Yacht in fiamme 7 miglia a sud-est di Gorgona. La Guardia Costiera salva nove persone, fra cui tre bambini. La barca era partita da Marina di Pisa ed era diretta a Capraia

Imbarcazione a fuoco quattro miglia a sud dell’isola di Gorgona. Secondo alcune frammentarie notizie, la sezione operativa della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Livorno, coordinata dal neo comandante del Reparto Operativo, CV Rodolfo Raiteri, ha provveduto al recupero di nove persone che avevano lasciato lo yacht in fiamme con una zattera di salvataggio. I naufraghi (stanno tutti bene) sono stati più trasferiti al porto turistico di Marina di Pisa. Nello specchio di mare dove si è verificato l’incendio, le cui cause sono in corso di accertamento, si trovano attualmente i vigili del fuoco. Subito dopo la richiesta di soccorso partita dallo yacht in fiamme, la Capitanetiacdi Livorno aveva dirottato sul posto un barca da diporto che incrociava in zona. La colonna di fumo è rimasta visibile dalla costa livornese per oltre due ore. Secondo le ultime notizie il relitto sta affondando.

(ore 14.40. Notizia in aggiornamento)

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(Aggiornamento – ore 17)

Alle ore  12.30 di giovedì 10 agosto 2023 si è verificato un incendio grave a bordo di un’unità da diporto a motore di circa 16 metri, in navigazione a 7 miglia a Sud-Est dell’isola di Gorgona. 

L’imbarcazione, un Raffaelli Maestrale ’52 iscritta a Pesaro, era partita dal porto di Marina di Pisa con nove persone a bordo – compresi tre bambini – tutti toscani, ed era diretta a Capraia per trascorrere la giornata al mare.

Improvvisamente, per cause ancora da chiarire, a bordo dell’imbarcazione si è sviluppato un violento incendio che non era domabile con i mezzi estinguenti di bordo.

Resosi conto della gravità della situazione, il conduttore dell’unità ha lanciato via radio il “Mayday” col proprio VHF, prontamente ricevuto dalla Guardia Costiera di Livorno, segnalando la propria posizione.

La sala operativa della Capitaneria labronica, avendo avuta notizia dell’impossibilità di spegnere l’incendio che si stava velocemente propagando a tutto lo scafo e della presenza dei minori a bordo, ha suggerito agli occupanti di mettere in mare la zattera di salvataggio e mettersi in salvo.

Contemporaneamente è scattata la macchina dei soccorsi. 

Veniva inviata sul posto la M/V CP 867 al Comando del Luogotenente Albieri e, frattanto, attraverso i sistemi di monitoraggio del traffico navale in dotazione alla Guardia Costiera, venivano individuate le unità che navigavano nei pressi della zona dell’incidente per essere dirottate sul punto a prestare la prima assistenza ai diportisti.

Veniva inoltre richiesto il pronto intervento sul luogo del sinistro dei Vigili del Fuoco di Livorno con la motobarca VVF1174 ed un gommone veloce che, sotto il coordinamento della Sala operativa della Capitaneria di Porto, hanno condotto le operazioni antincendio.

Una imbarcazione da diporto, dirottata dalla sala operativa, individuava ed affiancava la zattera con i naufraghi che, poco dopo, venivano presi a bordo della M/V CP 867 rimasti illesi dall’incendio e fuori pericolo.

Terminate le operazioni di trasbordo, la motovedetta ha condotto in sicurezza i naufraghi nel porto di Marina di Pisa dove, giunti a terra, hanno ricevuto accoglienza dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo.

Tanto spavento, ma per fortuna alcuna conseguenza per i diportisti.

Nonostante i molteplici tentativi di spegnimento dell’incendio, l’imbarcazione affondava poco dopo le 14:30 su un fondale di circa 135 metri.

Sono in corso le indagini e gli accertamenti di rito da parte della Capitaneria di porto di Livorno per accertare le cause dell’evento, per valutare le eventuali responsabilità e per adottare tutte le misure necessarie ai fini della salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema marino, per quanto al momento dell’affondamento non sono emerse oggettive tracce di inquinamento.

 

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