“Un saluto alle nuvole” di Stefano Giannotti/Ensemble Oteme e “Fatuo” di Circolo Bergman: gli appuntamenti (sabato 1° giugno) alla Tenuta dello Scompiglio

Sabato 1° giugno 2019, l’Associazione Culturale Dello Scompiglio, diretta dalla regista e artista Cecilia Bertoni, presenta nella omonima Tenuta di Vorno (Lucca) diversi appuntamenti incentrati sulla individualità in relazione alla morte: Un saluto alle nuvole, progetto e musiche di Stefano Giannotti, con presentazione video (ore 16.00) e concerto (ore 21.00). Prendendo le mosse dai contenuti raccolti nel documentario realizzato per l’Hospice di San Cataldo a Maggiano (Lucca), l’ensemble OTEME presenta una nuova opera con brani che abbracciano stili e linguaggi diversi. Dalle ore 18.00, performance Fatuo, risultato della residenza di creazione del collettivo Circolo Bergman. Una ricerca sulla percezione della propria morte. Una voce in cuffia guida gruppi di spettatori attraverso spazi diversi; un intreccio di storie e visioni connesse al paesaggio; una stanza nera in cui i percorsi tracciati tentano un ordine possibile.

L’appuntamento deriva da progetti i vincitori del bando internazionale Della morte e del morire, punto di partenza della omonima programmazione tematica – presentata dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio, diretta dalla regista e artista Cecilia Bertoni – che fino a dicembre 2019 propone un fitto cartellone di mostre, performance, concerti, workshop, residenze, incontri e attività per bambini, incentrati sull’individualità in relazione alla morte e alle sue tre dimensioni: socio-politica, ideologica e celebrativa. Oltre ai vincitori del bando – rivolto ad artisti in ogni declinazione delle arti e che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento progetti – la stagione comprende anche creazioni e produzioni della Compagnia Dello Scompiglio, incontri, mostre e spettacoli ospiti.

***Un saluto alle nuvole, presentazione video e concerto. Progetto e musiche di Stefano Giannotti. 

Nel video, realizzato nel 2012 da Stefano Giannotti per l’Hospice di San Cataldo, infermieri, operatori socio sanitari, medici e familiari dei pazienti rispondono a domande sulla morte, la felicità e la memoria.  Nella nuova opera proposta dall’ensemble OTEME – Osservatorio delle Terre Emerse, le riflessioni raccolte diventano i materiali poetici di partenza per la costruzione di una serie di canzoni e brani da camera a metà fra cantautorato, avant-rock e linguaggi colti del Novecento. Come in altri lavori di Stefano Giannotti, la creazione musicale viene vista come una città in perenne costruzione, decostruzione e restauro. Materiali vecchi diventano elementi di nuove installazioni. 

Ensemble OTEME: Irene Benedetti: flauto, ottavino, voce; Elia Bianucci, clarinetti; Stefano Giannotti, voce, chitarra, chitarra elettrica, banjo, componium; Emanuela Lari, voce, tastiera; Vittorio Win Fioramonti, contrabbasso, basso elettrico, armonica, voce;  Antonio Caggiano, vibrafono, percussioni; Riccardo Ienna, percussioni.

***Fatuo, risultato della residenza di creazione del collettivo Circolo Bergman, con Sarah Ātman, Alberto Baraghini. Un progetto di Paolo Giorgio, Sarah Chiarcos, Marcello Gori. Regia, Paolo Giorgio; musica originale e sound design, Marcello Gori; spazi e luce, Sarah Chiarcos; testi  Paolo Giorgio e Circolo Bergman. 

Fatuo_foto di Alessandro Brasile_LR
“Fatuo” (ph. di Alessandro Brasile)

Dalle note di regia: “Un fuoco fatuo è una fiammella blu sospesa a livello del terreno, derivata dalla combustione del metano e del fosfano dovuta alla decomposizione dei resti organici. Una luminescenza impalpabile che ci appare come un ultimo resto di vita proiettato oltre la morte. Judith Butler chiede: ‘Che cosa ti rende degno di essere il soggetto di un lutto?’ A partire da questa domanda, Circolo Bergman ha avviato una ricerca sulla percezione della propria morte a venire. Si può assumere, come suggerisce Martin Heidegger, la morte come ‘la nostra possibilità più propria’, come un indice di finitezza che illumina il presente e rende più intensa la vita? E come si può celebrare una partenza con un gesto che riassuma la portata del viaggio?”. Percorso per 25 spettatori, prenotazione necessaria.

Mostre in corso

– Sanctum, installazione ambientale dell’artista olandese Levi van Veluw a cura di Angel Moya Garcia, sviluppata appositamente per la Tenuta Dello Scompiglio e ispirata al primo edificio religioso, il Tabernacolo, chiamato anche la tenda delle riunioni. Aperta fino al 22 settembre;

– Camera #5,  installazione di Cecilia Bertoni, in cui l’artista, partendo dalla scrittura del proprio testamento, indaga sulla morte e sulla sua necessità. Aperta fino al 22 settembre;

– I Cannibali, installazione di Titta Cosetta Raccagni che, riproducendo un ciclo di morte e vita in una vasca d’acquario, propone una riflessione su quale corpo, oggi, abbia il diritto di esistere. Aperta fino al 2 giugno;

– Riderless Horse, video-installazione e performance dell’artista spagnolo Avelino Sala,  in cui si mette in discussione l’dea di eroe e di leader rappresentata in tutta la statuaria classica da un uomo a cavallo. Fino al 22 settembre.

www.delloscompiglio.org

Info: tel. 0583 971125