CORONAVIRUS / 8. Cultura, settore educativo, mercati e mercatini, sociale: la mappa di aperture e chiusure a Livorno. Campiglia Marittima: ordinanza della sindaca Ticciati

LIVORNO / CHIUSURE E APERTURE

L’Unità di crisi del Comune di Livorno si è riunita per esaminare la questione delle strutture culturali, sportive, ricreative (di proprietà o competenza comunale ) interessate dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 4 marzo 2020. Il decreto indica precise modalità che hanno effetti sulle principali strutture cittadine, nel seguente modo.

CULTURA

Museo civico “Giovanni Fattori” e Granai Villa Mimbelli: aperti al pubblico con prescrizioni di cui al DPCM 4/3/2020 . Chiusa al pubblico la biblioteca d’arte di Villa Mimbelli.

Il Museo della Città è chiuso al pubblico (ma perchè in fase di lavori di riallestimento)

Acquario “Diacinto Cestoni”: aperto al pubblico con prescrizioni di cui al DPCM 4/3/2020

Biblioteca labronica F.D.Guerrazzi: chiuse al pubblico tutte le sedi ovvero Villa Fabbricotti compresa la Biblioteca dei Ragazzi, Villa Maria, Emeroteca, Bottini dell’Olio, via Stenone

Teatro Goldoni e Goldonetta, Teatro Mascagni-The Cage, Nuovo Teatro delle Commedie: sospese le attività spettacolari. Per corsi e altre attività i gestori si attengono alle prescrizioni di cui al DPCM 4/3/2020

SETTORE EDUCATIVO

Ludoteche: chiuse

Cred/Ciaf: chiusi i laboratori didattici per bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento DSA, lo sportello di ascolto per genitori e insegnanti, i laboratori ludici per bambini con disabilità e i laboratori per i genitori.

Sospese tutte le iniziative (conferenze, seminari, formazione) organizzate nel salone del secondo piano della struttura.

Centro Donna: aperto lo sportello di ascolto e di accoglienza per donne in difficoltà. Sospeso il corso di italiano rivolto alle donne straniere del giovedì pomeriggio e qualsiasi altra forma di aggregazione culturale o spettacolare.

SETTORE SPORTIVO

Piscine comunali: attività sportive sospese (eccetto allenamenti atleti di interesse nazionale con prescrizioni di cui al DPCM 4/3/2020 )

Camposcuola “Martelli”: aperto (ma spogliatoi chiusi)

Per tutte le altre strutture sportive comunali in gestione, la decisione di apertura è rimessa ai gestori che dovranno essere in grado di di rispondere alle prescrizioni del DPCM 4/3/2020

MERCATI E MERCATINI

Aperti

SOCIALE

La logica adottata è quella di sospendere le attività di tipo ricreativo che si svolgono al chiuso (Centri sociali anziani) e le attività collegate alla frequenza scolastica (Centro diurno per minori “Il Cerchio magico”), al contempo adottando soluzioni organizzative efficaci per garantire la continuità dei servizi e dei centri di carattere socio-sanitario (Centri diurni per disabili, Centro diurno Alzheimer, Centro diurno per anziani autosufficienti), previa acquisizione del parere positivo della ASL.

Le RSA hanno da tempo adottato procedure di garanzia in ottemperanza a quanto prescritto dal DPCM del 4 marzo, contingentando gli ingressi dei visitatori ai casi individuati dalla direzione sanitaria delle strutture e in ogni caso escludendo le persone con sintomi respiratori acuti anche lievi. Gli accessi agli uffici comunali che sono collocati presso le RSA Pascoli e Villa Serena, nel periodo di validità del decreto (3 aprile 2020) saranno filtrati telefonicamente o per e-mail. Anziché recarsi direttamente presso le strutture, gli utenti sono invitato a telefonare o scrivere. Saranno gli uffici a valutare le situazioni che necessitano di un incontro di persona. 

L’attività dei Centri Socio-Educativi per persone con disabilità è stata sospesa per due giorni (giovedì e venerdì) nel corso dei quali sarà valutata insieme ai gestori la possibilità di una riorganizzazione del servizio tale da ridurre la presenza degli utenti a numeri che garantiscano il rispetto delle misure di sicurezza prescritte dal DPCM riducendo al minimo i disagi per gli utenti e le famiglie. Una decisione definitiva sarà presa nella giornata di domani.

Il dormitorio comunale resta aperto, prolungando le ospitalità già avviate e non prevedendo per il momento i nuovi accessi previsti dal sistema di turn over, che viene pertanto sospeso. Contestualmente, grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni di volontariato e delle unità di strada comunali, saranno garantire coperte e generi di conforto a coloro che trascorrono la notte in strada. 

I servizi domiciliari, rispetto ai quali il DPCM non prevede alcuna misura, restano attivi. In queste ore è in corso una nuova verifica circa il pieno recepimento, da parte dei soggetti che hanno il servizio in affidamento, dei precetti prudenziali previsti dal decreto e delle misure disposte per le attività assitenziali di carattere socio-sanitario. 

CAMPIGLIA MARITTIMA / LE MISURE ADOTTATE DALLA SINDACA TICCIATI

La sindaca di Campiglia Marittima, dopo l’uscita del decreto del presidente del consiglio dei ministri sulle misure per il  contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, dopo un confronto particolarmente approfondito con gli altri sindaci della Società della Salute Valli Etrusche, la Regione e l’Asl in modo da avere una linea univoca sul territorio, ha firmato questo pomeriggio l’ordinanza n. 4 del 5 marzo 2020 in tema di profilassi della malattia infettiva Covid-19.

“Abbiamo deciso non senza sacrificio e profonda riflessione di emanare un’ordinanza per rispondere alla direttiva governativa ufficializzata ieri notte, provandone ad interpretare la ratio – spiega Ticciati – e adottato misure che sono valide  fino al 15 marzo 2020 compreso per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio del comune di Campiglia M.ma del diffondersi del virus COVID-19”. Tre le principali direttrici del provvedimento che testualmente dipone:

1) la sospensione di tutte le attività e le iniziative sportive di base e le attività motorie in genere, svolte, sia all’aperto, sia all’interno di centri sportivi, palazzetti, palestre pubbliche e private del territorio comunale. Per quanto concerne lo svolgimento delle attività sportive agonistiche si rimanda a quanto disposto dal DPCM 4 Marzo 2020;
2) la sospensione delle manifestazioni, degli eventi, degli spettacoli, ivi inclusi quelli teatrali, svolti sia in pubblico sia in privato;
3) la sospensione delle attività, degli eventi e le iniziative svolte in centri di aggregazione, culturali, sociali pubblici presenti sul territorio del Comune.

Misure più restrittive per un periodo non lungo, 10 giorni, per avere un impatto massimo con il quale si auspica di fare la propria parte nello schiacciare drasticamente la curva epidemiologica, azione necessaria a scongiurare il collasso del sistema sanitario.

“Il messaggio che vogliamo far arrivare con trasparenza e chiarezza – specifica la sindaca – è: facciamo uno sforzo, tutti insieme, auto limitiamo la nostra vita sociale e pubblica, le nostre relazioni perché, così ci dicono i soggetti competenti, potremo contribuire a limitare la diffusione del virus. Faccio appello al senso di responsabilità di tutti noi, al nostro senso di comunità e di solidarietà. Il Comune non vuole creare allarmismi, ma neanche sottovalutare o minimizzare ciò che sta accadendo. Sono sicura che capirete questo appello e reagirete nel miglior modo possibile, dimostrando ancora una volta la ricchezza del nostro tessuto sociale, la sensibilità e la forza e determinazione di cui siamo capaci. Uniamoci dunque per affrontare questa difficile situazione, il contributo di ciascuno di noi, la responsabilità di ogni cittadino potrà davvero fare la differenza. Vi ringrazio per ciò che saprete e potrete fare”.

– La sindaca  ha ravvisato l’urgenza di adottare in via cautelativa un provvedimento idoneo a tutela della salute pubblica, considerato che già il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio  nazionale  relativo  al  rischio  sanitario  connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, e che la situazione epidemiologica si è poi evoluta con un carattere particolarmente diffusivo con notevole incremento dei casi sul territorio nazionale e locale. Oltre alle limitazioni sopra riportate l’ordinanza ricorda 

l’applicazione delle misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria indicate nel DPCM 

a) lavarsi spesso le mani: a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio della manifestazioni

b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute

c) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani

d) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce

e) non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico

f) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol

g) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persona malata