PITTI UOMO. Primi numeri dell’edizione 103 (autunno-inverno 2022/2024): 800 collezioni e 12.600 compratori (e manca ancora un giorno alla chiusura della manifestazione)
Un’energia straordinaria, un’atmosfera di lavoro e di festa (complice il tempo!) e dei numeri di presenza di cui si era persa memoria… Questo è il bilancio – provvisorio, il salone resterà aperto sino al pomeriggio di venerdì venerdì 13 gennaio 2023 – della 103esima edizione di Pitti Immagine Uomo, a Firenze, quasi 800 collezioni di moda maschile, lifestyle e genderless in Fortezza da Basso – più gli eventi speciali in altri luoghi della città. (Sopra il titolo: particolare di uno scatto dalla media gallery del sito).
In termini assoluti sono entrati 12.600 compratori, in rappresentanza di oltre 6mila aziende di vendita e distribuzione (boutique, dettaglio, multimarca, department e specialty stores, catene, piattaforme specializzate di e-commerce), con un aumento del 200% rispetto al gennaio 2022: gli italiani sono 8.400 (+ 175%), gli esteri 4.200 (+250%).
Un’attendibile proiezione di queste percentuali a poco più di metà percorso sul risultato finale, ci fa stimare il dato totale delle affluenze di soli buyers (escluse le altre categorie di visitatori) intorno alle 14mila presenze.
I primi 10 mercati esteri più presenti a questa edizione sono: Germania (siamo già a oltre 500 compratori tedeschi), Olanda, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Spagna, Turchia, Svizzera, Giappone e Belgio.
Finalmente, grande soddisfazione per il ritorno dei migliori compratori asiatici. Dal Giappone sono arrivati oltre 180 buyer (erano stati 6 nel gennaio 2022), dalla Corea del Sud sono stati più di 130 (rispetto ai 5 del gennaio 2022), così come sono tornati i buyer dalla Cina continentale, Cina-Hong Kong, Taiwan, Singapore e Tailandia, paesi che all’ultima edizione invernale erano stati quasi assenti.
Altro dato interessante è il risultato delle presenze dei compratori dai paesi nordici-scandinavi (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia), già a quota 214 a questa edizione – erano stati 60 in totale l’inverno scorso.
Da segnalare anche gli exploit di Israele, Messico, Canada, Irlanda, i numeri in grande ripresa dai paesi dell’Europa Orientale e dal Medio Oriente, e dal blocco Azerbaijan – Uzbekistan – Kazakistan (erano 4 i compratori di questi paesi l’anno scorso, sono 43 adesso).