Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione Franco Zeffirelli, replica: “Non trasferisco il museo né sono in grave disagio”. La risposta ad un articolo uscito su un quotidiano
“A seguito dell’articolo uscito domenica 27 settembre 2020 sul Corriere Fiorentino, mi trovo costretto a rettificare che niente di quello che è stato scritto corrisponde a verità”: lo afferma Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione Franco Zeffirelli ospitata con il museo nel complesso di San Firenze a Firenze.
“Io non ho mai detto che trasferisco il museo della Fondazione Zeffirelli né in Russia né in America, né che sono in grave disagio né che il museo va male rispetto al periodo che stiamo vivendo e che tanti altri nel mondo intero stanno vivendo (…). A parte gli Uffizi, che è il museo dei musei, quasi tutti i musei fiorentini lamentano la carenza di visitatori. Noi stiamo lavorando sodo – afferma il presidente – per rinnovare il nostro pubblico con grandissima attenzione anche verso i bambini per i quali sono già state predisposte diverse iniziative. Ritengo che un bene come questo del lascito del Maestro Zeffirelli dovrebbe essere tutelato invece che osteggiato sistematicamente alla ricerca spasmodica di scoop che non hanno né capo né coda. Il nostro museo, in questo momento, nonostante le difficoltà oggettive del periodo che riguardano tantissimi esercizi e non solo la Fondazione Zeffirelli, sta lavorando sodo con bellissimi risultati per ampliare l’offerta formativa e culturale per la città di Firenze nel nome del Maestro. Io diffido che mi si rivolga ancora in questi termini e auspico che alla prossima conferenza stampa fissata fra circa un mese, dove saranno illustrate le novità vere e positive della Fondazione, con i nuovi percorsi, le nuove iniziative, la proposta dei concerti e al programma riferito al Settecentenario di Dante, sia possibile un incontro sereno di confronto su realtà oggettive e non filtrate da chi ha pregiudizi”.