Vada, in piazza Garibaldi torna dal 7 al 29 luglio la rassegna “Un Mare di Libri 2” con tanti autori e la presenza di editori indipendenti. Il programma completo

Alla presenza della vicesindaca Licia Montagnani, del direttore artistico del Teatro Ordigno di Vada, Franco Santini, del presidente del Teatro Ordigno Roberto Creatini, del presidente della ProLoco vadese Marco Lelli, del presidente del Circolo Nautico Vadese Mario Baldeschi, e di Daniela Ciurli, si è svolta la presentazione dell’iniziativa “Un Mare di Libri”.

Libro e lettino sotto l’ombrellone sono un’accoppiata perfetta per passare l’estate in modo rilassante e attrattivo. Per questo, dopo il successo del 2021, torna a Vada “Un Mare di Libri”, la seconda edizione della rassegna organizzata dal Teatro Ordigno, dalla Pro Loco Vada e dal Circolo Nautico Vadese con il Patrocinio del Comune di Rosignano Marittimo e la collaborazione di Carmignani Editrice. Nove presentazioni di libri, un mercato di case editrici indipendenti e tanti autori e autrici di fama nazionale saranno i protagonisti di una kermesse culturale che animerà la frazione dal 7 al 29 luglio 2023.

“Questa iniziativa – spiega la Vicesindaca e assessora alla Cultura e al Turismo, Licia Montagnani – pone l’accento sull’importanza del Teatro Ordigno, un luogo di cultura in costante crescita che, sia in inverno che in estate, propone iniziative di spessore e di grande attrattività. L’Ordigno è un importante presidio culturale del nostro territorio e sta raggiungendo obiettivi importanti che si inseriscono a buon titolo nella programmazione culturale del nostro il Comune. Questa rassegna rappresenta un importante stimolo alla lettura e a favorire la conoscenza e l’acquisto di libri. Ringrazio gli organizzatori, il Teatro Ordigno, la Pro Loco Vada e il Circolo Nautico Vadese, per l’impegno e il lavoro volto alla valorizzazione ed alla promozione della frazione che ha un numero di presenze turistiche in continuo crescendo”.

Gli incontri, le presentazioni, le conversazioni con gli autori e tutte le iniziative legate a “Un Mare di Libri” si svolgeranno la sera in piazza Garibaldi a Vada e la rassegna ospiterà, nei giorni 21 e 22 luglio, anche il Festival dell’Editoria Indipendente con il mercato dei libri delle case editrici indipendenti.

UN MARE DI LIBRI 2

Rassegna di incontri con autrici e autori 

Mercato di Case editrici indipendenti

Vada luglio 2023

(Gli incontri si terranno tutti in Piazza Garibaldi con l’eccezione del primo)

Venerdì 7 Luglio ore 21.30   

Ferruccio Chiesa e Micol CarmignaniI

TESORI DELLA COSTA ETRUSCA

Carmignani Editrice

Questo pratico volume, con tante foto subacquee e descrizionidegli abitanti del mare, è dedicato a bambine e bambinidi tutte le età che si avvicinano alla Costa Etrusca.Siamo tutti incuriositi dagli esseri marini: gli incontri congranchi, pesciolini, gamberi e paguri sono assai frequenti ariva e sono una scoperta sorprendente per grandi e piccini.

 

Mercoledì 19 Luglio ore 21.30     

Michele Cecchini

UN MORSO ALL’IMPROVVISO

Bollati Boringhieri

«A vederlo pareva morto, ma non dev’essere ancora morto per bene» dice il Falco alla Fata Turchina nel romanzo di Collodi. Oggi Pinocchio è un quarantenne schizofrenico che vive insieme alla moglie e alla figlia adottiva in una periferia della Toscana. Tutti lo conoscono come Beo, da scarabeo. Stercorario, per la precisione. Il suo Paese dei Balocchi è il dancing della locale Casa del popolo, che frequenta il sabato sera insieme all’amico Luciano. Prova a moltiplicare le monete con il Gratta e vinci e i suoi piedi non si bruciano, ma soffrono di psoriasi, interpretato come segno di disfacimento imminente. Vittima di allucinazioni, è ossessionato in particolare dai marziani, ritenuti responsabili del rapimento del padre, scomparso da tempo. Per scongiurare le disgrazie sempre pronte a piovergli addosso, Beo impone a se stesso una miriade di regole, pratiche e cerimoniali che lo rendono legnoso e burattinesco. Eppure, malgrado tutto, insiste nel cercare la poesia nel degrado, l’incanto nello squallore. Dopo una serie di avventure dal sapore fiabesco e picaresco, una sera la persecuzione dei marziani prende corpo per davvero: Beo se li ritrova faccia a faccia, e da quel momento la sua vita cambia. Perdersi definitivamente sarà il prezzo da pagare per ritrovarsi ed essere finalmente persona.
Con il suo sguardo disincantato eppure leggero nei confronti del mondo, Michele Cecchini ci accompagna tra pagine scanzonate e insieme strazianti, dai risvolti sorprendenti, attraverso una scrittura estremamente poetica, delicatissima

 

Venerdì 21 Luglio ore 21.30

Valentina Santini

L’OSSO DEL CUORE

Sull’acqua galleggia un cuore, è di lei. Dentro il cuore c’è un osso: è lui. Italia, 1976. Il regime militare si è imposto sul Paese. La dittatura ha zero tolleranza verso i contestatori. Casa Libertà è una comune. È qui che il regime trasferisce alcuni prigionieri. La facciata di accoglienza, amore e fratellanza nasconde ben altro. Le punizioni per chi trasgredisce le regole sono tremende. Il “carico” dei nuovi arriva una volta al mese. Si tratta di persone di cui il regime ha deciso di disfarsi: bambini con problemi o contestatori che non sono da considerarsi una minaccia. Asma ha otto anni, non è mai uscita da Casa Libertà. La notte, quando tutti dormono, si muove lungo i corridoi, fino ai sotterranei, dove si nascondono abomini; mentre lo fa prega la Madonna affinché le mandi una mamma. Invece arriva Esodo. Tra lui e la bambina si instaura un rapporto speciale. Si danno appuntamento di nascosto, si parlano. Sono momenti preziosi, nei quali si mostrano veramente per quello che sono. Per il mondo Esodo non è altro che un galoppino del regime, ma la realtà dei fatti è ben diversa. Asma è l’unica a intuirlo. Infine arriva Laura, una prigioniera a cui i militari hanno rapito il figlio neonato. È nel cortocircuito d’amore che si instaura tra questi tre personaggi che prende il via la vicenda.

Sacha Naspini

VILLA DEL SEMINARIO (Candidato Premio Strega 2023)

Edizioni E/O

Villa del seminario, una storia d’amore, riscatto e Resistenza. Maremma toscana, novembre ’43. Le Case è un borgo lontano da tutto. René è il ciabattino del paese. Tutti lo chiamano Settebello, nomignolo che si è tirato addosso in tenera età, dopo aver lasciato tre dita sul tornio. Oggi ha cinquant’anni – schivo, solitario, taciturno. Niente famiglia. Ma c’è Anna, l’amica di sempre, che forse avrebbe potuto essere qualcosa di più… René non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi. Poi ecco la guerra, che cambia tutto. Ecco che Settebello scopre la Resistenza. Possibile che una rivoluzione di questo tipo possa partire addirittura dalla suola delle scarpe? Villa del seminario evoca fatti realmente accaduti: Grosseto fu l’unica diocesi in Europa ad aver stipulato un regolare contratto

Villa del seminario è una storia d’amore, riscatto e Resistenza. Maremma toscana, novembre ’43. Le Case è un borgo lontano da tutto. René è il ciabattino del paese. Tutti lo chiamano Settebello, nomignolo che si è tirato addosso in tenera età, dopo aver lasciato tre dita sul tornio. Poi ecco la guerra, che cambia tutto. Ecco che Settebello scopre la Resistenza. Possibile che una rivoluzione di questo tipo possa partire addirittura dalla suola delle scarpe? Villa del seminario evoca fatti realmente accaduti: Grosseto fu l’unica diocesi in Europa ad aver stipulato un regolare contratto

 

Sabato 22 luglio ore 18.00

Leonardo Gori

LA LIBRAIA DI STALINO

TEA

In queste pagine Leonardo Gori dà un’altra densa e ricca pennellata al grandioso affresco della Storia italiana, che ha rappresentato finora attraverso gli occhi e le gesta di Bruno Arcieri, scegliendolo qui come testimone muto e incredulo della più grande tragedia che abbia colpito l’umanità.

«Una dolente, emozionante indagine sul filo del rasoio, che colpisce al cuore.» – Ben Pastor

Fronte russo, dicembre 1941. Il capitano Arcieri, in missione nel gelo dell’inverno ucraino, si scontra con il vero orrore Dicembre 1941. Il SIM, il Servizio di informazioni militare, intercetta il messaggio di una spia inglese nascosta in Unione Sovietica, che chiede nuovi codici per poter rivelare un terribile segreto. Non si conoscono altri dettagli, tranne la posizione da cui trasmette: Stalino, in Ucraina, nei dintorni dell’ospedale militare italiano. C’è solo una persona di cui il Comandante si fida per una missione così delicata: il capitano Bruno Arcieri, che non esita a partire sotto copertura per la gelida campagna russa alla ricerca della spia. Con il pretesto di indagare su presunte ruberie di materiali dell’Esercito, Arcieri si trova immerso da subito in un paesaggio spettrale, buio, innevato, e preda di un gelo inesprimibile che ben presto gli toglie il respiro e la speranza. Le condizioni sanitarie dell’ospedale militare sono spaventose, e tra i corpi dei caduti in attesa di sepoltura iniziano a notarsi anche quelli di vittime civili innocenti. Così, tra le reticenze dei medici italiani, le avances delle giovani donne ucraine che frequentano i locali dell’ospedale, le conversazioni con una bellissima e colta libraia e con il padre, italiano di Crimea, Arcieri indaga a fatica, atterrito da orrori indicibili, di cui inizia a sospettare i nazisti… In queste pagine Leonardo Gori dà un’altra densa e ricca pennellata al grandioso affresco della Storia italiana, che ha rappresentato finora attraverso gli occhi e le gesta di Bruno Arcieri, scegliendolo qui come testimone muto e incredulo della più grande tragedia che abbia colpito l’umanità.

 

Sabato 22 Luglio ore 2.30

Valentina Torrini

LADY CINEMA

Le Plurali Edizioni

Quando ci mettiamo comode per vedere un bel film, vogliamo divertirci, essere stimolate, immergerci in altre vite. Ma come vengono rappresentate le donne sul grande schermo? Perché sembra spesso che le personagge  siano stereotipate e create a favore dello sguardo maschile? Che ruolo hanno le donne dietro e davanti alla macchina da presa?

 

Martedì 25 Luglio ore 21.30

Veronica Galletta

NINA SULL’ARGINE (Premio Campiello Opera Prima)

Minimun Fax

Caterina è al suo primo incarico importante: ingegnere responsabile dei lavori per la costruzione dell’argine di Spina, piccolo insediamento dell’alta pianura padana. Giovane, in un ambiente di soli uomini, si confronta con difficoltà di ogni sorta: ostacoli tecnici, proteste degli ambientalisti, responsabilità per la sicurezza degli operai. Giorno dopo giorno, tutto diventa cantiere: la sua vita sentimentale, il rapporto con la Sicilia terra d’origine, il suo ruolo all’interno dell’ufficio. A volte si sente svanire nella nebbia, come se anche il tempo diventasse scivoloso e non si potesse opporre nulla alla forza del fiume in piena. Alla ricerca di un posto dove stare, la prima ad avere bisogno di un argine è lei stessa. È tentata di abbandonare, dorme poco e male. Ma, piano piano, l’anonima umanità che la circonda – geometri, assessori, gruisti, vedove di operai – acquista un volto. Così l’argine viene realizzato, in un movimento continuo di stagioni e paesaggi, fino al giorno del collaudo, quando Caterina, dopo una notte in cui fa i conti con tutti i suoi fantasmi, si congeda da quel mondo. Con una lingua modellata sull’esperienza, Veronica Galletta ha scritto un apologo sulla vulnerabilità che si inserisce in un’ampia tradizione di letteratura sul lavoro, declinandola in maniera personale.

Le isole di Norman    Premio Campiello opera prima

 

Mercoledì 26 Luglio ore 21.30

Elisabetta Arrighi

MOBY PRINCE 1991-2022 La nuova verità

Edizioni ETS

Ci sono voluti 31 anni, cinque mesi e cinque giorni per arrivare ad una nuova e clamorosa “verità” sulla tragedia del Moby Prince, quella della presenza di un terzo natante che tagliò la rotta al traghetto. Un’ipotesi già contenuta in alcune carte processuali ma mai approfondita fino a quando non si è messa al lavoro la Commissione d’inchiesta della Camera dei deputati che ha ricostruito una verità storica che va oltre ogni ragionevole dubbio. Questo libro approfondisce le conclusioni della Commissione e chiude un percorso per cercare “verità e giustizia” da sempre invocate dai familiari delle 140 vittime. Oltre ad alcune testimonianze inedite, il volume offre nuovi focus su punti controversi della vicenda, dalle tracce di tritolo all’esplosione a bordo, dalla posizione dell’Agip Abruzzo agli accordi fra gli armatori per gli indennizzi. Fino alla necessità di dare un nome al terzo natante.

 

Giovedì 27 Luglio ore 21.30

Piera Ventre

GLI SPETTRI DELLA SERA

Neri Pozza

«È bello arrivarci col tramonto, a Sansenesio…Con la luce radente che si posa sulle cose sembra, chissà perché, che tutto sia irreale, come sospeso». In un giorno di agosto degli anni Ottanta, Stella, sedici anni e il «sogno americano» in testa, coltivato sulle pagine di On the Road, e suo cugino Michele, dieci anni scarsi e il naso ficcato sempre in qualche libro, arrivano in un piccolo borgo del Monferrato. Partiti dalla stazione centrale di Napoli, si ritrovano in un paesaggio di vigneti arrampicati sulle colline, dove, a ridosso di una strada provinciale cinta da pali della luce su cui si appollaiano spesso falchetti, nibbi e poiane, si erge il cascinale di Rensín. Con i calzoni macchiati dalle gore di grasso del trattore, un rigo nero di terra sotto le unghie, Rensín vive in quella casa da quando è nato. Quando assomigliava a Mastroianni, ha fatto breccia nel cuore di Marina, la zia di Stella che lavorava in una clinica a Napoli come inserviente prima di trasferirsi nel Munfrà, il nomignolo fraterno con cui Rensín chiama il Monferrato. In quel cascinale del Munfrà, Stella, Michele e poi Angela, la sorella di Stella, assisteranno, nel corso degli anni, allo svolgersi delle vite racchiuse tra quelle mura. Alla vita della zia Marina, innanzi tutto, che sarchierà la terra, legherà le viti, raccoglierà le uova dal pollaio, ma resterà sempre prigioniera di un amore impigliato, incapace di sciogliersi dalla trama del destino. A quella di Rensín, che, attaccato alle leggi della terra, tratterà le bestie da bestie finché non si ammalerà. Alla vita, infine, di Lodovina, la nonna piccola, bassina, con la bocca grande e gli occhi enormi e distanziati, che narrerà degli spettri celati in ogni casa, in ogni famiglia, in ogni paese, spettri che non l’aiuteranno, però, ad alleviare la spietata durezza della vecchiaia. Vite appartate, lontane dai clamori della Storia, vite tuttavia che hanno il proprio posto nel mondo e, sapendo che l’amore si nutre soltanto della creatura che lo genera, sono capaci di cogliere gli istanti di felicità che l’esistenza riesce a elargire. Omaggiando la terra che ha dato i natali a Pavese, a Fenoglio, a Revelli, con Gli spettri della sera Piera Ventre celebra ciò che alimenta da sempre la civiltà del vivere: l’incontro tra generazioni diverse in un luogo in cui nulla risulta estraneo a chi vi dimora, nemmeno gli spettri.

«Fu quello il momento esatto che ci mutò per sempre. Il momento preciso in cui ci rendemmo conto che non saremmo stati piú gli stessi. Di colpo non eravamo piú eterni. Di colpo, nemmeno piú giovani».

 

Sabato 29 Luglio ore 21.30

Mauro Catani

ALMENO FINO A QUI

La Fontaine edizioni

Almeno fino a qui, cinquantatré piccole storie che non si fanno ingabbiare all’interno di nessuna definizione. Un atto catartico, un getto di inchiostro che va a vergare fogli di vita, a volte vergini, più spesso sporchi di tutto quello che l’esperienza lascia sulla pelle.
Mauro Catani è nato a Massa Marittima, si è laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e specializzato in Gestione e Amministrazione delle Risorse Umane. Nel 2011 ha pubblicato, per Aracne Editrice il saggio dal titolo Lo Sviluppo Sostenibile e l’Agenda 21 Locale. Analisi e valutazione di un progetto di democrazia partecipativa. Almeno fino a qui è la sua prima silloge.