Quei passi in palcoscenico nel teatro vuoto (causa pandemia) prima dell’esplosione della musica e del canto. Inaugurata al Goldoni di Livorno la stagione in streaming con la bella voce di Marco Ciaponi accompagnato al pianoforte da Laura Pasqualetti

di ELISABETTA ARRIGHI

Un anno fa il Goldoni vibrava di vita e di emozioni, di musica e voci liriche. Nessuno avrebbe mai pensato che di lì a pochi mesi il nostro Paese e il mondo intero sarebbero stati travolti da un evento pandemico di estrema gravità. Così la tecnologia è arrivata in aiuto di tutti coloro che amano il teatro, l’opera, i concerti… E a Livorno, nel bellissimo teatro storico, l’inaugurazione di questa strana stagione lirica 2020-2021 è avvenuta in streaming. Ovvero in diretta, ma attraverso lo schermo del computer, del tablet, dello smartphone. Senza il calore del pubblico, senza gli applausi, ma non per questo è stato un avvio meno coinvolgente. Con la bella voce di Marco Ciaponi (foto a lato), sul palcoscenico del Goldoni già apprezzatissimo interprete del ruolo di Nemorino nell’Elisir d’amore di Donizetti nell’autunno del 2018, e il pianoforte suonato magistralmente da Laura Pasqualetti.

Chi fermerà la lirica? Nessuno, la risposta che vogliamo dare a questa domanda che è poi il “titolo” di questo nuovo progetto livornese nella stagione del debutto dei due nuovi direttori, Mario Menicagli (amministrativo) e Emanuele Gamba (artistico), i quali hanno pensato un cartellone (di cui abbiamo parlato su questo sito) che proseguirà nei mesi a seguire mettendo in primo piano tante bellissime voci liriche (il 21 novembre sarà la volta di Stefano La Colla, tenore internazionale, livornese di adozione) e poi lirica e teatro, e altro ancora.

Ma torniamo all’inaugurazione streaming della stagione. Un rumore di passi sul palcoscenico, ed ecco Laura Pasqualetti sedersi al pianoforte, mentre altri passi annunciavano l’ingresso in scena di Marco Ciaponi, giovane tenore elbano che si è già fatto conoscere sui più grandi palcoscenici europei, fino a quello mitico della Scala. Una bella voce, la sua, cristallina e ben modulata. A suo agio nel presentare arie da opere di grandi compositori. Da Mozart (piacevole la sua interpretazione di “Un’aura amorosa” da Così fan tutte) a Puccini (“Che gelida manina” dalla Bohème). Grande scioltezza con Verdi (da Rigoletto, molto bene “La donna è mobile”) e con Donizetti, di cui ha proposto “Una furtiva lagrima” da quell’Elisir d’amore  che gli aveva regalato un grande successo personale proprio nell’allestimento andato in scena al teatro Goldoni di Livorno. E non si poteva non notare la maturazione dell’interpretazione, più profonda ma ancora fresca, emozionante.

Il recital è stato intercalato dall’esecuzione al pianoforte da parte di Laura Pasqualetti dell’Intermezzo di Cavalleria Rusticana (un omaggio al compositore di casa, Pietro Mascagni), poi da una Fantasia dal rossiniano Barbiere di Siviglia e il Preludio della Traviata di Giuseppe Verdi.

Attendiamo i prossimi appuntamenti di “7 Voci”, questo il titolo della sezione dedicata ai recital, e poi degli altri eventi.  In tutto quindici ascolti e visioni. In streaming, per proteggerci dal Covid-19, ma per stare ancora in compagnia dell’arte, della musica e delle emozioni che essa sa regalarci. Perché la vita è come una sinfonia da vivere giorno per giorno, anche nei momenti più bui.