Lydia Biondi, attrice di razza. A un anno dalla morte performance a Livorno con Paola Gassman e Pamela Villoresi

Risale a un anno fa, al 14 giugno 2016, la scomparsa dell’attrice e regista livornese Lydia Biondi, legatissima alla sua città fino alla morte, anche se il suo lavoro l’aveva portata in tutta Italia, raccogliendo grande successo sia nel cinema che nel teatro. Lydia Biondi è riuscita ad andarsene facendo fino all’ultimo il lavoro che amava: recitando in “La vita non è un film di Doris Day” di Mino Bellei con Paola Gassman e Mirella Mazzeranghe. Lydia Biondi verrà ricordata, tra gli altri artisti, proprio da queste due attrici, mercoledì 14 giugno 2017 a Livorno, al Centro Artistico Il Grattacielo (via del Platano, 6).gassmanpaola

Il ricordo di Lydia si aprirà con una mostra fotografica (ore 18) e seguirà, alle ore 21, una serata con contributi di: Paola Gassman (foto a destra), Pamela Villoresi (foto in basso a sinistra), Mirella Mazzeranghi, Patrizia La Fonte, Paolo Migone, Franco Sumberaz e Luciano Brogi. I contributi video saranno a cura di Roberto Della Casa e Ennio Coltorti.  Fabio Vannozzi, Dino Ruggiero e Giovanni Balzaretti saranno protagonisti di performance live. Condurrà la serata Carlo Neri.villoresi

“Doveroso questo tributo ad una persona che si è distinta sulla scena del teatro italiano” ha sottolineato l’assessore alla Cultura Francesco Belais. La SAT, l’Associazione che riunisce gli operatori di Commedia dell’Arte, ha dedicato la Giornata Internazionale della Commedia dell’Arte 2017 proprio a Lydia Biondi, giusto riconoscimento all’artista livornese. Nata in una famiglia appassionata di teatro e di musica, Lydia Biondi aveva due maturità, all’Istituto magistrale Palli di Livorno e al Liceo Artistico di Lucca, lunghi anni di studio come ballerina classica sia a Livorno che a Firenze, dove aveva seguito anche i corsi di scenografia e costume all’Accademia di Belle Arti e, sempre a Livorno, la collaborazione con il Centro Artistico il “Grattacielo”. Negli anni ’60 si trasferì a Roma dove vinse una borsa di studio e si diplomò al Centro Sperimentale di Cinematografia iniziando a collaborare attivamente alle avanguardie teatrali romane. È a Roma che incontra Bernhard de Vries, leader del movimento giovanile olandese dei Provos, da cui ebbe un figlio. La sua carriera e la sua poliedrica preparazione continuarono in molti campi: nel 1979 fondòla prima scuola di Mimo a Roma, il ‘mimoteatromovimento’ e successivamente, con Antonio Calenda, Jimmy Gazzolo e Piera Degli Esposti il primo teatro off romano: ‘Il Teatro 101’. Il teatro, la televisione ed il cinema l’hanno vista al fianco di registi famosi, basti citare fra i tanti Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, G.V. Baldi, Gianni Amelio per “Così ridevamo”.

Nel 1986 è a Spoleto per la regia di Treemonischa di Scott Joplin, e inizia a condurre laboratori di Teatro e Commedia dell’Arte negtti Uniti, in Canada, in Colombia, in Francia e in Russia oltre che in Italia. È per 11 anni, dal 1996 al 2006, direttore artistico della manifestazione Fontanoestate: una rassegna di teatro, musica e danza tra le più interessanti dell’Estate Romana. Ha preso anche parte a numerose fiction televisive, tra cui “Aldo Moro, il presidente”, “La Squadra”, “Compagni di banco”, “Il bello delle donne”, “Diritto di difesa”, ”Onore e rispetto” e “Il Sangue e la Rosa”. Nel 2007, ha fatto parte del cast italiano scelto da Spike Lee per il suo film “Miracolo a Sant’Anna”. Con Gary Winick ha girato “Letters to Juliet” e con Ryan Murphy il film campione d’incassi “Mangia, prega, ama” al fianco di Julia Roberts, giusto per citare alcuni titoli dei più di 40 film ai quali ha preso parte.

Il progetto pr ricordare Lydia Biondi è a cura del Comune di Livorno e del Centro Artistico Il Grattacielo, con il coordinamento di Eleonora Zacchi e Chico De Maio.
Info: Comune di Livorno, Ufficio Cultura, Spettacolo e Rapporti con L’Università e Ricerca 0586/820587
Centro Artistico Il Grattacielo 0586/890093 segreteria@livornoteatro.it