“Moby Prince. 1991-2022. La nuova verità”: il libro di Elisabetta Arrighi (edizioni ETS) sta per uscire nelle librerie

Fra le novità di questi giorni della casa editrice ETS di Pisa c’è anche un nuovo libro sul disastro del traghetto Moby Prince scritto da Elisabetta Arrighi, nel 1991 giornalista del quotidiano Il Tirreno di Livorno, che per prima giunse sulle banchine del porto di Livorno pochi istanti dopo la tragica collisione fra la nave passeggeri e la petroliera Agip Abruzzo alla fonda nella rada livornese.

Ci sono voluti 31 anni, cinque mesi e cinque giorni per arrivare ad una nuova e clamorosa “verità” sulla tragedia del Moby Prince, quella della presenza di un terzo natante che tagliò la rotta al traghetto. Un’ipotesi già contenuta in alcune carte processuali ma mai approfondita fino a quando non si è messa al lavoro la Commissione d’inchiesta della Camera dei deputati che ha ricostruito una verità storica che va oltre ogni ragionevole dubbio. Questo nuovo libro – che sta arrivando nelle librerie a distanza di tre mesi dalla fine dei lavori della commissione d’inchiesta della Camera dei deputati – approfondisce, appunto,le conclusioni della Commissione e chiude un percorso per cercare “verità e giustizia” da sempre invocate dai familiari delle 140 vittime. Oltre ad alcune testimonianze inedite, il volume offre nuovi focus su punti controversi della vicenda, dalle tracce di tritolo all’esplosione a bordo, dalla posizione dell’Agip Abruzzo agli accordi fra gli armatori per gli indennizzi. Fino alla necessità di dare un nome al terzo natante.

Elisabetta Arrighi, giornalista professionista, ha seguito per il quotidiano «Il Tirreno» la tragedia del Moby Prince fin dalla sera del 10 aprile 1991 quando nella rada di Livorno persero la vita 140 persone sul traghetto in fiamme. Sulla vicenda ha scritto tre libri. Fra le sue pubblicazioni da ricordare: Dall’atelier alla cucina. Arte, moda e grandi menu. Con 26 ricette dello chef Emanuele Vallini (ETS, 2017); All’Opera! Viaggio nei teatri di Livorno, Lucca, Pisa, Torre del Lago, insieme a Lisa Domenici (vincitore del Premio Pisa 2019 “Radici del territorio”) e Isole toscane. Guida alle sette perle dell’Arcipelago (Editorale Programma, 2020).

La foto di copertina del volume e altre immagini al suo interno sono di Massimo Sestini, il primo fotografo a uscire in mare all’alba dell’11 aprile 1991, poche ore dopo il disastro, per fotografare il traghetto, la, petroliera e i mezzi di soccorso. Sestini è fotoreporter dal 1978 e ha pubblicato i suoi scatti sui più prestigiosi giornali e riviste internazionali. Autore di numerosi scoop, è specializzato nella foto aerea. Ha scattato dall’elicottero (durante l’operazione Mare Nostrum) la foto del barcone con oltre 500 migranti, con cui ha vinto il World Press Photo 2015 (sezione General News).