La “Festa” della Maison Enrico Coveri. La Fondazione Carnevale di Viareggio per l’edizione 2020 sceglie di esporre la collezione d’arte dello stilista. Un tuffo fra colore, emozioni, creatività e grandi artisti

di ELISABETTA ARRIGHI

Burlamacco e Ondina, in questo periodo, tappezzano ovunque Viareggio. Dalle facciate degli hotel a quelle delle case, dai balconi alle vetrine. E perfino le auto. È tempo di Carnevale (il 1° febbraio 2020 è in agenda il primo dei corsi con i carri e le mascherate in Passeggiata) e qui, nella capitale turistica della Versilia, il Carnevale è qualcosa di imperdibile, impresso indelebilmente nel Dna di grandi e piccini. Alla vigilia dell’inizio della grande kermesse, ecco arrivare nelle sale al primo piano del Palazzo delle Muse in piazza Mazzini, sede della Galleria d’arte moderna e contemporanea, il mondo colorato e scintillante di paillettes, ma anche di grandi opere d’arte, di Enrico Coveri per una “Festa” – questo il titolo della mostra – che sarà in scena fino al 15 marzo 2020.

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Ed è stato proprio il Carnevale (ovvero la Fondazione) a scegliere come protagonista dell’edizione 2020 la Maison Enrico Coveri e il suo rapporto “vitale, sostanziale e irrinunciabile” con l’arte. La Maison ha così deciso di raccontarsi attraverso una mostra che riunisce opere d’arte uniche, che hanno contribuito a costruire la sua storia, e gli abiti delle collezioni ad esse ispirate. L’arte e la moda, la moda e l’arte, in un connubio che diventa cultura, conoscenza, emozione, curiosità.

In mostra alla Gamc di Viareggio ci sono alcune delle opere d’arte che costituiscono il cuore della grande collezione di Palazzo Coveri a Firenze. Opere che raccontano la genialità di Enrico Coveri, scomparso prematuramente, la sua energia, la sua creatività, e i suoi rapporti di conoscenza e amicizia con  grandi artisti.

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Come Andy Warhol, che ha realizzato un ritratto di Enrico (serie di quattro, di cui uno in mostra) che – come chiese lo stilista pratese a Andy – doveva essere diverso da tutti gli altri che aveva realizzato per grandi personaggi. Ecco allora una grande foto in bianco e nero nella quale il giovane stilista è seduto su una sedia e guarda sorridendo dentro la fotocamera maneggiata da Warhol. Un ritratto diverso? Sì, perché percorso da uno scintillio capace di risplendere in base alla luce ricordando così il mondo colorato e giocoso delle paillettes, caratteristiche degli abiti di Coveri. Che dopo aver posato per Warhol a New York, una volta tornato a Prato, prese quattro barattoli e li riempì di paillettes di colori diversi. Poi spedì il tutto a Warhol che ebbe l’idea geniale di frullarle tutte insieme. I minuscoli frammenti sono diventati quei piccoli puntini scintillanti che brillano sul ritratto in mostra. 

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“Tra gli amici più amati – si legge nella nota della curatrice della mostra Beba Marsano – c’era Renato Guttuso, presentato da Marta Marzotto. A dispetto dei 41 anni di differenza, l’intellettuale engagé, paladino di lotte civili e politiche, e il genio bambino, innamorato dell’effimero, instaurarono un’intesa lieve e profonda”.

“Un percorso appassionante e pieno di sorprese, che attraverso la collaborazione con Andy Warhol, l’amicizia con Keith Haring e Renato Guttuso, gli straordinari progetti con – tra i tanti – Romero Britto, Marco Lodola, Maurizio Galimberti, Daze, Andy, documenta “la continua, reciproca ispirazione tra la Maison e l’arte in un solco di continuità che da Enrico, attraverso la sorella Silvana, arriva fino alla nuova generazione”, ha detto Francesco Martini Coveri, nipote di Enrico e direttore artistico della Maison. A lui si deve l’idea della mostra, che ha curato con Beba Marsano, storica dell’arte, autrice dei testi che accompagnano il racconto visivo. E Francesco, al vernissage del 31 gennaio, ha fatto da “guida” agli ospiti, raccontando piccole curiosità e aneddoti di una lunga storia di famiglia. Una storia dedicata alla moda e all’arte.

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Silvana Coveri, sorella e alter ego di Enrico

Ecco, ad esempio, le opere realizzate per i primi dieci anni di successo della Maison Coveri. Fu Enrico, per l’occasione, a invitare 100 artisti – ha spiegato il nipote Francesco, figlio di Silvana, sorella e alter ego di Enrico – a realizzare un’opera ispirata all’universo dello stilista. Alcuni reinterpretarono Paillettes, il famoso profumo, con tappo e bottiglia iconici; altri lavorarono sul colore, sui disegni, sull’immagine dello stilista… Aderirono i più bei nomi del momento e lo fecero con grande entusiasmo: Franco Angeli, Giosetta Fioroni, Lucio del Pezzo, Aldo Mondino, Ugo Nespolo, Antonio Recalcati , Mimmo Rotella, Emilio Tadini. Tutte opere che sono confluite nella collezione d’arte di Palazzo Coveri.

 

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Francesco Martini Coveri, nipote di Enrico

 

Poi ci sono il famoso Carnevale di Venezia di Bruno Porta (ne parliamo a seguire, nda) con la sua rivisitazione-mosaico di piccole immagini fatta da Maurizio Galimberti; ci sono i graffiti di Keith Haring che ispirarono a Enrico Coveri una fortunatissima collezione, ci sono disegni di artisti che diventano stampe degli abiti. L’ultima sala, quella che chiude la mostra, oltre all’arte racconta infatti in maniera diretta anche la moda, con i manichini bianchi vestiti con abiti dalle stampe colorate e fantasiose. 

La mostra è il clou dei festeggiamenti per il Carnevale di Viareggio a 35 anni esatti dalla leggendaria festa sul Canal Grande che Enrico organizzò per il Carnevale di Venezia e che riunì tutto il jet set dell’epoca. “Enrico amava il Carnevale come colorata espressione di quell’eterna domenica che per lui era la vita”, ha sottolineato Francesco Martini Coveri, che sarà protagonista il 2 febbraio di un talk all’interno del calendario di incontri dedicato al tema Generazioni. E 

 

Nelle sale della Gamc viareggina ci sono quaranta opere d’arte, alcune mai esposte al pubblico, che per un mese e mezzo accompagneranno i visitatori in un percorso artistico che evidenzierà la positività, la gioia e l’amore per il colore che hanno reso unico lo stile di Enrico Coveri.

La mostra è stata inaugurata, come accennato, dalla  famiglia Coveri insieme a Bruno Prota, Marco Lodola, Adriano Buldrini ed Andrea Fumagalli, alcuni degli artisti che hanno realizzato le opere esposte. Fra i presenti anche Maria Lina Marcucci, presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio.

 FESTA

Enrico Coveri Art Collection / Galleria d’arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani – Viareggio, Palazzo Mazzini, Palazzo delle Muse / 31 gennaio – 15 marzo 2020 / Ingresso gratuito.

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