Per Shiyeon Sung debutto italiano sul podio dell’Orchestra del Comunale di Bologna. Il concerto anche in differita su Radio3

È stata la prima donna a vincere, nel 2006, il concorso internazionale “Sir Georg Solti” per direttori d’orchestra, e la prima a ottenere, nel 2007, il posto di direttore assistente della Boston Symphony Orchestra, dopo essersi aggiudicata nello stesso anno il concorso Gustav Mahler di Bamberga. Oggi è invitata dalle migliori orchestre europee e internazionali come l’Orchestre Philharmonique de Radio France e la Los Angeles Philharmonic. È la sudcoreana Shiyeon Sung, che debutta sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale giovedì 1° marzo 2018 alle 20.30, nella Sala Bibiena, per il suo primo concerto italiano.

Direttore associato della Filarmonica di Seoul dal 2009 al 2013 e direttore principale della Gyeonggi Philharmonic Orchestra dal 2014 al 2017, con la quale è stata invitata nel 2015 al Musikfest di Berlino, nella Stagione Sinfonica del Comunale Shiyeon Sung propone due pagine di compositori russi: l’Ouverture dall’opera Russlan e Ljudmila di Michail Glinka e la Sinfonia n. 5 in Mi minore op. 64 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, a cui si aggiunge la Sinfonia in Do dell’ungherese Zoltán Kodály.

Glinka scrisse Russlan e Ljudmila tra il 1837 e il 1842, durante il suo servizio come maestro di cappella dello zar Nicola I, dopo il successo della sua prima opera Una vita per lo zar. Il soggetto è tratto dal poema omonimo di Aleksandr Puškin e, anche se nella composizione non manca l’influenza dell’opera italiana, nella musica è evidente l’uso di elementi provenienti dal folklore russo. La vivace e impetuosa Ouverture, che anticipa il tema dell’aria del secondo atto del protagonista Russlan, riscosse molto successo, entrando a pieno titolo nel repertorio concertistico. Dalla Russia di Glinka si passa a quella di Čajkovskij, che nel 1888 in quattro mesi terminò la sua Quinta Sinfonia, dedicandola al musicista tedesco Theodor Avé-Lallemant che aveva conosciuto alla Philharmonie di Amburgo. Anche se Čajkovskij scrisse in una lettera che la sinfonia era priva di programma, il motivo conduttore suonato dal clarinetto nell’Andante iniziale, e presente in tutta la sinfonia, è ormai comunemente identificato come manifestazione dell’ineluttabilità del destino dell’uomo.

Completa il programma della serata la Sinfonia in Do, prima e unica scritta da Kodály, il quale si decise a comporla solo nel 1961 a settantanove anni. A spronarlo alla composizione di una sinfonia era stato per lungo tempo il direttore d’orchestra Arturo Toscanini, a cui il lavoro è dedicato, che non potè mai ascoltarla poiché scomparve nel 1957. Dopo una vita dedicata alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio musicale magiaro, con la Sinfonia in Do Kodály riaffermò il grande interesse verso il folklore della sua terra.

Il concerto sarà registrato e verrà trasmesso in differita da Radio3.

I biglietti per il concerto (da 35 a 15 euro) sono in vendita sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna, che dal 1° febbraio ha ampliato l’orario di apertura al pubblico: dal martedì al venerdì sarà aperta a partire dalle 12.00 fino alle 18.00. Rimane invece invariato l’orario del sabato, dalle 11.00 alle 15.00.
Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili da un’ora prima dell’inizio di ogni concerto al costo di 15 euro.