“Fiera! Donne che hanno cambiato il mondo”: una mostra con i ritratti di 54 donne e tre appuntamenti musicali a Venturina. Dalla tradizione popolare e contadina all’omaggio a Fernanda Pivano e alle donne di De André

Dovevano essere coperti i 54 ritratti del progetto “Fiera! Donne che hanno cambiato il mondo” per essere svelati la mattina dell’8 marzo 2019, giorno dell’inaugurazione (ore 15.00 largo della Fiera, 3), ma l’entusiasmo dimostrato dalle persone che sono passate da via della Fiera fin da lunedì mattina  all’inizio del montaggio hanno fatto optare il professor Saverio Calogero Vinciguerra e la sindaca Rossana Soffritti per tenere in vista i dipinti. In questi giorni in molti si sono fermati, incuriositi e affascinati dal progetto; vedere questi grandi volti che accompagnano il percorso, questi occhi espressivi di donne per la maggior parte famosissime hanno attratto i passanti che si sono fermati a guardare e parlare con il professore e con gli studenti che stanno allestendo la mostra permanente con grandissima cura e professionalità. Già prima che le immagini fossero postate sui canali ufficiali del Comune di Campiglia e del progetto le foto del muro di recinzione dell’area fieristica nella sua nuova veste di museo a cielo aperto è comparsa sui profili di cittadini e cittadine ottenendo numerosi “mi piace”e positivi commenti.

“Naturalmente ci fa molto piacere quest’accoglienza  e questa partecipazione – commenta la sindaca Rossana Soffritti – quindi abbiamo deciso di non coprire le opere e di condividere il percorso dell’allestimento e del montaggio dei pannelli dipinti con tutta la cittadinanza e con chi si trova a passare da via della Fiera in questi giorni. Vi aspettiamo l’8 marzo e vi invitiamo agli appuntamenti in programma fino al 7 aprile nel centro di Venturina Terme”.

____________________

Nell’ambito del programma che segue l’inaugurazione, l’8 marzo 2019 alle 15.00, della mostra permanente “Fiera! Donne che hanno cambiato il mondo”, sono tre gli appuntamenti musicali nella Ztl di Venturina Terme che giocheranno un ruolo importante nell’approfondimento culturale del progetto. “In occasione dell’inaugurazione del nuovo progetto di CampigliAccademia dedicato a figure femminili significative  –  spiega Stefano Agostini che cura il coordinamento per l’associazione Autorivari –  si propone una rassegna di tre eventi musicali che coinvolgono realtà associative ed esperienze didattiche della Provincia di Livorno con richiami alla vita e alle opere di alcune delle donne ritratte”. 

Il programma prevede per DOMENICA 10 MARZO 2019 l’inizio della rassegna alle 17.30 con “Il canto delle ragazze” della Piccola Scuola per Cantare Popolare di Livorno.  Maria Torrigiani con Cristina Fedrizzi, Benedetta Pallesi, Veronica Risi, Margherita Tramutoli e alla chitarra Daniel Messana presentano la Toscana della tradizione culturale popolare e contadina. Saranno in scena l’amore e il dispetto, le ninne, la fatica e il dolore, il lavoro e la festa nel canto delle donne. Ballate, rispetti, stornelli, storie, il Maggio cantato.

Più che un gruppo, il Canto delle Ragazze è il primo risultato di un esperimento che vuole essere, in qualche modo, una staffetta fra le generazioni. Nasce da un’iniziativa di Maria Torrigiani, che l’ha chiamata Piccola Scuola per Cantare Popolare, con la quale cerca di lasciare in consegna a una più giovane generazione tanto il suo repertorio di tradizione quanto anche vocalità e modi del canto popolare, così come li ha ereditati da vecchi portatori, dalla sua tata Asia Olinda Castellini, poetessa contadina del Volterrano, da alcuni grandi poeti contadini, improvvisatori in ottava rima (Bramante Poli, Valdo Serini, Lio Banchi, Benito Mastacchini, Niccolino Grassi ed altri) che venivano e vengono dal retroterra cecinese e dall’alta Maremma grossetana, e da alcune grandi interpreti del folclore toscano e italiano, e non solo, quali Caterina Bueno, Rosa Balistreri e Violeta Parra.

Nella scelta della denominazione, il termine Canto, è certamente il cantare; ma è anche l’angolo – il canto, il cantone appunto, nella parlata toscana, e contadina in particolare -, cioè uno spazio poetico e di genere, nel cui recesso sia possibile passare da una generazione ad altre il testimone della memoria. Anche la denominazione della Piccola Scuola ha una sua ragion d’essere. Non una scuola di canto, che presupporrebbe una distanza di saperi, d’esperienza e di titolo fra docenti e discenti, ma pur sempre una scuola, come luogo dove si studia e s’impara, una Piccola Scuola di poche pretese. E non di canto, ma, invece, per cantare popolare, per cantare insieme, in una forma di reciproco apprendimento.  Ed è, per sua natura, aperta a chiunque sia interessato, al di là di quelle che possano essere le personali competenze ed esperienze in ambito musicale e vocale. Perché, in buona sostanza, lo scopo fondamentale dell’iniziativa è di tener viva la testimonianza di una cultura popolare, che rischia di essere del tutto smarrita alla memoria diffusa. Le “ragazze” del Canto sono, dunque, lo zoccolo duro di un gruppo un poco più ampio, cui partecipano anche altre donne che frequentano la Piccola Scuola.

SABATO 23 MARZO 2019 alle 17.30 l’attenzione va a “Le donne di De André” un omaggio a Fernanda Pivano (nel disegno sopra il titolo), ma anche un tributo al cantautore genovese, a vent’anni dalla sua scomparsa.

Tante, tantissime le donne di De André, da una canzone all’altra, da un testo all’altro, dalle madri alle innamorate, fino alle prostitute, giovani e vecchie: tutte trattate con garbo, a volte con ironia, sempre con rispetto. Tutte, in un certo senso, trasportate in una dimensione ‘mitica’, svincolata dalla meschinità del reale e dove la donna può esprimere la sua essenza più profonda. Lo spettacolo sarà incentrato sulla presentazione del libro di Lorenzo Taccini e Donatella Nannipieri “Le donne di De Andrè” (Edizioni Del Boccale – 2018). Un approfondimento particolare sarà dedicato al rapporto con Fernanda Pivano e saranno presentati alcuni brani estratti dall’album “Non al denaro, non all’amore, nè al cielo”, volume liberamente tratto dalle traduzioni della stessa Pivano del libro di Edgar Lee Masters Antologia di Spoon River. Lorenzo Taccini – voce e chitarra, Claudia Argenti – chitarra, Matteo Mori – basso e 2 a voce, Carlo Peveri – percussioni, Michele Fierabracci – fisarmonica, Giovanni Cavicchia – flauto traverso. 

SABATO 30 MARZO 2019 terzo appuntamento di nuovo alle 17.30 per ascoltare “La voce delle donne”. Un programma articolato tra  testi e musiche legati alle figure femminili rappresentate nella mostra.

Letture a cura di Antonella Rossi con la partecipazione del Gruppo Teatrale Avis di Venturina Terme e con l’Ensemble musicale degli studenti del Conservatorio Mascagni di Livorno. Il coordinamento musicale è di Stefano Agostini e la regia Massimo Masini. Professionalità, formazione e aspetto ludico si fondono in questo variegato gruppo che armonizza tra di loro approcci diversi per dar vita a un incontro il cui comune denominatore è lo stare insieme e il proporre il piacere di condividere una cultura che è patrimonio collettivo.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e si svolgeranno all’interno di una tensostruttura attrezzata e riscaldata.