Bologna, TCBO e Fonoprint sperimentano la Quarta di Bruckner e la Sinfonia dal Nuovo Mondo di Dvorák in Dolby Amos. La direttrice Oksana Lyniv: “Dedico la mia prima registrazione con la ‘mia’ Orchestra del Comunale alla lotta per la libertà e la pace in Ucraina”

Si è conclusa a Bologna, presso gli studi della Fonoprint, la post-produzione della registrazione in Dolby Atmos della Quarta Sinfonia di Anton Bruckner e della Nona Sinfonia “Dal nuovo mondo” di Antonín DvoráK, che ha visto coinvolti il Teatro Comunale di Bologna e la sua direttrice musicale, Oksana Lyniv, oltre alla stessa Fonoprint. Questo innovativo sistema permette all’ascoltatore di vivere la musica come se avesse di fronte l’artista, esaltando la spazialità del suono. La prima fase del progetto si è svolta in febbraio all’Auditorium Manzoni in occasione dei due concerti dell’Orchestra del TCBO diretti da Lyniv, l’11 e il 26 febbraio, con la registrazione delle prove con un sistema di microfoni spaziali già predisposti per l’Atmos, ed è proseguita nello studio Mastering 1 di Fonoprint, con la cura di Enrico Capalbio, per la conversione del materiale registrato in Dolby Atmos grazie agli strumenti specifici dei quali lo studio si è dotato. (Sopra il titolo: ph. di Andrea Ranzi, foto qui sotto a destra di Michele Lapini).

«Obiettivo del Teatro Comunale di Bologna – dice il Sovrintendente Fulvio Macciardi – è porsi in prima linea nella ricerca e nello sviluppo della tecnologia musicale, per essere protagonista di questo nuovo mercato discografico, dando un contributo significativo nella diffusione della musica classica a un pubblico il più ampio ed eterogeneo possibile».

Atmos è in grado di offrire un’esperienza “immersiva” nell’ascolto di una performance orchestrale. Questo sistema, già in uso nelle musiche popolari, è ancora inesplorato nelle potenzialità della sua applicazione per la musica sinfonica, e permette di gestire la spazialità del suono in modo tridimensionale dando dinamicità ai singoli strumenti. Il Comunale di Bologna mira ad offrire l’ascolto delle due sinfonie attraverso le principali piattaforme digitali internazionali, come ad esempio Spotify, dove il Teatro ha un suo canale dedicato. (Foto sotto a sinistra di Michele Lapini)

«Una nuova storia mondiale si sta creando davanti ai nostri occhi – ha affermato la direttrice d’orchestra Oksana Lyniv durante i giorni di post-produzione (ha diretto con la bandiera del suo Paese attorno alla vita) –. Dedico la prima registrazione con la “mia” Orchestra del Teatro Comunale di Bologna alla lotta per la libertà e la pace in Ucraina». 

Fonoprint sono gli studi di riferimento della canzone d’autore italiana, dove hanno registrato Lucio Dalla (che è stato anche socio), Vasco Rossi, Samuele Bersani e tanti altri. Dopo una serie di lavori con alcuni dei nomi più rappresentativi del rock e del pop italiano, questa sperimentazione e queste tecnologie sono state messe a disposizione del Teatro Comunale di Bologna. «Siamo onorati di aver partecipato alla realizzazione di questo lavoro di portata internazionale – commenta Giacomo Golfieri, Amministratore delegato di Fonoprint –. L’ascolto della musica è in costante evoluzione e Fonoprint continua a essere un’azienda bolognese che sviluppa innovazione nel settore, rinnovando una tradizione iniziata nel 1976 e proiettata nella ricerca di forme di espressione inedite che oggi la tecnologia ci consente». (Foto sopra a destra di Andrea Ranzi)