Brani di Weinberg, Boulanger e Stravinskij per il ritorno del violoncellista Enrico Dindo con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Andris Poga. Il 1° e 2 febbraio all’Auditorium Rai di Torino (live streaming su raicultura.it e differita su Rai Radio3)

È il grande violoncellista torinese Enrico Dindo (sopra il titolo, ph. Fulvia Farassino) il protagonista del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma giovedì 1° febbraio 2024 alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino,anche in live streaming su raicultura.it e in replica venerdì 2 febbraio alle 20. Il concerto è registrato da Rai Radio3, che lo trasmetterà in differita.

 Vincitore del Premio Rostropovič di Parigi nel 1997, Dindo è ospite regolare di orchestre internazionali e festival prestigiosi al fianco di direttori come Riccardo Chailly, Myung-whun Chung e Riccardo Muti. Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai propone il Concerto in do minore per violoncello e orchestra op. 43 scritto nel 1948 da Mieczyslaw Weinberg, presentato per la prima volta dall’OSN Rai a Torino. Si tratta in realtà di una versione più ampia, rielaborata nel 1956, del Concertino che il compositore scrisse dopo l’assassinio da parte del KGB del suocero, il celebre attore ebreo Solomon Mikhoels, per ordine di Stalin. La versione orchestrale, di carattere cupo e inquieto al pari di quella originaria, fu eseguita per la prima volta nel 1957 con la Filarmonica di Mosca diretta da Kirill Kondrašin e Mstislav Rostropovitch al violoncello.

 Sul podio sale il direttore lettone Andris Poga (foto a lato, ph. Jānis Porietis), che propone altre due prime esecuzioni Rai a Torino: D’un matin de printemps e D’un soir triste di Lili Boulanger. Scritti entrambi tra il 1917 e il 1918, i due brani sono fortemente evocativi e in netto contrasto tra loro, rappresentando diversi stati d’animo della compositrice francese. Il primo richiama sentimenti di speranza e ottimismo, mentre il secondo di angoscia e dolore. Boulanger morì pochi mesi dopo averli scritti, a soli 24 anni.

 In chiusura Poga propone la suite sinfonica dal balletto L’oiseau de feu di Igor Stravinskij, nella seconda versione che il compositore russo riorchestrò in Svizzera nel 1919, dopo quella preparata nel 1911, immediatamente a ridosso della prima parigina dei Ballets Russes di Djagilev. L’iridescente, spigolosa e vitalissima partitura, fortemente debitrice del teatro di Rimskij-Korsakov, segnò la prima affermazione dell’originalità del ventottenne Stravinskij, imponendolo definitivamente all’attenzione internazionale.  

 

I biglietti per il concerto, da 9 a 30 euro, sono in vendita online sul sito dell’OSN Rai e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it