Trame d’Estate al Palazzo Mediceo, Seravezza ringrazia gli autori, il pubblico e punta sul 2020

Quattro serate, tredici grandi ospiti, una media di oltre cento spettatori al giorno (suppergiù quanti ne può contenere il cortile di Palazzo Mediceo), risonanza mediatica e migliaia di contatti sui social network. Sono i numeri di Trame d’estate, il festival letterario che ha animato l’ultimo weekend, quello dal 1° al 4 agosto 2019, a Seravezza (sopra il titolo: Carlo Lucarelli e Guido Conti). Numeri che decretano il successo della rassegna e che ne lasciano intravedere le grandi potenzialità di crescita. «Un’edizione di svolta? Credo proprio di sì», commenta il sindaco Riccardo Tarabella. «Abbiamo assistito a un evento di grande spessore, con prestigiosi ospiti e un’organizzazione impeccabile. Mi complimento con gli organizzatori e li invito a proseguire su questa strada. Continueremo a sostenere la rassegna, in linea con le scelta di qualità e di contenuto che stiamo facendo in ambito culturale, artistico e di intrattenimento per il nostro territorio. Intervenendo nell’ultima serata del festival ho detto che in certi momenti si sente il bisogno di ergere muri a difesa del sapere e della conoscenza. Con Trame facciamo questa opera di difesa dall’interno del nostro Palazzo Mediceo, ma senza chiuderci, bensì aprendoci verso spazi di libertà».

Il festival è stato organizzato dal Centro Studi Sirio Giannini in collaborazione con il Comune di Seravezza e la Fondazione Terre Medicee, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il patrocinio del Consiglio regionale della Toscana. Letteratura e giornalismo i principali fili conduttori, con un excursus sull’arte contemporanea e un tema di fondo trasversale legato all’importanza (e alla difficoltà) di narrare bene, scrivere bene, comunicare e informare bene nell’era di internet. Gli ospiti: dai curatori d’arte Francesco Bonami e Luca Beatrice agli scrittori Ben Pastor, Carlo Lucarelli e Guido Conti (oltre a Luciano Curreri e Roberto Barbolini intervenuti alla serata anteprima di inizio luglio); dai giornalisti Antonio Padellaro, Alberto Sinigaglia, Fabrizio Brancoli, Elisabetta Arrighi, Lisa Domenici e Mariapia Frigerio allo psicologo Piero Paolicchi e al musicologo Fulvio Venturi. «Grandi personaggi, ma soprattutto persone speciali, che ringrazio per aver aderito al nostro invito e, in molti casi, per aver già dato la loro disponibilità a tornare in futuro», dice Chiara Tommasi, presidente del Centro Studi e direttrice artistica del festival. «Siamo lieti per il grande livello culturale raggiunto e molto soddisfatti. Tanto che stiamo già pensando all’edizione del 2020, che vorremmo arricchire e rendere ancor più attrattiva senza perdere di vista il nostro obiettivo fondamentale: fare alta cultura in modo serio e accessibile a tutti, senza risultare mai noiosi, come credo il festival abbia dimostrato quest’anno. Continueremo a lavorare sul binomio letteratura e giornalismo e sui temi legati alle dinamiche della narrazione contemporanea. Intanto, oltre a ringraziare gli ospiti intervenuti e tutti gli enti che ci hanno sostenuto – inclusi il Festival Premio Lussu e la libreria Ticinum, che hanno svolto entrambi un ruolo importante – vorrei rendere il giusto onore ai collaboratori del Centro Studi per il prezioso lavoro svolto, sia dietro le quinte sia direttamente sul palco. Un grazie particolare allo scrittore Guido Conti, che ha condiviso con me la direzione artistica, per aver creduto in noi fin dalla prima edizione del 2011 ed essere ancora al nostro fianco con tanto entusiasmo».