Livorno, la Giunta comunale adotta l nuovo Piano di Protezione civile. Ora il passaggio in Consiglio Comunale
A conclusione del percorso partecipativo avviato nel dicembre scorso, la Giunta comunale ha adottato il nuovo Piano di Protezione Civile del Comune di Livorno.
Il Decreto Legislativo n. 1 del 2018 stabilisce che “lo svolgimento, in ambito comunale, delle attività di pianificazione di protezione civile e di direzione dei soccorsi con riferimento alle strutture di appartenenza, è funzione fondamentale dei Comuni”. A questo fine i Comuni, recita sempre il Decreto, devono provvedere alla predisposizione dei Piani di Protezione civile comunali, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali. Il Piano viene approvato con deliberazione del Consiglio Comunale, insieme alle procedure per la sua revisione periodica e per gli aggiornamenti.
Il vigente Piano di Protezione Civile del Comune di Livorno è stato approvato con delibera CC n. 143 del 16/11/2011, integrato ed aggiornato con successivi provvedimenti.
Per l’affidamento del servizio di revisione del Piano, negli anni scorsi era stata avviata una procedura ad evidenza pubblica, conclusasi con la determinazione n. 10625 del 6/12/2018 di affidamento all’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) costituita tra la capogruppo Nier Ingegneria Spa e la mandante Ecometrics Srl.
Nel gennaio 2020 l’ATI ha presentato una prima versione della proposta di nuovo Piano di Protezione Civile.
“Immediatamente – dichiara il sindaco Luca Salvetti – ci siamo attivati per sottoporre la proposta alle opportune verifiche di congruità delle previsioni contenute nel piano, anche grazie al Gruppo di Lavoro costituito dalla nostra Protezione Civile. C’erano infatti molteplici esigenze da salvaguardare – prosegue il Sindaco: quella di assicurare la piena corrispondenza con i nuovi scenari ambientali di riferimento e con la relativa normativa nazionale e regionale, la necessità di integrare ulteriori tematiche quali il rischio chimico industriale al di là della “normativa Seveso”, la necessità di provvedere alla sostituzione della base dati cartografica e all’integrazione dell’analisi del rischio idrogeologico a seguito dell’aggiornamento della perimetrazione delle aree a rischio frane ad opera dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale. Altro aspetto fondamentale, quello sanitario: in seguito all’emergenza da Sars-Cov2, l’Amministrazione Comunale ha messo in atto, tramite le forze che costituiscono il sistema di protezione civile comunale, innumerevoli iniziative a sostegno della cittadinanza, quali l’attività di informazione volta alla prevenzione dei contagi, la consegna della spesa ai cittadini in quarantena, il confezionamento e la consegna di mascherine, che hanno fatto capire quanto fosse importante che, tra i rischi di protezione civile da trattare nella proposta di Piano, dovesse essere ricompreso anche il rischio sanitario”.
In base a questi indirizzi, a fine 2020 l’ATI ha presentato la nuova proposta di piano, consentendo l’avvio del percorso partecipativo, conclusosi lo scorso 8 febbraio.
L’ufficio Protezione Civile ha svolto un’istruttoria sulle osservazioni pervenute, e sulla base delle indicazioni accolte l’ATI il 6 maggio ha consegnato la proposta di Piano definitiva, adottata oggi dalla Giunta comunale.
Il nuovo Piano sarà presentato quanto prima in Consiglio Comunale per l’approvazione, e trasmesso alla Provincia e alla Regione per eventuali ulteriori osservazioni.
Si tratta di un Piano “al passo con i tempi”, che tiene conto della nuova normativa del settore, dell’aggiornamento e adozione degli strumenti di programmazione e pianificazione da parte dell’Amministrazione comunale e degli enti sovraordinati, dei cambiamenti climatici e del rischio epidemiologico, come si può intuire dall’elenco dei documenti che lo compongono: Relazione generale, Elaborati cartografici “Inquadramento”, Elaborati cartografici “Scenari”, Piano emergenza neve-ghiaccio, Misure di autoprotezione in caso di emergenza, Gestione del rischio sanitario a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid19.