“Boston Marriage” al Teatro Manzoni di Pistoia domenica 7 gennaio alle ore 16. Una prova d’artista (il testo nasce dalla penna di David Mamet) per Maria Paiato e Mariagela Granelli. Aspettando (il 13 e il 14) “Il figlio” con Cesare Bocci e Galatea Ranzi

Ancora unesclusiva per la Toscana ha aperto il 2024 al Teatro Manzoni di Pistoia per la stagione di Prosa di Teatri di Pistoia, curata da Saverio Barsanti, che ha ospita sabato 6 (ore 20.45) e di nuovo domenica 7 gennaio 2024 (ore 16), lo spettacolo BOSTON MARRIAGE nato dalla penna del drammaturgo statunitense David Mamet, una produzione Centro Teatrale Bresciano/Teatro Biondo Palermo (in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di A3 Artists Agency), per la regia di Giorgio Sangati: prova d’artista per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica D’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore, dando vita a figure femminili di straordinaria potenza. In questi giorni la compagnia è impegnata al Manzoni per il riallestimento dello spettacolo, in vista della ripartenza della tournée 2024. Scene, luci, costumi e musiche sono firmate, rispettivamente, da Alberto Nonnato, Cesare Agoni, Gianluca Sbicca e Giovanni Frison.

Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Viene subito in mente il romanzo The Bostonians di Henry James (1886), nel quale l’autore affronta senza censure il tema dell’omosessualità e dipinge l’affresco di una società in bilico tra valori antiquati e spinte progressiste con particolare attenzione alla condizione femminile.

Dopo la separazione, Anna, la padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, in un crescendo ritmico esilarante, quasi da farsa.

È un Mamet diverso dal solito, che si prende una vacanza dalla gravità e gioca per il gusto di giocare, strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams, ma, soprattutto, all’Importanza di essere Franco di Oscar Wilde. Protagonista assoluto, infatti, insieme alle interpreti, è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Mamet si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca, ma dietro l’apparente assurdità della superficie si nasconde l’intento ambizioso di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo che mira a creare anche un po’ di raffinatissimo scandalo.

Qui sta il senso anche “politico” di un testo che divertiva e stupiva insieme il pubblico americano del 1999 così come oggi può fare con quello italiano. Il continuo gioco di facciate diventa la chiave di questa messa in scena che cerca di amplificare la funzione di prestidigitazione dell’opera, che nasconde da un lato per rivelare dall’altro: un set di un film o di una serie dove la finzione sembra essere l’unico modo per dire la verità.

  • La Stagione di Prosa al Manzoni proseguirà il 13 e 14 gennaio 2024, con IL FIGLIO di Florian Zeller, diretto da Piero Maccarinelli, che vede in scena Cesare Bocci, Galatea Ranzi, Giulio Pranno, Marta Gastini e Riccardo Floris e Manuel Di Martino. Per il ciclo “Il teatro nel carrello”, promosso in collaborazione con Unicoop Firenze, la compagnia incontrerà il pubblico sabato 13 gennaio (ore 17.30) alla Sala Soci Coop (in Viale Adua, 6 – Pistoia); modera la giornalista Linda Meoni (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

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Le Stagioni 2023/24 | PROSA

Teatro Manzoni Pistoia

sabato 6 gennaio 2024 ore 20.45

domenica 7 gennaio 2024 ore 16

BOSTON MARRIAGE

di David Mamet
traduzione
Masolino d’Amico
con
Maria Paiato, Mariangela Granelli, Ludovica D’Auria
regia
Giorgio Sangati
scene
Alberto Nonnato
luci
Cesare Agoni
costumi
Gianluca Sbicca
musiche
Giovanni Frison

 

Centro Teatrale Bresciano / Teatro Biondo di Palermo
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd
per gentile concessione di A3 Artists Agency

 

I biglietti per lo spettacolo (da 8 a 28 euro, con riduzioni per Over65, soci UNICOOP Firenze, possessori Carta Fedeltà Far.com, abbonati alle altre Stagioni Teatri di Pistoia, abbonati Stagione Lamporecchio, allievi Scuola Mabellini, iscritti corsi Funaro, soci CRAL/Associazioni convenzionate per per possessori Giovani Card Teatri di Pistoia/Unicoop Firenze e Carta dello Studente della Toscana) sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 (orario: martedì e giovedì ore 16/19; mercoledì ore 11/15; venerdì 11/13 e 16/19; sabato 6, Epifania, la biglietteria sarà eccezionalmente aperta dalle 16 alle 19. Apertura anche un’ora prima delle rappresentazioni. Prevendita online su www.bigliettoveloce.it

Le stagioni 2023/24 e tutte le attività di Teatri di Pistoia sono consultabili sul sito www.teatridipistoia.it

Alla Biglietteria del Teatro è in corso la vendita della Formula “Libero” (il carnet a prezzo speciale, particolarmente conveniente, condivisibile e regalabile) e di tutti i biglietti della stagione, compresi gli eventi speciali, come lo spettacolo CABARET il musical, le cui date, 31 gennaio e 1 febbraio, si sono aggiunte alla programmazione del Teatro Manzoni.