La Sala Ferri a Palazzo Strozzi, Firenze, continuerà per tutto il 2019 ad essere luogo di attività culturali scandendo il – 1 alla tappa dei 200 anni del Gabinetto Vieusseux. Dopo lo straordinario riscontro avuto nelle prime due edizioni, è in corso la terza edizione di riprende Scrittori raccontano Scrittori, il ciclo dedicato alle scuole superiori a cura di Alba Donati e Gloria Manghetti, realizzato con il patrocinato del Comune di Firenze, il patrocinio e l’ausilio del Centro per il libro e la lettura del Mibact e con il sostegno e la collaborazione della Fondazione CR Firenze. Gli incontri sono aperti al pubblico fino a esaurimento posti. Sabato 26 gennaio 2019, alle ore 11, ci sarà lo scrittore Marcello Fois che racconterà Edmondo de Amicis.
I Promessi Sposi e Le avventure di Pinocchio e Cuore hanno determinato per adesione (e anche per opposizione) il nostro attuale pensiero letterario e sono serviti, secondo lo scrittore nuorese, per pensare e costruire un senso di popolo, formalizzando i caratteri nazionali e costruendo uno specifico italiano. I tre testi hanno infatti in comune la fase storica vissuta dai loro autori al momento della stesura: gli anni pre unitari per il Manzoni, quelli post di un’Italia che si stava facendo per Collodi e De Amicis. E se è vero che i caratteri di una nazione nascono prima di lei, Edmondo De Amicis costruisce un’opera che non ha solo valore letterario ma anche normativo, affermando l’esistenza di una nazione italiana moderna. Cuore deve sì insegnare il valore dell’istruzione e della solidarietà sociale, ma deve anche e soprattutto insegnare agli italiani a conoscersi prima che essi si scoprano menefreghisti, sanguigni, guardinghi. Ne scaturirà un modello del tutto nuovo di italiano che produrrà, a sua volta, un impatto tale da convincere gli italiani stessi di essere sul serio sentimentali, generosi e atti al sacrificio. Fois ci racconterà nel suo modo corrosivo come De Amicis progettò gli italiani brava gente vent’anni prima che questi aderissero in massa al Fascismo. “Eravamo, e siamo, – dice Fois – infantili, egoisti, forcaioli, livorosi. De Amicis ci ha fatto BRAVA GENTE”.
Marcello Fois (Nuoro, 1960) è scrittore e sceneggiatore. Vive e lavora a Bologna. E’ autore, tra gli altri, di Picta (premio Calvino 1992), Sempre caro (1998, Premio Scerbanenco), Dura madre (2001), Memoria del vuoto (2007, Premio Super Grinzane Cavour, Premio Volponi), Nel tempo di mezzo (2012, finalista Premio Strega), Luce perfetta (2015, Premio Mondello Opera italiana 2016). Tra i suoi ultimi lavori vanno segnalati: tutti nel 2016, Manuale di lettura creativa, Stesso sangue (con J. Nesbø, L. Macchiavelli, J.R. Lansdale e F. Guccini), Quasi Grazia; Del dirsi addio (2017) e, nel 2018, la raccolta poetica L’infinito non finire e il saggio Renzo, Lucia e io.