“Guscio” di Eduard Habicher, una stringa di energia a Mantova. L’opera realizzata con il sostegno di Lubiam

Il brand di moda maschile Lubiam rinnova la propria collaborazione con Mantova Creativa e il Complesso Museale di Palazzo Ducale, sostenendo la nuova edizione di “Scultura in Piazza”, progetto che porta l’arte contemporanea nel cuore della città, in Piazza Castello. L’azienda ha offerto il proprio supporto logistico e metterà a disposizione le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera “Guscio” dell’artista Eduard Habicher (foto sopra il titolo, ph. Davide Galli).
La kermesse, che vede artisti internazionali realizzare grandi opere specificamente per lo spazio di Piazza Castello, dialogando con le sollecitazioni ambientali che da qui provengono, giunge così alla sua terza edizione. La prima edizione, nel 2016, aveva visto protagonista lo scultore giapponese Hidetoshi Nagasawa e l’opera Vortici, ora in esposizione permanente nello spazio verde dell’azienda mantovana. Dopo la seconda edizione del 2017, integralmente curata dalla direzione di Palazzo Ducale, sarà l’artista trentino il protagonista del 2018.

EDUARD HABICHER – ritratto 3

Eduard Habicher (nella foto a sinistra) ha ideato per Palazzo Ducale un grande nastro in ferro dipinto di rosso e semioscillante, mettendosi in dialogo dinamico con l’architettura di Palazzo Ducale. Una scultura attraversabile, un vero e proprio disegno nello spazio, una stringa di energia, un segno della contemporaneità riconoscibile al centro di una scena rinascimentale. Adattando le sue tipiche traiettorie tracciate nel vuoto alla dimensione piena della storia, l’opera di Habicher aiuta a ripensare il rapporto virtuale dello spettatore con i pieni della scultura e del proprio corpo, invitando ad entrare nella struttura composta di travi di ferro, invitando a toccarla, a sentirne la forza compressa, svelando la forza stessa del luogo risvegliandone sonorità e desideri custoditi da secoli.

L’opera viene inaugurata ufficialmente e presentata alla città di Mantova giovedì 3 maggio 2018 alle ore 18, a Palazzo Ducale. Il progetto è a cura del critico e storico dell’arte Marco Tonelli, che già a Mantova aveva ideato una serie di confronti tra l’arte antica e contemporanea invitando ad esporre a Palazzo Te artisti come Fabrizio Plessi, Candida Höfer, Bill Viola, Mimmo Paladino, Bertozzi & Casoni, Alfredo Pirri, con opere site specific ed in stretto dialogo con l’architettura gonzaghesca.

L’ARTISTA / EDUARD HABICHER

Eduard Habicher nasce nel 1956 a Malles (val Venosta), si è diplomato all’accademia di Belle Arti a Firenze e ora vive e lavora a Riffiano (Merano). Alla base della sua arte c’è l’idea della scultura che penetra lo spazio e che a sua volta è attraversata dallo spazio ed assume una nuova dinamica che coinvolge anche lo spettatore. Formalmente egli trasforma i parametri essenziali della scultura (peso, equilibrio, statica e volume) nel suo tema dominante quale peso, leggerezza, movimento e spazio, levitazione e oscillazione. Le sue opere appaiono a Bari, alla sua prima mostra personale, e poi a Bolzano, Milano e Firenze. I suoi lavori vengono acquisiti a partire dal 1986 dal Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, dalla Galleria civica di Bologna, dal Frankfurter Kunstverein, dalla Galleria Civiva d’Arte Contemporanea di Trento e Arezzo. Altri suoi lavori compaiono nel Museion di Bolzano, nella collezione del Disegno di Salò e Modena, nel Landhaus e al Museum Ferdinandeum di Innsbruck e nel Museo della scultura di Matera. Presenta una mostra personale nel 2003 al Castello di Pergine e un importante lavoro sugli spalti medievali del Castel Firmiano nel 2006. Compare poi in una serie di mostre nelle Fondazioni di Macerata e Francavilla al Mare; nelle Gallerie di Parma, Arezzo, Trento,Bologna, Bolzano, Merano e Lecco; nel Museo della Scultura di Matera; nel 2016 al Palazzo Ducale di Gubbio gli viene assegnato il primo premio per la scultura “Misurare lo Spazio”. Nel 2017 viene collocato un grande lavoro fisso all’interno del Duomo di Bolzano per commemorare l’antifascista J. Mayr Nusser. Sia nel 2017 che nel 2018 è invitato a installare una scultura ambientale nella piazza della fiera di Karlsruhe e su Rai Bolzano viene trasmesso un documentario sulle sculture di Habicher e uno su un concerto eseguito da star di fama mondiale, quali Joey Baron e Robyn Schulkowsky, che hanno suonato le sculture metalliche nel suo grande studio nuovo.

LUBIAM E L’ARTE

“Scultura in Piazza” s’inserisce nella lunga storia di attività legate al mondo dell’arte sostenute nel tempo da Lubiam e dalla famiglia Bianchi. Da sempre, infatti, nel dna dell’azienda sono fortissimi il legame con il territorio mantovano e l’amore per l’arte e per la cultura, una vocazione che si è tradotta in molteplici attività portate avanti con spirito di mecenatismo: per esempio, la ristrutturazione del complesso domenicano di Susano, il restauro delle 52 sculture polimateriche della Basilica delle Grazie, la valorizzazione e l’esposizione negli spazi aziendali di quadri di valore come la tela seicentesca “La cacciata dell’invitato indegno”, che faceva parte della collezione dei Gonzaga, e le opere di Ferruccio Bolognesi. Non ultima, l’istituzione dello storico Premio Lubiam (1972-1982), concorso sorto nel 1972 come “confronto di tendenze fra le Accademie di Belle Arti d’Italia”, che ha raggiunto la statura delle maggiori manifestazioni d’Europa. Un periodo che ha visto avvicendarsi artisti destinati al successo, con la partecipazione di padrini illustri come Aligi Sassu, Josip Generalic, Hans Hartung, Graham Sutherland, Renato Guttuso.

Nell’anno del suo centenario, l’azienda ha scelto di rendere omaggio al Premio con la mostra “A Misura D’Arte – 1972-1982 Premio Lubiam a Mantova”, riportando una selezione delle opere degli artisti premiati nella sua sede originaria, Palazzo Te. Dal 2012 al 2015 Lubiam ha inoltre collaborato con il Museo Guggenheim di Venezia in occasione del Festival Mantova Creativa, promuovendo iniziative di enorme successo come “Connessioni”, “Abito”, “Casa” e “Gessato”, progetti dedicati alle scuole che hanno coinvolto oltre 1200 studenti per ogni edizione: in concomitanza con le mostre conclusive dei progetti, sono stati anche attivati dei laboratori creativi per famiglie gratuiti e aperti alla cittadinanza. Con il sostegno a “Scultura in Piazza”, progetto lanciato nel 2016 con la realizzazione di Vortici di Hidetoshi Nagasawa, il celebre scultore giapponese mancato di recente, Lubiam prosegue quindi la sua lunga tradizione di impegno e attenzione verso la cultura e il territorio mantovano.