Father Murphy, concerto a San Salvi per la rassegna “Is That Folk?”. In apertura Serpentu

Anche quest’anno il dipartimento creativo di Lungarno non poteva non portare a Firenze quanto di meglio la scena italiana  ha partorito negli ultimi anni. Grazie ad Estate Fiorentina e ai fratelli de La Chute associazione culturale, ecco la rassegna musicale Is That Folk?, una coppia di eventi all’interno dell’area dell’Ex ospedale psichiatrico di San Salvi, con una scelta artistica impostata su progetti che fecondino un embrione musicale folk e rock con sonorità sperimentali. Saranno i Father Murphy (sopra il titolo, ph. Carlotta Del Giudice), i primi ad illuminare il palco di San Salvi. L’appuntamento è per domenica 8 luglio 2018 alle ore 21.30, ingresso libero. Apertura del live con Serpentu.

FATHER MURPHY
Negli anni sono diventati una delle più interessanti entità musicali italiane, parte di quella comunità che Simon Reynolds ha definito la “Psichedelia occulta italiana”, acclamati soprattutto per i loro intensissimi live, a metà tra concerto, rito e performance artistica. Il loro ultimo album “Rising. A requiem for Father Murphy”, ha avuto una clamorosa accoglienza, conquistando, tra le tantissime cose uscite, anche la copertina del Mucchio, una pagina di recensione su Rumore e una su Blow Up, e un elogio sull’inglese The Wire. Elogiati da Julian Cope, Michael Gira degli Swans, Geoff Barrow dei Portishead e Mission of Burma fra gli altri, instancabili nei live shows, i Father Murphy sono stati invitati a suonare a tutti i festival europei più importanti (Le Guess Who?, Liverpool Psych fest, Incubate,Supernormal, …), oltre ad aver fatto innumerevoli tour in tutta Europa e Nord America con band del calibro di Deerhoof, Dirty Beaches, Iceage e Xiu Xiu, e recentemente aver suonato come backing band di Jarboe.

SERPENTU
Serpentu è un trio formato da tre musicisti della zona Prato/Pistoia, che hanno pubblicato diversi album con altri progetti: Mirko Maddaleno ha fatto parte per molti anni dei Blue Willa e Baby Blue, Lorenzo Cappelli è membro dei Marlon Brando e Alessia Castellano suona nel duo Werner. Il progetto è nato nell’estate del 2017, e a dicembre dello stesso anno sono iniziate le registrazioni dell’omonimo primo album. In questo arco di tempo, oltre a dedicarsi ai brani, la band ha anche portato avanti un lavoro parallelo sull’improvvisazione, che ha finito per lasciare un’impronta decisiva sulla forma finale delll’album. L’album è stato registrato e mixato sulle colline pistoiesi fra Dicembre e Febbraio; tutta la lavorazione dell’album, dalla registrazione al mixaggio, è stata gestita in completa autonomia dal gruppo, con la parte tecnica curata da Lorenzo Cappelli. Otto brani crudi, lenti, oscuri e liberi nella struttura, e una serie di ambienti che si succedono. Mentre il violoncello di Alessia Castellano oscilla fra droni, sperimentazione e romanticismo, le due chitarre di Lorenzo Cappelli e Mirko Maddaleno suonano come fossero due strumenti diversi: liquida, ambientale e rocciosa la prima, scheletrica, percussiva e ripetitiva la seconda.
A definire i contorni dei brani sono soprattutto le voci dei tre musicisti, che spesso formano un unico fascio fra il sussurrare e l’urlare, fra melodia e dissonanza.