Il Capodanno Pisano si celebra con una serata di festa al Teatro Verdi Giuseppe di Casciana Terme. Il 5 aprile a partire dalle ore 19: conferenza (ospite speciale Francesco Bottai), buffet e spettacolo

Una serata di festa per riscoprire il fascino del Capodanno Pisano. Venerdì 5 aprile 2024 dalle 19.00 al Teatro Verdi Giuseppe di Casciana Terme (Pisa). L’intera serata si svolge ad ingresso libero. Iniziativa sostenuta e promossa dal Comune di Casciana Terme con la compartecipazione del Consiglio regionale.

A marzo 2015 il Consiglio Regionale ha introdotto la ricorrenza del “Capodanno dell’Annunciazione” per ricordare che fino al 1749, in Toscana, l’anno civile iniziava il 25 marzo. Un’antica traccia della storia toscana.

È stato pensato ad un evento speciale nella cornice del Teatro Verdi di Casciana Terme. Una serata tra amici, cibo, teatro e buon umore per celebrare e riscoprire una delle ricorrenze più particolari e curiose del territorio. Il Capodanno dell’Annunciazione, ormai conosciuto come il Capodanno Pisano.

Si parte alle 19.00 con introduzione di Renzo Ciangherotti. Cancelliere Generale del Gioco del Ponte di Pisa e ricercatore di storia della seconda Repubblica Pisana che parlerà di “Capodanno Pisano, particolarità di una città incompresa”. Una chiacchierata per capire da dove nasce questa tradizione. Ospite speciale Francesco Bottai, cantautore e storico.

Alle 20.00 buffet aperitivo con la Pasta dei Martelli, un’eccellenza del territorio, vino buono ed altre goloserie.  Buffet offerto da Pastificio Martelli e Centro Mavit.

Alle 21.00 spettacolo teatrale con Guascone Teatro che presenta “Annunziata”. Ideazione e testo di Adelaide Vitolo, regia Andrea Kaemmerle, con Valentina Grigò, Irene Rametta, Adelaide Vitolo. Video Marco Fiorentini.

L’annunciazione: poche parole dalle quali ha avuto inizio la storia. Un momento epico, topico che artisti di tutto il mondo e tutte le epoche hanno voluto ricordare raffigurandolo in opere d’arte, bellissime, ricche di significati, che invadono le chiese e le sale dei musei. Le attrici partiranno proprio dall’analisi di queste opere (che il pubblico vedrà proiettate sulla scena) da quella del Beato Angelico, di Botticelli, Raffaello, Lorenzo Lotto fino alle più moderne di Ruggeri o Arcabas per soffermarsi sulla figura centrale ricoperta da Maria che in alcuni casi troviamo in preghiera, in altri intenta a leggere un libro o a tessere un telaio. In alcuni dipinti la vediamo passiva, in altri trionfale, in alcuni ingenua in altri curiosa, spaventata, umiliata o regale, incoronata, finalmente annunziata. Una donna fino a quel momento come tante, Maria diventa il simbolo del femminile per eccellenza, il prototipo della donna. Una donna che in sé le comprende tutte. Un modello per ognuna, da seguire o rifiutare ma sempre un modello. Lo spettacolo parte dall’Annunciazione per parlare del mondo femminile a tutto tondo nelle sue varie sfaccettature e ricchezze, entrando nella vita di varie donne di nome Annunziata (Nancy, Nunzia, Tina…). A sottolineare i vari momenti la musica suonata dal vivo.