Campiglia Marittima accoglie due nuove famiglie grazie al Progetto Sai a vantaggio di chi è dovuto fuggire dagueee e altre situazioni di pericolo. L’arrivo a cavallo del20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato

In tutto sette persone e a breve otto, quattro adulti e tre bambini più uno che sta per nascere: sono i due nuclei familiari arrivati in questi giorni nel comune di Campiglia Marittima per essere ospitati grazie al progetto Sai, al quale l’amministrazione civica ha aderito due anni fa chiedendo di entrare a far parte della rete di cui è capofila il Comune di Rosignano Marittimo.

Campiglia dette disponibilità ad accogliere  due nuclei familiari composti da 4 persone, per ogni turno di 6 mesi (o più) previsti dal progetto gestito in convenzione con Arci al fine di facilitare l’integrazione. La finalità del progetto Sai, infatti, è proprio quella di accogliere nuclei familiari in modo diffuso sul territorio a garanzia di un inserimento e di un’inclusione sociale piena, a vantaggio di chi è dovuto fuggire dalla guerra o da situazioni di pericolo, ma anche a vantaggio della comunità locale che accoglie, nell’ottica di un positivo scambio umano e sociale. Le famiglie rimarranno nell’alloggio del Sai fino a quando, 6 mesi o più se necessario, avranno terminato il percorso per raggiungere un’autotomia sociale ed economica.

La prima famiglia, tre persone e un piccolo che sta per nascere, ha ufficializzato il rapporto con il comune il 20 giugno; la seconda famiglia, una coppia con due bambini, è arrivata il 22 giugno e per una fortunata coincidenza è stato il modo migliore per celebrare la giornata mondiale del rifugiato calendarizzata il 20 giugno.

 

La domanda del comune di Campiglia Marittima per entrare a far parte nel progetto SAI fu accolta dal ministero dell’Interno con il decreto 1415 del 19.01.2022. Campiglia fu il primo comune della Val di Cornia ad aderire alla rete Sai estendendo così il territorio aperto all’accoglienza a famiglie con permesso di asilo finalizzata all’integrazione, già formato, all’epoca, dai comuni di Cecina, Bibbona e Castagneto Carducci. Vale la pena ricordare che si tratta di un progetto di accoglienza rivolto a persone che hanno diritto all’asilo o che ne hanno fatto richiesta e rientra nei cosiddetti progetti SAI ordinari, che prevedono l’accoglienza di famiglie per le quali, essendo venute meno le condizioni di poter continuare a vivere nei loro paesi di origine, possono vedere un futuro nei paesi che le accolgono. La partenza del progetto per Campiglia fece seguito alla crisi afghana del 2021 provocata dal ritiro dei contingenti Nato dal paese, ora da quelle aree non c’è più richiesta e le famiglie attualmente accolte sono di nazionalità nigeriana.