrasto alla povertà educativa anche con progetti di inclusione sociale dei nuovi cittadini e strategie di promozione di pratiche di educazione permanente e alfabetizzazione, anche digitale;
6) rafforzare il legame con le scuole e con l’Università degli Studi di Firenze, i dipartimenti e i centri di ricerca ad essa collegati per promuovere la lettura per tutto l’arco della vita;

7) leggere dalla prima infanzia consente di sviluppare meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio, la capacità di lettura e stimola la fantasia e l’immaginazione;
8) programmare attività e percorsi di aggiornamento e di formazione per operatori, bibliotecari, insegnanti, educatori e professionalità afferenti alla filiera del libro;

9) sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie e pratiche di innovazione digitale legate alla lettura; fornire elementi di cittadinanza digitale finalizzata alla partecipazione attiva alla vita democratica; promuovere competenze digitali e tecniche di educazione all’informazione (information literacy) anche per combattere e arginare il linguaggio d’odio, la disinformazione e la diffusione di notizie false;

10) incentivare i servizi di conservazione e fruizione del patrimonio bibliografico cittadino, prestando particolare attenzione alla documentazione locale, testimonianza della storia e della cultura della città per custodire e tramandare la memoria;
11) organizzare attività, rassegne, incontri, festival, fiere che creino momenti di contatto e condivisione tra i vari attori della filiera del libro (lettori, autori, traduttori, librai, bibliotecari), valorizzino il potenziale aggregativo della lettura intesa come esperienza collettiva sperimentando nuovi approcci alla promozione della lettura, e sostengano la creatività.

I soggetti firmatari del Patto:
– condividono gli obiettivi del Patto e collaborano alla sua diffusione;
– promuovono attività e progetti nell’alveo di questi obiettivi e in sinergia con le azioni definite nel Patto, mettendo a disposizione risorse economiche, strumentali e professionali;
– si impegnano a partecipare a un Tavolo di coordinamento con finalità di progettazione, aggiornamento e monitoraggio che si riunisce almeno una volta l’anno o quando vi sia una necessità comunicata da parte dei soggetti firmatari.

L’adesione al Patto ha durata triennale a decorrere dalla data della stipula ed è rinnovabile su espressa volontà delle parti firmatarie manifestata nei 6 mesi antecedenti alla scadenza.
Per il tempo di durata del medesimo, è aperto a successive adesioni, oltre a quelle dei primi firmatari.

L’adesione viene manifestata compilando l’apposito modulo, che deve essere firmato dal legale rappresentante e inviato a pattoperlalettura@comune.fi.it.

Tutte le attività realizzate nell’ambito del Patto sono contraddistinte da uno specifico logo e promosse sul sito istituzionale del Comune di Firenze nella sezione dedicata al Servizio Cultura https://cultura.comune.fi.it

Le attività e le azioni organizzate dal Patto per la lettura della Città di Firenze recepiscono le linee guida e le indicazioni del Patto regionale per la lettura in Toscana approvato con DGR n. 463 dell’8 aprile 2019.