Prima domenica del mese, gratis al museo. Gli appuntamenti a Firenze e Livorno

FIRENZE / L’ITINERARIO DEI MUSEI DEL BARGELLO

Domenica 2 febbraio 2020 i Musei del Bargello apriranno le porte gratuitamente per permettere al pubblico di immergersi nelle ricchissime collezioni artistiche e di passeggiare liberamente in alcuni degli ambienti più esclusivi e ricchi di storia della città di Firenze. Ritorna, infatti, l’appuntamento con le prime domeniche del mese gratuite nei musei e siti archeologici statali. Un’iniziativa del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che, alla luce del successo riscontrato presso il grande pubblico, verrà confermata per tutto il prossimo anno. Cittadini e turisti saranno quindi accolti senza costi d’ingresso anche nel Museo Nazionale del Bargello, nel Museo delle Cappelle Medicee, nel Museo di Palazzo Davanzati, nel Museo di Casa Martelli e nella Chiesa di Orsanmichele.

Ai Musei del Bargello la #domenicalmuseo è un modo per ridurre le eventuali barriere economiche, avvicinando, l’arte a tutti, e l’occasione per stimolare il pubblico alla visita di più musei in uno stesso giorno, alla scoperta dei rapporti che li legano lungo la storia di Firenze e del Rinascimento. Proprio gli edifici in cui sorgono i 5 musei del circuito del Bargello sono infatti luoghi emblematici in cui la storia di Firenze si è condensata, secolo dopo secolo, rendendoli punti nevralgici della fiorentinità.

Il Palazzo del Bargello, edificato a partire dal Duecento, ci racconta sia la conquista dell’autonomia politica di Firenze (qui si riunivano le cariche politiche del primo comune medievale, tra cui il Podestà della città), sia la sua evoluzione in temuto luogo di detenzione (a partire dal XVI secolo divenne la sede del Bargello, il capo della polizia locale), sia infine la sua trasformazione in museo dedicato alla scultura rinascimentale e all’eccellenza culturale fiorentina (qui si conserva il primo ritratto di Dante).

Tra le mura del Complesso di San Lorenzo sorgono poi le Cappelle Medicee dove si ripercorre la storia della più famosa famiglia fiorentina: i Medici. Nelle varie cappelle interne sono sepolte le loro spoglie e sono visibili i numerosi atti di protezione e committenza di cui il casato mediceo si fece propulsore per la città e di cui i capolavori di Michelangelo nella Sagrestia nuova rappresentano uno dei massimi risultati artistici.

Ci sono poi luoghi meno noti, e forse per questo più esclusivi e meno affollati, in cui si racconta un’altra importante parte della storia della città: a Palazzo Davanzati si possono riscoprire lo stile  di vita, raffinato ma operoso, che caratterizzava la Firenze mercantile tra Medioevo e Rinascimento. L’edificio è stato costruito all’inizio del Trecento da una ricca famiglia mercantile e ha ospitato, nei secoli successivi, le più svariate attività (sede del catasto, loggia di botteghe, ma anche bisca clandestina e redazione di un giornale) fino a diventare, nel 1910, il museo dedicato agli usi e costumi di un’intera società attraverso l’esposizione degli arredi e degli oggetti d’uso della ricca borghesia cittadina.

Nel Complesso di Orsanmichele storia, società e arte si intrecciano nella forma più completa e affascinante: un mercato del grano che diventa Chiesa e nei cui tabernacoli esterni, attraverso la tutela delle corporazioni delle arti e mestieri e la committenza ai più grandi artisti del Rinascimento, ha preso forma uno dei più spettacolari cicli scultorei al mondo. Gli originali delle statue sono oggi custoditi al Museo posto al piano superiore del Complesso che, a differenza della Chiesa sarà visitabile il lunedì, ma sempre in forma gratuita. 

In alcuni musei del circuito del Bargello, infatti, la gratuità non è l’eccezione ma la regola: è questo anche il caso di Casa Martelli. Un gioiello museale di recente istituzione e che sfugge ancora alla frequentazione dei flussi turistici mordi e fuggi. In questa Casa Museo rivive l’anima più aristocratica di Firenze e si respira tutta l’eleganza della famiglia Martelli. Un’antica famiglia, sodale dei Medici, che ha costruito questo palazzo a partire dal XVI secolo e in cui i discendenti hanno dimorato per oltre cinquecento anni fino agli anni Ottanta del secolo scorso.

Con la #domenicalmuseo nei Musei del Bargello si può quindi scegliere tra molte proposte e tuffarvi nella storia di Firenze. Potrete attraversare liberamente luoghi più o meno noti, spazi sacri e profani, ambienti nobili e borghesi, ma sarete sempre circondati da magnifici esempi di arte e capaci di scoprire piccoli tesori e grandi storie.

Per un quadro completo dei giorni di apertura e degli orari di tutti i cinque musei del Bargello consultare le pagine dedicate a ciascun museo all’interno del sito web ufficiale dei Musei del Bargello: www.bargellomusei.beniculturali.it

MUSEI DEL BARGELLO

ORARI DI APERTURA DI DOMENICA 2 FEBBRAIO 2020

 Museo Nazionale del Bargello        08:15 – 14:00 (ultimo ingresso: 13:20)

Museo delle Cappelle Medicee       08:15 – 14:00 (ultimo ingresso: 13:20)

Museo di Palazzo Davanzati           13:15 – 19:00 (ultimo ingresso: 18:30)

Museo di Casa Martelli                   visite accompagnate con partenza alle 9.00, 10.00, 11.00, 12.00

Chiesa di Orsanmichele                   10:00 – 16:00

Le operazioni di uscita del pubblico iniziano dieci minuti prima della chiusura dei musei

LIVORNO / INGRESSO GRATUITO AL MUSEO FATTORI

Domenica 2 febbraio, come ogni prima domenica del mese, è previsto l’ingresso gratuito anche al Museo “Fattori” di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva 65 / Livorno) che sarà aperto in orario 10-13 e 16-19.

villa mimbelli educational

Il Museo civico Giovanni Fattori conserva ed espone nella ottocentesca Villa Mimbelli, divenuta sede museale nel 1994, una ricca collezione di dipinti che vanno da metà ‘800 fino agli anni 1940.  La collezione conta capolavori di artisti livornesi quali  Fattori, Corcos, Nomellini, Cappiello, ed anche opere di artisti italiani e toscani come Lega, Signorini e Boldini. Sul sito ufficiale www.museofattori.livorno.it è possibile approfondire autori, opere e percorsi di visita, a partire dalla collezione permanente e  conoscere la storia della villa, commissionata da Francesco Mimbelli all’architetto Vincenzo Micheli e inaugurata nel 1868. In stile eclettico, la villa conserva molti degli affreschi e decori originari, Tutte le sale della villa (come la sala turca e la sala del biliardo) sono visitabili.

Alle ore 16.30 è in programma (ingresso gratuito) Amedeo Modigliani. Una serie di racconti labronici;  pièces teatrali tratte dalla vita e dalle lettere dell’artista. A portarle in scena saranno alcuni rappresentanti della Sezione Giovani degli Amici dei Musei e Monumenti Livornesi. L’intento è quello di voler riallacciare i rapporti tra Modigliani e Livorno, non solo perché vi è nato, ma perché è la città in cui ha iniziato la sua formazione artistica. Non ultimo il desiderio di mostrare al pubblico anche episodi della vita dell’artista che raccontano il suo carattere e la sua personalità.

 Per informazioni: Museo Fattori tel.0586/824607 da martedì a domenica orario 10.00-13.00, 16.00-19.00