“Archivi minerari della Montecatini, Montedison e Solmine a Massa Marittima”: conferenza online (il 4 dicembre alle ore 15) legata al progetto che vede il Magma di Follonica capofila per una rete delle miniere di Amiata. Colline Metallifere, Elba e industria siderurgica di Piombino e Follonica

“Archivi minerari della Montecatini, Montedison e Solmine a Massa Marittima” è il titolo dell’intervento specifico sugli Archivi Minerari conservati a Niccioleta che terranno Lidia Bai, Presidente del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, Roberta Pieraccioli, direttrice della Biblioteca di Massa Marittima, e Simonetta Soldatini, archivista, venerdì 4 dicembre 2020 alle ore 15 in diretta streaming sulla pagina Facebook del Museo Magma –  https://www.facebook.com/magmafollonica – di Follonica  nell’ambito della conferenza dal titolo: “Da documento a rete di memorie del territorio, del lavoro, dell’impresa toscana Censimento degli archivi minerari e siderurgici della Toscana”. Un evento che vedrà l’intervento, sempre online, del presidente della Regione Eugenio Giani e di Sabina Magrini soprintendente ad interim della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana. (Sopra il titolo e sotto a destra: foto di minatori / Archivio Corrado Banchi).

Questa conferenza rientra in un progetto che vede il Museo Magma di Follonica come soggetto coordinatore e capofila, finalizzato alla costituzione di una rete che mette insieme le miniere dell’Amiata, le Colline Metallifere, l’industria siderurgica di Follonica e Piombino, le miniere dell’Elba, costituendo un potenziale narrativo, storico e documentale unico nel panorama nazionale per scrivere una parte significativa della storia del lavoro in Italia.

La miniera di Niccioleta, attrezzature

In questo contesto la presenza di Massa Marittima è di grande rilievo. Infatti sarà questa l’occasione per presentare il riordino complessivo degli archivi minerari che riguardano un’unica società che li ha gestiti e che ha cambiato nome negli anni: la Montecatini diventata poi Montedison e infine Solmine. Tutti i suoi impianti, e quindi non solo quelle presenti a Massa Marittima ma anche a Gavorrano, Scarlino, Bocchegiano, all’isola del Giglio, all’Argentario, a Pescara, una volta abbandonati negli anni Ottanta, hanno fatto confluire i propri archivi a Massa Marittima. Tutti questi materiali sono stati sistemati nel Centro di Documentazione a Niccioleta e, dopo un lungo periodo di studio, riordino e catalogazione iniziato nel 2012 sono ora fruibili e consultabili: oltre 20 mila faldoni contenenti documenti di tutti i tipi, dalle schede del personale alle buste paga, ai cartelline, alla corrispondenza, e oltre 7000 tra mappe, piani minerari, foto e disegni di macchinari. Il progetto di riordino, approvato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana nel 2012, è stato curato da Simonetta Soldatini con la collaborazione, in alcuni periodi, di altri archivisti. L’avvio dei lavori nel 2012 è stato dato grazie ad un cospicuo finanziamento dal Parco Nazionale delle Colline Metallifere, ed è stato portato avanti con risorse del Comune di Massa Marittima e della Regione Toscana tramite la Rete delle Biblioteche di Maremma. Nel 2019 è arrivata l’ultima tranche di finanziamento da parte della Regione e della Soprintendenza tramite il Comune di Follonica, capofila del progetto “Censimento degli archivi minerari e siderurgici della Toscana”: finanziamento decisivo per completare il lavoro di riordino. Il volume dell’inventario, curato da Simonetta Soldatini e finanziato dal Parco delle Colline Metallifere e dal Comune di Massa Marittima, è già in stampa presso la Casa Editrice Polistampa di Firenze, e sarà disponibile ai primi del 2021. Per info, contattare la Biblioteca Comunale di Massa Marittima: tel. 0566 906290.

Disegno della miniera di Niccioleta

 

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  • Forse sarebbe stato opportuno nominare l’autore del disegno: Ado Pericci. Questo disegno fa parte di una serie che mio padre fece su incarico della Montecatini per il libro dell’Ing Gerbella.

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