La rivoluzione non è che un sentimento. Venti interviste a vent’anni dal GB di Genova. A cura di Archivi della resistenza (ed. ETS)

La rivoluzione non è che un sentimento /Venti interviste a vent’anni dal G8 di Genova -Interviste a Vittorio Agnoletto, Checchino Antonini, Ciccio Auletta, Monica Battifora, Norma Bertullacelli, Valeria Bruschi, Francesco Caruso, Luca Casarini, Mauro Degl’Innocenti, Monica Di Sisto, Haidi Gaggio Giuliani, Monica Lanfranco, Alessio Lega, Maurizio Maggiani, Luisa Morgantini, suor Patrizia Pasini, Michelangelo Ricci, Fabio Sommovigo, Valérie Vie, Niccolò Villiger.

Venti interviste a vent’anni dalle manifestazioni al G8 di Genova, attraverso le quali raccontare la cronaca di quei giorni, le istanze politiche, le violenze di piazza, la repressione contro il movimento e la lunga ed estenuante ricerca di giustizia. Ma si vuole, soprattutto, provare a capire le ragioni ideali, l’entusiasmo e le storie di vita che portarono a manifestare una moltitudine di uomini e donne, di diverse generazioni e provenienze, accomunati dalla convinzione che «un altro mondo è possibile». Venti testimoni che sono anche rappresentativi delle diverse tipologie di manifestante e delle culture politiche in campo: portavoce e militanti di base, giornalisti e scrittori, mediattivisti e video-operatori, legali e infermieri, studenti e giovani dei centri sociali, processati e religiosi, vittime dei pestaggi e delle torture. Questo lavoro vuole essere sia un atto di denuncia nei confronti di quanto accaduto, sia un libro di progetto, rivolto al futuro e alle nuove generazioni, perché tra le righe di questi racconti si può leggere la storia sentimentale e politica dei nostri ultimi vent’anni. Occorre comprendere quello che siamo stati (riscoprire le idealità e interrogarci sugli errori), se vogliamo tornare a pensare quello che potremmo essere domani, perché, al netto di tutti i bilanci, «la rivoluzione non è che un sentimento».

  • Cioè ditemelo, non è una frase retorica, avete dell’altro da fare? C’è dell’altro da fare? Ma non per fare la rivoluzione, magari no? Semplicemente per vivere senza pensare che la vita sia solo l’opposto della morte, perché se cominciamo a pensare che la vita sia l’opposto della morte siamo morti, lo dico perché mia moglie mi dice dei suoi studenti che stanno cominciando a pensare che non c’è alternativa a star chiusi in casa, che devono pensare ai loro nonni. (Maurizio Maggiani)

La rivoluzione non è che un sentimento. Venti interviste a vent’anni dal G8 di Genova a cura di Archivi della Resistenza, pp. 360, euro 20.00 – Ets Pisa