Prato, il tessuto e la moda dal 1944 ai giorni nostri: un’installazione multimediale racconta settant’anni di storia della città tessile

“Prato. Il tessuto e la moda / 1944 – oggi”: è questo il titolo delle nuova installazione multimediale che è stata inaugurata  giovedì 27 marzo alle ore 18.30 al Museo del Tessuto, alla presenza del Presidente della Fondazione Francesco Nicola Marini, della vicepresidente ed assessore alla cultura della Regione Monica Barni, dell’assessore alla cultura del Comune Simone Mangani e dell’assessore alle politiche economiche Daniela Toccafondi. L’istallazione sarà visibile al primo piano del Museo, nella sala contigua a quella denominata “Prato Città Tessile” – di cui rappresenta la naturale prosecuzione, sia in termini di percorso espositivo che di racconto della vicenda produttiva pratese – e che attraverso il nuovo allestimento arriva a raccontare la contemporaneità. Per quanto contigue, tuttavia, le due sale raccontano il distretto e la sua storia attraverso linguaggi molto diversi.

La prima racconta la vicenda produttiva pratese – dal Medioevo alla prima metà del Novecento – attraverso un allestimento denso di informazioni, macchinari, reperti tessili, campionari, strumenti e testimonianze di diverso genere.

Nella seconda, invece, gli oggetti, i reperti ed i materiali si rarefanno fino a scomparire, per lasciare campo soltanto ad un prodotto multimediale fatto di audio stereo, video, luci ed effetti grafici accompagnanti da alcune informazioni scritte (in italiano ed inglese) e a 6 oggetti iconici: l’elmetto, lo scarpone, la valigia, l’orologio, la macchina fotografica, la lanterna.prato12
Questi – si legge nella scheda – sono i temi evocati dagli oggetti: “Elmetto, la ricostruzione del dopoguerra e lo sviluppo del distretto fino agli anni Settanta, con la nascita del made in Italy; Valigia, le ondate migratorie dal Sud; la forza competitiva del distretto e le campagne contro Prato da parte di un quotidiano e un periodo francesi; Lanterna, la presenza cinese in città con i dati degli addetti del settore della confezione; immagini della comunità e delle aziende cinesi oggi e un’idea di futuro; Macchina fotografica, dalla sala Bianca all’affermarsi della collaborazione di Prato con il prêt-à-porter e i grandi stilisti italiani; Orologio, l’idea del tempo per i pratesi; la dedizione al lavoro e al sacrificio; la nascita di Prato Expo e i dati del distretto contemporaneo; Scarponi, focus sulla differenziazione del prodotto, ad esempio con l’introduzione dei filati elasticizzati per l’abbigliamento sportivo, per arrivare alla contemporaneità”.prato12

E’ il visitatore che, attraverso il suo movimento nel percorso di vista al Museo, grazie alla presenza di alcuni sensori attiverà il racconto multimediale che si dispiega su tre schermi – uno frontale e due laterali – facendolo trovare immerso nel racconto che egli stesso ha attivato. Un racconto che in 13 minuti ripercorre quasi settant’anni di storia produttiva del distretto, dalla Liberazione ad oggi. E non lo ripercorre attraverso un racconto unitario e consequenziale, ma attraverso il susseguirsi di sei racconti, sei mini storie a sua volta strettamente interconnesse tra loro, che si attivano in sequenza e vengono introdotte, quasi annunciate, dall’illuminazione cadenzata dei 6 oggetti iconici istallati sugli schermi, quindi facenti parte essi stessi della superficie di proiezione.

Due gli elementi importanti di novità, oltre naturalmente al carattere fortemente innovativo dell’installazione: uno è rappresentato dal fatto che la vicenda produttiva del distretto dal dopoguerra ad oggi è raccontata assieme all’evolversi della città, sia nella sua dimensione urbanistica che sociale. L’altro – strettamente collegato al primo – consiste ne fatto di introdurre per la prima volta il racconto dell’arrivo e del consolidarsi della comunità cinese nell’area pratese in parallelo al prendere corpo delle repentine trasformazioni del distretto che avvenivano in quegli anni.

L’installazione è stata realizzata grazie al cofinanziamento di Fondazione Museo del Tessuto e Regione Toscana / Settore Musei (contributi per i musei di rilevanza regionale) e con la preziosa collaborazione creativa e tecnologica di MyBossWas, azienda torinese leader nella realizzazione di installazioni multimediali e sound design.La produzione dell’installazione ha previsto diversi mesi di ricerche da parte  dello staff del Museo e di sviluppo del progetto multimediale. Tra le collaborazioni si segnalano quella dell’Istituto di Ricerche Iris di Prato e del Centro Studi di Confindustria Toscana Nord.

Museo del Tessuto – via Puccetti 3 — Prato, tel. 0574-611503. Aperture: martedì-giovedì 10-15; venerdì-sabato 10-19, domenica 15-19. www.museodeltessuto.it