Coldiretti: l’ultimo Dpcm anti Covid “salva” quattro milioni di stelle di Natale coltivate in Versilia per un volume d’affari fra 15 e 17 milioni di euro

Il via libera dell’ultimo DPCM alla vendita di piante e fiori durante tutta la settimana salva 4 milioni di stelle di Natale e molte altre piante e fiori che rischiavano di finire al macero ma che adesso possono essere offerte ai consumatori nei centri commerciali e nei mercati anche il sabato e la domenica. E’ quando afferma Coldiretti Lucca nel commentare positivamente la decisione del governo di tutelare un settore come quello florovivaistico che conta in Toscana oltre 3500 imprese e migliaia di lavoratori. La Versilia è il principale polo produttivo della Stella di Natale – 4 milioni su 5 milioni prodotti in Toscana – per un volume d’affari tra i 15 ed i 17 milioni di euro. Coldiretti si era resa protagonista, la scorsa settimana, anche dell’iniziativa #stelleincorsia nei principali ospedali toscani con la donazione di centinaia di stelle a medici, infermieri e personale sanitario. Una iniziativa che aveva anche lo scopo di tenere alta l’attenzione sulla preoccupazione delle imprese florovivaistiche in vista delle festività. 

“Lo sblocco delle vendite nel fine settimana delle stelle di Natale salva anche ciclamini e tutte le altre tipologie di piante in vaso e di fiori recisi. – spiega Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca – Il Governo ci ha ascoltato. Per la Versilia, e per la Toscana che produce fiori e piante che hanno una commercializzazione legata al periodo delle festività. Ora tocca gli italiani, ai toscani, acquistare le stelle di Natale tricolore e sostenere concretamente un settore chiave dell’economia agricola regionale che garantisce lavoro a migliaia di famiglie”.

Con il nuovo DPCM si completa il quadro degli interventi sollecitati da Coldiretti a partire dallo scorso mese di marzo durante il lockdown a tutela degli imprenditori florovivaistici che nel mese di novembre si erano trovati di fronte ad una situazione complicata dal punto di vista delle regole da rispettare a seconda del colore della Regione in cui svolgevano l’attività e del luogo e dei giorni in cui intendevano vendere fiori e piante.

Anche il precedente DPCM del 3 novembre aveva chiarito che – evidenzia Coldiretti – piante, fiori, bulbi, semi e fertilizzanti possono continuare ad essere venduti nei punti vendita aziendali e come vendita ambulante senza alcuna limitazione relativa alla diversa colorazione delle Regioni. E lo stesso Ministero dell’interno con una circolare del 7 novembre aveva dovuto ribadire che nelle zone gialle ed arancioni – sottolinea la Coldiretti – era possibile effettuare la vendita di prodotti anche non alimentari nelle giornate festive e prefestive non soltanto nei punti vendita aziendali ma anche nei mercati all’aperto, mentre in tali giornate non era consentito in nessuna Regione la vendita dei prodotti non alimentari nei mercati sia coperti che all’aperto. Adesso – precisa Coldiretti – vengono meno le complicazioni legate alle diverse regole dettate per la vendita dei prodotti florovivaistici da rispettare a seconda dei giorni, dei luoghi e del colore delle Regioni.