XVIII Settimana della lingua italiana nel mondo: a Nizza e Montecarlo doppia rappresentazione di “Spogliati nel tempo” di e con Renato Raimo e il pianoforte di Isabella Turso

In occasione della XVIII^ settimana della Lingua Italiana nel Mondo, sotto il patronato del principe Alberto II di Monaco e del Presidente della Repubblica Italiana, la Dante Alighieri di Monaco presenta “Spogliati nel tempo” da un’idea di Renato Raimo e Isabella Turso. Venerdi 19 ottobre 2018 presso il Teatro Garibaldi a Nizza e sabato 20 ottobre presso il Thèatre des Varietè a Montecarlo andrà in scenalo spettacolo teatrale musicale nato da un’idea dell’attore, regista e autore pisano Renato Raimo e dalla pianista e compositrice Isabella Turso. Un suggestivo e intenso dialogo tra le arti, una riflessione leggera e profonda, sobria e passionale su come sia cambiato – nel tempo – l’Amore e il modo di dire “Ti Amo”. Il tutto raccontato attraverso i pensieri dell’uomo di oggi e le lettere dei grandi personaggi del passato interpretate dall’attore Renato Raimo con l’accompagnamento musicale dei grandi classici e di brani originali suonati e interpretati dalla pianista Isabella Turso.

Questo intimo e affascinante viaggio di “Spogliati nel tempo”, ideato e portato in scena dai due artisti dall’ottobre 2016, chiuderà la XVIII settimana della Lingua Italiana nel Mondo a Monaco e a Nizza, spettacolo che vanta già il marchio Mibac 2018, anno europeo del patrimonio culturale.

Renato Raimo ed il suo viaggio di parole e stati d’animo intrisi di inchiostro rosso passione rivelano profondità e leggerezze dell’universale quanto nascosto epistolario d’amore:
“essere chiamati a valorizzare la tradizione italiana nel mondo con il nostro spettacolo – dichiara Renato Raimo – è un’opportunità che inorgoglisce e da conferma di scelte artistiche importanti, non sempre facili e per niente scontate. “Spogliati nel tempo” è frutto di una ricerca nella tradizione letteraria, attualizzato da un tema che sensibilizza e avvicina età diverse: come e’ cambiato il modo di dire ti amo. Un viaggio dell’uomo alla scoperta continua di se stesso, e il pubblico coinvolto ne resta affascinato”.

Isabella Turso e il suo pianoforte definiscono l’atmosfera intima e seducente dello spettacolo, in un “caleidoscopio di musiche” dei grandi classici del passato e di brani originali da lei composti ed interpretati:

“Partecipare alla XVIII Settimana della letteratura italiana mi riempie di orgoglio ed entusiasmo. Sono sempre stata attratta – continua Isabella Turso – dal connubio tra musica e parola e al totale coinvolgimento che inevitabilmente suscita nello spettatore. Non c’è compositore che non si sia prima o poi imbattuto nella bellezza della parola e viceversa. In “Spogliati nel tempo” avrò modo di ripercorrere l’evoluzione del linguaggio musicale, da Mozart ai giorni nostri, utilizzando anche mie composizioni originali, che indissolubilmente si legano ai grandi classici del passato, come porte temporali che cercheranno di accompagnare lo spettatore in un viaggio ricco di passione e seduzione”.

“Spogliati nel tempo” è uno spettacolo in cui l’amore viene raccontato attraverso le lettere dei grandi personaggi del passato, Mozart, Voltaire, Napoleone, Pessoa, Kahlo, Woolf, Joyce, Beethoven, Wilde, Shaw, Keats… Spaccati di vita vissuta, pudicamente svelati dagli stessi artisti, che proiettano in una dimensione onirica dove si intrecciano sogno, fantasia e realtà e che ben traduce al pubblico il fascino, la grandezza e il mistero della loro creazione artistica.
Nel corso dei secoli il linguaggio amoroso si spoglia gradualmente di romanticismo, di poesia, di pathos: nell’epoca degli smartphone, degli sms e degli emoticon, il senso del tempo dedicato, che necessita di riflessione e di approfondimento, improvvisamente ci sfugge.
Un “tempo”, quel tempo, che scorre attraverso la lenta distillazione del pensiero e del sentimento. La velocità con cui oggi scriviamo “ti amo” accompagnato da un cuore o una una faccina che sorride, rischia talvolta di arrivare troppo presto, in un lampo di desiderio e disincanto.
Di fronte a questi intimi svelamenti dobbiamo dunque a nostra volta spogliarci, anche solo per il tempo di un’emozione, della frenesia e delle ossessioni contemporanee? “Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere” (Emily Dickinson) e… “ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime. (Victor Hugo).