SU IL SIPARIO. A Fiesole debutto nazionale di “Solitario” con Alessandro Riccio (dal 15 al 23 marzo). Al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (il 15) ci sono “Le Volpi”. Al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio appuntamento con “Caravaggio. Di chiaro e di scuro” (il 16)

FIESOLE / Debutto in prima nazionale di “Solitario” 
Amedeo Ottaviano Gusbertini dedicò la vita allo studio delle essenze e delle miscele più rare per dare vita a profumi che sapessero rasserenare le ansie dell’esistenza terrena. Il suo talento lo avrebbe portato al successo, se non fosse nato nella decadente Firenze medicea di inizio ‘700… Attore, autore e regista fiorentino, Alessandro Riccio riparte da qui, dall’ultimo profumo di Amedeo Ottaviano per il suo spettacolo “Solitario”, che debutta in prima nazionale da venerdì 15 a sabato 23 marzo al Teatro di Fiesole (Firenze).
Alessandro Riccio (ph. Michele Monasta)

Nel negozio di Amedeo Ottaviano Gusbertini in Borgo Albizi passano molti clienti, attirati dalla bella vetrina e dal nome che è diventato una garanzia di qualità. Ma il mondo è pieno anche di cattivi odori e di persone sgradevoli incapaci di apprezzare e valorizzare un genio raro e unico come quello del Gusbertini.
Possibilità e occasioni di elevare il suo nome gli si presentano continuamente, ma la scala verso il successo è lunga, con scalini rotti e piena di buchi.
Vivere per creare profumi o lottare per il riconoscimento? Difendere il proprio lavoro a spada tratta o scendere a compromessi con l’inevitabile materialità della vita quotidiana? “Essere o non essere” (parafrasando un noto autore inglese…).

La vita porta continuamente il profumiere (come tutti noi, del resto) di fronte a scelte che lo costringono a dover scendere a compromessi e a cambiare i suoi piani; e nella sua mente si crea una domanda: non sarà forse meglio vivere da “Solitario”?
Teatro e profumo. Due elementi che prendono la loro forza dal momento presente; entrambi svaniscono, di entrambi non resta niente se non un impalpabile suggestione. Un cruccio ma che è anche un’esortazione: imparare a godere del presente, vivendolo in ogni sua profonda, acuta sfumatura.
Con Alessandro Riccio saranno in scena gli attori Miriam Bardini, Piera Dabizzi, Olmo De Martino, Fabio Magnani, Vieri Raddi, Joe Manganas, Annalisa Vinattieri, Claudia Allodi e Cosimo Innocenti. Coreografie di Sabina Cesaroni, luci di Lorenzo Girolami, costumi di Lorena Vedelago e Daniela Ortolani. Assistente di scena Marta Foschi. Aiuto regia Amina Contin.

“Ambientare vicende in epoche passate mi permette di raccontare storie lontano dalla noiosa quotidianità – anticipa Riccio – restando però ancorato a quei valori che sono comuni a tutti gli esseri umani di ogni epoca. Ci è più facile capire il mondo se lo osserviamo da lontano, con maggiore distacco. Perché a questo serve il teatro, no?”
Epoca barocca, dunque, come in molti altri spettacoli del prolifico attore e regista fiorentino (“Mai e poi mai”, “Baroque Festival”, “Cristiana: la colpa segreta”, “Così va il mondo”, questi solo alcuni dei titoli ambientati nel periodo storico più controverso e colorato della storia occidentale) e una Firenze sgangherata, come quella di inizio ‘700 alle prese con un Granduca Mediceo che cerca eredi senza riuscire a trovarne.

Inizio spettacoli ore 21 (feriali), ore 16,45 (festivi). Vista la grande richiesta, sono state aggiunte repliche pomeridiane nei giorni di sabato 16 e sabato 23 marzo (ore 16,45 e ore 21). I biglietti – posti numerati 20/15 euro – sono disponibili sul sito del teatro www.teatrodifiesole.it, su www.ticketone.it (tel. 892 101) e nei punti Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita – tel. 055 210804).

La stagione teatrale 2024 del Teatro di Fiesole è realizzata con il sostegno di Dorin, Banca Cambiano 1884, Unicoop Firenze, Stefano Ricci e Ludovico Martelli.
Info www.teatrodifiesole.it. Per chi viene in auto, si consigliano i parcheggi di piazza del Mercato (a pagamento) e di via delle Mura Etrusche (gratuito, a meno 5 minuti a piedi dal teatro).

Orario spettacoli
Venerdì 15 marzo ore 21
Sabato 16 marzo ore 16,45 e ore 21
Domenica 17 marzo ore 16,45
Martedì 19 marzo ore 21
Mercoledì 20 marzo ore 21
Giovedì 21 marzo ore 21
Venerdì 22 marzo ore 21
Sabato 23 marzo ore 16,45 e ore 21

 

Info Teatro di Fiesole
Teatro di Fiesole – Largo Piero Farulli, 1- Fiesole – Firenze
www.teatrodifiesole.itinfo@teatrodifiesole.it

Con il sostegno di
Dorin
Banca Cambiano 1884
Unicoop Firenze
Stefano Ricci
Ludovico Martelli

Prevendite

Sito ufficiale www.teatrodifiesole.it
Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel. 055.210804)
Ticket One www.ticketone.it (tel. 892.101)

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LASTRA A SIGNA / “Le Volpi” esempio di nuova drammaturgia sulle dinamiche di potere

Presentato al Teatro delle Arti di Lastra a Signa dalla compagnia CapoTrave, scritto da Lucia Franchi e Luca Ricci per attori della bravura di Giorgio Colangeli e Antonella Attili, un lavoro dove la provincia italiana è protagonista quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere.

Cosa è la corruzione? Concedere a se stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo “Todo modo”: “I grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi, e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”.
Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Tutto intorno i pensieri volano già al mare e alle vacanze, eppure restano da mettere in ordine alcune faccende che interessano i protagonisti della storia.
Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi.
La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica.

Antonella Attili esordisce al cinema come madre del piccolo Totò in “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, e da lì lavora, in ruoli di rilievo, con Pupi Avati, Ettore Scola, Francesca Archibugi. In teatro recita con Ennio Coltorti, Giancarlo Sepe, Roberto Cavosi, Serena Dandini. Raggiunge la popolarità con il ruolo della siciliana Agnese Amato ne “Il paradiso delle signore” e con una serie di monologhi a “Propaganda Live” di Diego Bianchi, su LA7.

Giorgio Colangeli, è uno degli attori più richiesti e amati del cinema d’autore italiano: ha vinto il Nastro d’Argento nel 1999 per “La cena” di Ettore Sola e il David di Donatello nel 2007 per “L’aria salata” di Alessandro Angelini. Sempre sullo schermo ha interpretato Salvo Lima ne “Il divo” di Paolo Sorrentino e ha lavorato con Rubini, Muccino, Luchetti, Genovese, tra i moltissimi altri. Partecipa al film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, nel ruolo diSor Ottorino Santucci.In teatro ha recentemente interpretato Papa Ratzinger ne “I due papi” di Anthony McCarten.

Federica Ombrato si diploma attrice, nel 2011, all’Accademia Nico Pepe di Udine e si perfeziona con la Compagnia Atir e S. Sinigaglia. Esordisce con “La Mosca, almeno un milione di scale” di C.Tessiore, per la regia di Jean-Paul Denizon. Ha lavorato, tra gli altri, con C. Rifici, L. Lidi, M.Maccieri, A. Ruozzi, G. Dall’Aglio e G. Cărbunariu. Debutta in ambito cinematografico, diretta da Marco Bellocchio, in “Se posso permettermi”, selezionato dal 74° Festival di Locarno Cortid’autore.

venerdì 15 marzo 2024, ore 21.00
Teatro delle Arti Lastra a Signa

Le Volpi
di Lucia Franchi e Luca Ricci

regia Luca Ricci
con Antonella Attili, Giorgio Colangeli, Luisa Merloni
una produzione Infinito

Info: biglietteria@tparte.it – tel. 055 8720058 – SMS / WhatsApp +39 371 115 2940 – Teatro delle Arti, via Matteotti 8 – 50055 Lastra a Signa, Firenze www.teatropopolaredarte.it
Orari biglietteria: lun-mar-gio 9.00-16.00 / venerdì di spettacolo dalle ore 20.00

Biglietti Intero 15€/ Ridotto 13€ 

Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana

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CAMPI BISENZIO / Appuntamento con “Caravaggio. Di chiaro e di scuro”

“Il premiatissimo duo composto da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia torna con un nuovo lavoro in prima toscana per raccontare uno dei più importanti artisti di tutti i tempi: “Caravaggio. Di chiaro e di oscuro”. Appuntamento sabato 16 marzo 2024 ore 21 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23) con il monologo scritto da Niccolini e interpretato da D’Elia con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi che racconta l’evoluzione di Michelangelo Merisi da Caravaggio: la peste da bambino, il successo fulmineo e scapestrato, gli amori poco sacri e molto profani e la sua mano impossibile da replicare, prodotto da Mesagne Capitale Cultura di Puglia 2023 – Umana Meraviglia, Compagnia INTI di Luigi D’Elia , Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi, Teatri di Bari. Le attività del Teatrodante Carlo Monni sono a cura di FondazioneAccademia dei Perseveranti con la collaborazione e il sostegno di Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio, Chiantibanca, Unicoop Firenze(info e prezzi www.teatrodante.it).

“Caravaggio. Di chiaro e di scuro” (Anche foto sotto)

 «È palpabile, lo sto vivendo di teatro in teatro: l’arte di Caravaggio, lo sguardo che lui ha portato sul mondo e sull’umanità errante sono ancora oggi straordinariamente capaci di commuovere, come se fossimo di fronte al primo vero fotoreporter della Storia» riflette l’interprete Luigi DElia «Caravaggio ha restituito una prospettiva immortale non solo sulla cronaca dei fatti, ma anche sulla natura profonda, corporea e divina, dell’umanità. Mi chiedo se le opere di Caravaggio possano veicolare, tramite l’arte, quella Misericordia che facciamo così fatica a trovare oggi. Se nelle sue tele, apparentemente tanto cupe, non ci sia la stessa umanità che oggi vediamo arrivare disperata dal mare. Vorremmo che nel nostro spettacolo finisse tutto il mistero di questa umanità che cerca, fa tentativi, sbaglia, si mette in viaggio, cade, si rialza e scopre infine che il miracolo più prossimo è quello dell’incontro con l’Altro: profugo, nemico, carnefice, compagno, santo o dannato che sia».

 «C’è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno. La fame e la povertà, il successo, le risse: agguati in strada, denunce e un omicidio. Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi» continua il drammaturgo Francesco Niccolini «Poi le tele: prostitute per madonne, giovani compagni di letto per angeli. Sé stesso testimone in disparte. Un vecchio per tutto il resto. Opere spesso rifiutate dai committenti, spropositate per lascivia e poco decoro”. Dipinge calcagni neri, unghie sporche, orrore, notte, pochissima luce e tanta meraviglia selvaggia».

 Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Michelangelo Merisi da Caravaggio? Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, pene comminate, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi. Poi le tele, dato che lui gli affreschi proprio non li sapeva fare: solo a olio, riusciva. I soggetti, le fonti bibliche, apostoli santi madonne, amori poco sacri e molto profani. I quattro modelli che poteva permettersi e a rotazione usava in tutti i quadri: prostitute per madonne, giovani compagni di letto per angeli. Se stesso testimone in disparte. Un vecchio per tutto il resto. Opere dimenticate fino al Novecento, spesso rimosse, rifiutate dai committenti: troppo violente, scandalose, irriverenti, senza paradiso né speranza, “spropositate per lascivia e poco decoro”. Troppo naturali, e questo è imperdonabile. I viaggi e i soggiorni: Milano, Roma, Napoli, Malta, Messina, Napoli di nuovo, e poi l’ultimo approdo, Porto Ercole. I corpi: nudi, vestiti, semi nudi e poco vestiti, vesti antiche, abiti contemporanei, lui che camminava per Roma spada al fianco, elegantissimo e straccione. Corpi provocatori e sensuali, ché in lui la sensualità trabocca: sulle labbra, nelle cosce aperte degli angeli, nei seni turgidi delle madonne e delle giuditte. Ma soprattutto la sua mano, che con la stessa facilità impugna il pennello e la spada, e lo fa con la medesima violenza.

 

CARAVAGGIO. DI CHIARO E DI OSCURO

Di Francesco Niccolini

con Luigi D’Elia

regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi

disegno luci Francesco Dignitoso

Una produzione

Mesagne Capitale Cultura di Puglia 2023 – Umana Meraviglia

Compagnia INTI di Luigi D’Elia

Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi

Teatri di Bari

Con il sostegno di

Teatro Cristallo e PASSO NORD centro regionale residenze artistiche di montagna Trentino-Alto Adige/Südtirol sostenuto da MIC – Direzione Generale Spettacolo, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano

 

TICKET E INGRESSI

Biglietti stagione di prosa (disponibili presso la biglietteria del teatro e sul circuito Ticketone)

Platea e palchi platea: intero 23,50€ / ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 20,00€ / soci Coop e Chianti Mutua 21.00€

Palchi I ordine: intero 18,00€ / ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 15,50€ / soci Coop 15.00€

Palchi II ordine: intero 13,50€ / ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 11,50€ / soci Coop 11.00

Ingresso last minute (dalle 20.50 della sera dello spettacolo su posti non prenotati)

17.50€ Platea / 13,50€ Palchi I ordine

 

INFO

Teatrodante Carlo Monni

piazza Dante 23, Campi Bisenzio (Fi)

T.  055 8940864

Whatsapp e Telegram 3463038170

biglietteria@teatrodante.it

www.teatrodante.it