Loris Rispoli ricoverato in rianimazione a Livorno dopo un malore. Da trent’anni si batte per cercare la verità sul disastro del traghetto Moby Prince sul quale morirono 140 persone, fra cui la sorella Liana. Il 10 aprile 2021, nel trentennale della tragedia, gli sarà consegnata, in rappresentanza dei familiari, la Livornina d’oro

Da trent’anni, l’anniversario cadrà il prossimo 1’0 aprile, si batte per cercare verità e giustizia riguardo alla tragedia del traghetto Moby Prince, sul quale nel 1991 persero la vita 140 persone fra marittimi e passeggeri dopo la collisione con la petroliera Agip Abruzzo alla fonda in rada a Livorno. Nella tragedia morì anche Liana, sorella di Loris Rispoli. Ora Loris, da sempre  coordinatore di un gruppo di familiari delle vittime, si trova ricoverato in rianimazione all’ospedale di Livorno. Lunedì 15 febbraio ha avuto un malore dopo essere stato a casa dei genitori che avevano un piccolo problema tecnico da risolvere. Ha perso i sensi, è andato – sembra – in arresto cardiaco ed è trasferito d’urgenza al pronto soccorso e da qui alla rinaminazione dove nel corso della nottata fra il 15 e il 16 febbraio i medici hanno cercato di stabilizzare le sue condizioni.

In questo momento un grande abbraccio a Loris, con la raccomandazione di non mollare, perché la strada da percorrere – anche in memoria delle vittime del Moby – sembra essere ancora lunga. E vogliamo vederlo quando il 10 aprile il sindaco Salvetti consegnerà la Livornina d’oro, il più alto riconoscimento della città di Livorno.

(Foto sopra il titolo: Loris Rispoli durante una  trasmissione televisiva / Immagine da Telegranducato)