Florovivaismo: “Piante in classe” al Myplant&Garden la seconda sperimentazione (il 22 febbraio presso lo spazio Coldiretti) che coinvolge l’Istituto Agrario di Firenzeze

La Toscana dei fiori e delle piante protagonista al Myplant&Garden. Sono una quarantina le aziende florovivaistiche regionali che partecipano all’ottava edizione della più importante fiera professionale dell’orto-florovivaismo, del garden e del paesaggio in Italia in programma fino al 23 febbraio 2024 a Milano. A dirlo è Coldiretti Toscana ricordando i primati di un settore che da solo vale 900 milioni di euro l’anno, un terzo del fatturato agricolo regionale. 

E’ in questo contesto settoriale che sarà presentata giovedì 22 febbraio alle ore 14.30 nello spazio Coldiretti (padiglione 20 stand E28/D25) la seconda sperimentazione sull’inquinamento indoor del progetto “Piante in classe” che sta già coinvolgendo quattro classi dell’Istituto Agrario di Firenze. Il progetto, unico a livello nazionale, è promosso da Coldiretti Toscana e dall’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE—CNR) in collaborazione con Donne Impresa Coldiretti, AFFI (Associazione Floricoltori e Fioristi Italiani) e AssoFloro.  

Quattro le classi dell’Istituto Agrario di Firenze all’interno delle quali sono state installate delle centraline di rilevamento sviluppate dal CNR IBE con TEA-group che dovranno monitorare lo stato della qualità dell’aria che respirano i ragazzi: in due sono state introdotte alcune specifiche varietà di piante da interno come la sanseveria, la chamadorea, la yucca, il ficus e la schefflera, in altrettante non è stata introdotta alcuna specie arborea. Due aule si trovano nelle immediate vicinanze del traffico veicolare mentre le altre due sono ubicate all’interno del parco dell’Istituto. L’obiettivo è convalidare i risultati della prima sperimentazione che aveva coinvolto lo scorso anno scolastico l’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze che avevano dimostrato come come le piante abbiano migliorato la qualità dell’aria riducendo di circa il 20% la concentrazione di CO2, con punte anche del 75%, e del 15% quella delle polveri sottili PM2,5. 

La coltivazione di piante da interno rappresentano, inoltre, una opportunità per favorire la conversione delle imprese agricole ed il loro nuovo posizionamento sui mercati nazionali ed internazionali.