Rampe del Poggi, il restauro diventa un documentario (riprese con droni, animazioni, foto inedite) visibile sul sito della Fondazione CR Firenze che ha promosso e sostenuto i lavori con 2,5 milioni di euro

Le riprese video dei 285 giorni di cantiere, con droni e moderne animazioni, insieme a materiali storici e foto inedite, documentano l’eccezionale opera di restauro che ha riportato allo splendore, dopo un secolo, il complesso delle Rampe realizzate da Giuseppe Poggi. Esattamente a un anno dal ritorno della magia dell’acqua (il 18 maggio 2019) viene diffuso nella giornata di lunedì 18 maggio 2020, nella pagina Con l‘@rte del sito di Fondazione CR Firenze (https://www.fondazionecrfirenze.it/conlarte/), il documentario ‘Il Grande restauro delle Rampe’ promosso e finanziato da Fondazione CR Firenze e realizzato dallo studio di Firenze 3DSign Studio. 

Le Rampe, ph. Stefano Casati, come l’immagine sopra il titolo

L’imponente restauro è stato interamente sostenuto da Fondazione CR Firenze con un impegno economico di 2,5 milioni di euro nell’ambito della normativa ‘Art Bonus’, in collaborazione con i vari uffici del Comune di Firenze e con i tecnici dello Studio Hydea, incaricati dalla Fondazione.

Nel documentario lo storico dell’arte Antonio Paolucci, già ministro per i beni culturali e ambientali e soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, ripercorre la nascita del complesso monumentale del Poggi, cogliendone gli elementi fondamentali: la natura e l’acqua. Attraverso moderne tecnologie le vecchie fotografie delle Rampe tornano ad animarsi con una prospettiva tridimensionale che sembra catapultare lo spettatore nel passato. Il video affronta poi il tema del restauro, il più grande degli ultimi 50 anni a Firenze per numero di persone coinvolte (49 ditte e 258 risorse umane) ma anche per la complessità dell’operazione. Le riprese sono state compiute durante il cantiere mostrando prospettive inedite e lavorazioni minuziose per riportare l’opera alla sua antica bellezza. Nel documentario anche gli interventi del sindaco Dario Nardella, dell’ex presidente di Fondazione CR Firenze Umberto Tombari e del successore Luigi Salvadori e delle maestranze che, ai vari livelli e per le diverse competenze, sono state impegnate nella complessa operazione.

“Mai come in questo momento – afferma Luigi Salvadori, presidente della Fondazione CR Firenze – sentiamo il bisogno di riappropriarci della nostra città, della sua natura e della sua bellezza Oggi ha termine un altro pezzo di lockdown, ma gli effetti dell’emergenza sanitaria continuano a rendere ancora lontana la prospettiva di un ritorno alla normalità. Il nostro invito è quello di godere della bellezza delle Rampe, un ‘museo’ a cielo aperto che possiamo fruire subito con l’augurio che l’arte possa tornare presto a vivere in tutte le sue forme”.

“L’inaugurazione delle Rampe è stata appena un anno fa – sottolinea il sindaco Dario Nardella – ma pare passato un secolo. Questo virus che ci ha colto di sorpresa ci ha colpiti nel cuore e nell’animo e ci ha privato di beni senza prezzo: di moltissime vite umane, della nostra libertà, del lavoro, della scuola, della vicinanza, del contatto fisico. Ma ci ha impedito anche di poter godere per molte settimane delle bellezze artistiche della nostra città. Ora, passo dopo passo, cerchiamo di tornare a una nuova normalità. Sono certo che molti fiorentini ameranno poter di nuovo raggiungere il piazzale Michelangelo passeggiando attraverso lo straordinario percorso delle Rampe, rinnovate all’originaria bellezza ed armonia voluta dall’architetto Giuseppe Poggi. Questo documentario sta allora qui non solo per ricordarci la storia di questo monumento e il certosino lavoro di restauro, ma anche per riannodare un filo incrinato ma mai interrotto, il rapporto tra ciascuno di noi e la nostra città”.