Il sogno italiano degli anni Sessanta: in scena “Mille brividi d’amore” che chiude la stagione del Teatro delle Arti di Lastra a Signa

Da venerdì 12 a domenica 14 maggio 2017 – ore 21 (dom 14 ore 17.30 — biglietto 10 euro) al Teatro delle Arti di Lastra a Signa la Compagnia teatro popolare d’arte e la Compagnia Simona Bucci nell’ambito del progetto triennale “Dopo Salò” (con il sostegno di MIBACT e Regione Toscana) presentano “Mille brividi d’amore – Il sogno italiano degli anni Sessanta”, progetto teatrale di Gianfranco Pedullà su testi originali di Masimo Sgorbani. Nel cast: Giusi Merli, Gianfranco Quero, Marco Natalucci, Rosanna Gentili, Roberto Caccavo, Gaia Nanni, Gianna Deidda, Rosaria Lo Russo, Isabella Giustina, Eleonora Venturi, Fausto Berti, Matteo Zoppi.brividiamore1

Gli anni Sessanta, il boom economico, il passaggio a quella società dei consumi definita da Pasolini “mutazione antropolgica”…. Dopo il primo studio in scena lo scorso dicembre, il Teatro delle Arti di Lastra a Signa presenta in fine di stagione la versione definitiva di “Mille brividi d’amore – Il sogno italiano degli anni Sessanta”, secondo episodio della trilogia “Dopo Salò” ideata dal regista Gianfranco Pedullà e dal drammaturgo Massimo Sgorbani.

“Mille brividi d’amore” racconta la storia di due sposi novelli (Tonino e Graziella, interpretati da Marco Natalucci e Rosanna Gentili) nel mezzo di un terremoto sociale e culturale. Due “borghesi” che non approdano a una coscienza politica e rimangono vittime delle illusioni di un mondo che promette tutto (anche la Luna), ma consente solo a pochi di realizzare i loro sogni. I due sono circondati dalle figure di un teatrino allucinato: i genitori di Graziella che raccontano un torbido rapporto all’interno della loro famiglia, i genitori di Tonino che gli appaiono in forma di incubo, due poco probabili gemelle presentatrici, una mammina (dolce e cara solo in apparenza) simile a quella della pubblicità del brodo Star, una luna parlante in versi. Su questa storia privata, dove le colpe dei padri ricadono sui figli, incombe un presagio di catastrofe prefigurata dalla visione ricorrente delle vittime del Vajont e dal loro canto di “morti per acqua”, primo segnale di un “miracolo” incompiuto che si avvia verso la stagione della strategia della tensione e del terrorismo.brividiamore3

“Gli avvenimenti degli anni Sessanta sono già stati abbondantemente raccontati in letteratura, nel cinema e nello stesso teatro – spiega il regista Gianfranco Pedullà – Oggi ci è sembrato pletorico affrontare questo magma rivolgendoci di nuovo alla cronaca di quel decennio. Abbiamo quindi cercato una sottotraccia dentro la cronologia ormai nota, un senso che, più che portare, ‘togliesse’ di scena quel periodo così denso e complesso. E la sottotraccia che abbiamo scelto è quella del desiderio”.

Info, prevendite e prenotazioni: Teatro delle Arti – viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa
tel. 055 8720058 – 331 9002510
teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com – promozione@tparte.it – www.tparte.it — Prevendite on line www.boxol.it e nei punti vendita del circuito BoxOffice — Orari biglietteria teatro: martedì 10-13, mercoledì e venerdì 17-20 — La biglietteria è aperta inoltre tutte le serate di spettacolo e di proiezione film.