Il futuro dei porti e il ruolo delle AdSP: agire in una logica di sistema per lo sviluppo e la crescita dell’economia. Presentato in Fortezza Vecchia il libro di Luciano Guerrieri, presidente dell’AdSP Mar Tirreno Settentrionale (Livorno e Piombino)

Dalla Fortezza Vecchia si possono osservare sia il vecchio Porto Mediceo con i traghetti sia il grande porto commerciale che si estende fino a Calambrone con la Darsena Toscana, in attesa che la Darsena Europa – che potrà ospitare le navi portacontainer di ultima generazione – diventi realtà. Nella Sala Ferretti della Fortezza si è parlato intanto di “Strategie di sistema e gestione snella nelle Autorità di Sistema Portuale” (La Bancarella, Piombino). Un tema che è il titolo del libro scritto da Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Settentrionale (nella quale convivono Livorno e Piombino), a cavallo fra il 2019 e il 2020, mentre i lockdown per la pandemia da Coronavirus bloccavano produzioni ed economie in tutto il mondo. 

 

Il volume è stato presentato nel pomeriggio del 2 dicembre 2021 dal Propeller Club di Livorno, nell’ambito dei Giovedì del Port Center, con la collaborazione della Porto 2000. Ha introdotto il vicepresidente del club (di cui è presidente Maria Gloria Giani) mentre Lucia Nappi, giornalista del Corriere Marittimo e socia del Propeller, ha coordinato l’incontro sollecitando il presidente Guerrieri sui temi che costituiscono il fil rouge del volume. (Sopra il titolo: un momento della presentazione del libro, al centro Luciano Guerrieri).

“Le Autorità di Sistema Portuale (AdSP) nascono con la riforma del 2016 attraverso l’accorpamento delle 24 ex Autorità Portuali e governano attualmente un sistema nazionale costituito da 58 porti con l’obiettivo di recuperare i ritardi, modernizzare e rendere competitiva la nostra portualità, coordinare le politiche di sviluppo infrastrutturale e logistico ed integrare i retroporti, rilanciare lo sviluppo portuale con l’acquisizione di nuovi traffici e contribuire al più generale sviluppo economico del Paese” – si legge nella sinossi del libro, che prosegue “L’attenzione è stata spostata dal singolo porto al sistema portuale gestito dalle AdSP ed in questa “nuova” missione è diventato imperativo (e corretto) pensare ed agire secondo una logica di sistema. Fare sistema, coltivare relazioni in un clima di fiducia, interagire con tutti gli attori del settore, sviluppare in concreto connessioni materiali ed immateriali con “un occhio particolare” all’intermodalità e all’ultimo miglio, perseguire il miglioramento tecnologico ed energetico ambientale, curare l’acquisizione di competenze e lo sviluppo del capitale umano, sono le basi dei compiti di programmazione e di gestione delle AdSP. Con la istituzione delle ZES e delle ZLS le AdSP hanno rafforzato ulteriormente il loro ruolo di enti promotori di sviluppo assumendo un ruolo centrale nelle politiche di attrazione e di insediamento di imprese. Occorre pertanto definire una offerta insediativa attrattiva e competitiva ed una conduzione in team che assicuri gestione snella e miglioramento continuo, semplificazione amministrativa, agevolazioni finanziarie e fiscali, innovazione. Nella fase attuale di grandi incertezze e di cambiamenti globali accelerati molto dipenderà dalle risposte che l’Italia e L’Europa sapranno dare per rendere il nostro Paese più efficiente, flessibile e reattivo, anche perfezionando le previsioni della riforma portuale che, tuttavia, mantiene una sostanziale validità e richiede di entrare in una veloce fase attuativa”.