Le ottime prestazioni dei vini di Carmignano, le annate dal 2017 al 2020. I giudizi delle guide specializzate, le degustazioni, le eccellenze

Anche per i giornalisti della critica vinicola, redattori delle Guide Vini 2021 o opinionisti di grandi riviste internazionali di settore, il 2020 è stato un anno estremamente difficile per i numerosi problemi di spostamento causati dal Covid19. Grazie alla fattiva collaborazione dei consorzi e dei produttori, la campagna di assaggi si è comunque svolta regolarmente, anche se con un po’ di affanno. I risultati sono stati resi noti entro la fine del 2020 e confermano le  straordinarie prestazioni dei vini del comprensorio del Carmignano ottenute con la campagna di degustazioni dell’anno precedente. (Sopra il titolo: particolare del logo del Consorzio Tutela Vini Carmignano).

L’attenzione è stata rivolta soprattutto al Carmignano  2018 e al Carmignano Riserva 2017, con alcune escursioni nei 2016 e 2015 e con la novità 2019 per i Barco Reale bianco e il rosato, conosciuto come Vin Ruspo.  Grandi attese anche per la vendemmia 2020, ma per questa occorrerà ancora aspettare il giusto tempo.

L’annata 2020

L’inverno mite e siccitoso è stato seguito da una primavera piovosa con precipitazioni abbondanti e regolari che hanno rimpinguato le riserve idriche dei terreni. Germogliamento precoce con fioritura nella prima decade di maggio. Estate calda e ventosa con poche piogge ma con forte escursione termica notte-giorno. Maturazione regolare portata favorevolmente a termine grazie alle piogge regolari dei primi di settembre seguite da un clima ottimale per le vendemmie. La qualità è ottima, anche se ottenuta a costo di un calo della quantità di circa il 25%.

L’annata 2019

Inverno siccitoso, maggio piovoso e giugno molto fresco sono stati il prodromo a un’estate soleggiata fino a fine agosto. Inizio vendemmia regolare con poca pioggia ai primi di settembre, poi clima asciutto con venti da nord, temperature estive durante il giorno e molto fresche la notte. Le escursioni termiche tipiche del clima di Carmignano hanno portato a maturazioni fenoliche ottimali e grande complessità aromatica. Il Merlot è stato vendemmiato ai primi di settembre seguito dal Syrah, il Sangiovese è stato raccolto nella prima settimana di ottobre, il Cabernet e il Trebbiano nella seconda settimana.

L’annata 2018

Piogge invernali abbondanti e temperature superiori alla media hanno provocato un germogliamento molto precoce, fortunatamente non accompagnato da ritorni di freddo primaverile.  A marzo, aprile e maggio si è avuta un’ottima piovosità, poi giugno, luglio e agosto hanno avuto piogge moderate e ben distribuite e temperature superiori alla media ma con ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte. Questo ha premesso alle uve una maturazione graduale e ottimale, anche dal punto di vista polifenolico. Nonostante la piovosità dei mesi primaverili Carmignano non ha avuto grossi problemi di attacchi fungini (peronospora) grazie alla buona ventilazione ed ai suoli ben drenanti. Ottimale la sanità delle uve anche nelle aziende  biologiche, che a Carmignano costituiscono ormai la maggioranza. Le prime uve sono state  vendemmiate a fine agosto (uve per Rosati, Merlot più precoci, vitigni bianchi). Il Sangiovese è stato raccolto dalla fine di Settembre ai primi di Ottobre, mese in cui è stato vendemmiato anche  il Cabernet Sauvignon. Gradazioni alcoliche alte, buone acidità e interessante quadro aromatico,  ottima maturità fenolica per i vini rossi  per un’annata volta più all’eleganza che non alla potenza e alla struttura, in certo qual modo ricordando il 2016. Vini fini, eleganti, di buona struttura con buona  acidità e quadro aromatico complesso.

L’annata 2017

Questa annata si prefigurava come molto problematica. Le piogge invernali e primaverili sono state inferiori  e le temperature decisamente superiori alle medie stagionali.   Germogliamento molto precoce e con  gelate nella seconda metà di Aprile che hanno provocato qualche danno nei fondovalle, ma interessando complessivamente non più del 10% dei vigneti. Maggio e giugno con temperature superiori alla media e precipitazioni scarse o assenti. Con luglio e agosto è proseguito un periodo molto siccitoso e con temperature superiori alle medie stagionali . Questo però, a differenza del 2003,  non ha influito sullo sviluppo vegetativo, regolare anche in virtù dei suoli molto profondi che caratterizzano il territorio di Carmignano. Agosto ha mostrato temperature molto elevate durante il giorno, ma anche una buona   escursione termica notturna. Le uve pertanto hanno continuato la loro maturazione, mostrando solo qualche stress idrico negli impianti più giovani e nei suoli  di arenaria o più argillosi. La tecnica colturale ha avuto molta importanza in un’annata come questa. Le lavorazioni sono state più frequenti per ostacolare la risalita capillare. Le operazioni di sfogliatura sono state più contenute o assenti o realizzate solo  sul lato del filare esposto a nord-est. L’anticipo di maturazione è stato importante e le prime uve sono state vendemmiate da metà agosto  a fine agosto (per i Rosati, e i Merlot più precoci, alcuni vitigni bianchi). Il settembre è proseguito con temperature molto calde e senza piogge poi finalmente si è avuta la rottura del tempo nella seconda metà del mese. Piogge  e  abbassamento delle temperature hanno permesso alle ultime uve presenti nei vigneti (in particolare Sangiovese e i Cabernet)  di portare a  termine il loro ciclo in modo più equilibrato e regolare. In definitiva gradazioni alcoliche di buon livello, ottime acidità e un interessante quadro aromatico.  Vini fini, eleganti, di buona struttura con ottima acidità e quadro aromatico complesso. Le degustazioni hanno mostrato un gran numero di vini di grande stoffa e complessità, posizionando  la 2017 tra le migliori annate del Carmignano.

 

La Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso risulta ancora oggi la più venduta e diffusa nel mondo, con le sue edizioni in varie lingue. Troviamo il massimo riconoscimento da parte del Gambero Rosso, i famosi Tre Bicchieri, per il Carmignano Riserva 2017 di Pierazzuoli Le Farnete e per il Carmignano Riserva 2017 di Piaggia.  Ottimi risultati sono dimostrati anche dai numerosi 2 Bicchieri Rossi conseguiti. Cantagallo di Pierazzuoli  li ottiene con il Chianti Montalbano  Riserva Il Fondatore 2017, un vino in continua crescita che sta attirando l’attenzione dei critici delle Guide. Poi ancora Piaggia  con il Cabernet Franc IGT Poggio de’ Colli 2017. Tenuta di Artimino ottiene i due bicchieri rossi (vini che sono arrivati alle finali nazionali per i tre bicchieri) con il Carmignano Poggilarca  2017. E ancora due bicchieri rossi per  Tenuta di Capezzana con il Sangiovese IGT UCB Ugo Contini Bonacossi 2016, Fattoria Ambra con  il Carmignano Santa Cristina in Pilli  2017, e  Fabrizio Pratesi  con il Carmignano Riserva Il Circo Rosso 2017. Quest’azienda ha compiuto una ristrutturazione completa dei vigneti e finalmente comincia a cogliere i frutti del suo grande lavoro. Buone valutazioni anche per tutte le altre aziende del comprensorio con punteggi che attribuiscono  Due Bicchieri ai numerosi vini recensiti. A fianco della Guida Vini d’Italia, Gambero Rosso pubblica la guida BereBene, 1530 ottimi vini sotto i 13 euro. Per  Carmignano troviamo la Tenuta di Artimino con il Chianti Montalbano 2018.

Daniele Cernilli, uno dei più famosi personaggi della critica enologica al mondo, pubblica la Guida Essenziale dei Vini d’Italia Doctor Wine. Premia Piaggia Carmignano Riserva  2017, con 95 punti e il “faccino”, ovvero il simbolo che garantisce che lo stesso Cernilli “ ci mette la faccia” e garantisce la veridicità di questo risultato. Gli fa compagnia la Tenuta di Capezzana,  con il Vin Santo di Carmignano Riserva 2012 sempre con 95 punti e il “faccino”. Con 94 punti si classificano il  Carmignano Riserva 2017 dei Pierazzuoli Le Farnete, poi Piaggia con l’IGT Poggio dei Colli 2017. Il Carmignano Riserva Vigna Grumarello  2015 di Tenuta di Artimino ottiene 93 punti insieme al Carmignano Riserva Trefiano 2016 della Tenuta di Capezzana e al Carmignano Riserva Elzana2016 della Fattoria Ambra.  Seguono ancora con 92 punti  Piaggia con il Carmignano Il Sasso 2018, il Carmignano Poggilarca 2017 della Tenuta di Artimino, il Villa di Capezzana Dieci anni 2010 della Tenuta di Capezzana, il Vin Santo di Carmignano della Fattoria Ambra.  Chiudono il settore eccellenze  con 91 punti il Carmignano 2018 di Pierazzuoli Le Farnete e con 90 punti il Barco Reale rosato 2019 della Tenuta di Artimino.

La Guida Slow Wine edita da Slow Food in collaborazione con i sommelier della FISAR, non assegna punteggi, se non per pochi vini premiati. La procedura consiste però nel recensire le aziende più significative secondo l’impostazione “slow” che sta alla base della filosofia del movimento. La presenza in guida, quindi, rappresenta di per sé un grande riconoscimento.  Come premi assegna la qualifica Top Wine che può riguardare un Vino Slow (vino che oltre a risultare eccellente, condensa nel bicchiere caratteri legati al territorio, storia e ambiente), oppure un Vino Quotidiano (bottiglia eccellente che costa meno di 12 € in enoteca). Troviamo così  con  la qualifica di Top Wine Vino Slow   la Fattoria Ambra con il Carmignano Riserva Elzana 2016 e la Tenuta di Capezzana con il Vin Santo di Carmignano Riserva 2012. Le aziende recensite con ottimi commenti, oltre a quelle citate, sono:  Pierazzuoli Le Farnete e Cantagallo, Tenuta di Artimino.

Ernesto Gentili, dopo svariati anni di conduzione della Guida Vini de L’Espresso, ha creato un suo proprio sito “ ErGentili Wine Ratings”  imperniato sulle note di assaggio dei vini, in piena autonomia e indipendenza di giudizio. Il cuore del sito è il Rating dei vini. Ecco i Carmignano recensiti. Occorre notare che i punteggi possono apparire più contenuti rispetto a quelli di alcuni critici, soprattutto USA, ma questo perché si utilizza un range più ampio che parte da 80 punti, per dare una classificazione più dettagliata dei vini. La Fattoria Ambra è stata posta sotto esame con i suoi 2017: il Carmignano Santa Cristina in Pilli ottiene 91 punti “polposo e fragrante, fresco e succoso, acidità e sapidità sono ben combinate tra loro e il contrasto con la dolcezza del frutto è efficace e affrancata da inutili intrusioni tanniche”. Segue il Carmignano Montefortini Podere Lombarda con 90 punti, il Carmignano Riserva Elzana con 89 punti e per finire il Carmignano Riserva Montalbiolocon 87 punti. Un altro vino molto apprezzato da Gentili è il Barco Reale Vin Ruspo 2019 de Il Sassolo che ottiene 90 punti.

Collezione di  stelle dalla storica Guida Oro Veronelli.  Riceve ben quattro 3 stelle ORO  la Tenuta di Capezzana  con il Carmignano Villa di Capezzana 10 anni 2010, un progetto inteso a valorizzare la longevità storica di questo vino e con il Vin Santo di Carmignano Riserva 2012,  classificati entrambi con 96 punti, poi con il Carmignano Riserva Trefiano 2016, dedicato al compianto Vittorio Contini Bonacossi e infine con l’IGT Ugo Contini Bonacossi 2016, entrambi con 94 punti. Anche la Fattoria Ambra ottiene le 3 stelle ORO con il Carmignano Riserva Elzana 2016 e 94 punti, mentre 3 stelle vanno al Carmignano Santa Cristina in Pilli 2017 (93 punti), al Carmignano Riserva Montalbiolo 2016 (92 punti),  e al Vin Santo di Carmignano (90 punti).  Piaggia  ottiene 3 stelle e 93 punti con il Carmignano Riserva 2017 e con l’IGT Poggio dei Colli 2017 e  3 stelle e 91 punti con il Carmignano Il Sasso 2018. Altra pioggia di stelle quella che cade sulla Tenuta di Artimino: al Carmignano Riserva Vigna Grumarello 2015 vanno 3 stelle e 90 punti, come all’IGT Iris 2016,  seguiti dalle 2 stelle e 89 punti del Carmignano Poggilarca 2017, dalle 2 stelle e 87 punti del Chianti Montalbano 2018, dalle 2 stelle e 89 punti del Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice 2013. Ancora 3 stelle per Fabrizio Pratesi con il Carmignano Carmione 2018 (92 punti), e con il Carmignano Riserva Il Circo Rosso 2017 (93 punti). Il Sassolo ottiene 3 stelle con il Carmignano 2017 (90 punti).  Tenute Pierazzuoli Le Farnete e Cantagallo ottengono le 2 stelle con il Carmignano Riserva 2017 (89 punti), con il Carmignano 2018 (88 punti), con il Vin Santo del Chianti Montalbano Millarium (89 punti), con l’IGT Gioveto 2017 (88), con i Chianti Montalbano Riserva e Riserva Il Fondatore 2017 (88 punti), con il Chianti Montalbano 2019 (86 punti). 

Le associazioni di sommelier AIS e FIS pubblicano due guide denominate Vitae e Bibenda rispettivamente. I massimi riconoscimenti di AIS Vitae , le 4 VITI, vanno al  Carmignano Riserva 2017 di Piaggia, al Carmignano Riserva Trefiano 2016 della Tenuta di Capezzana, al Carmignano Riserva Elzana 2016 della Fattoria Ambra e al Carmignano Riserva il Circo Rosso 2017 di Fabrizio PratesiFIS Bibenda ha come massimo livello i Cinque Grappoli. Li ottengono Piaggia con l’IGT Poggio dei Colli 2017, la Tenuta di Artimino con l’IGT Iris 2016, la Fattoria Ambra con il Carmignano Riserva Montalbiolo 2016 e Colline San Biagio con l’IGT Quattordicisei 2016.

La Guida Vini Buoni d’Italia del TCI recensisce esclusivamente vini da vitigni autoctoni e per questo motivo la DOCG Carmignano, che impiega l’”Uva Francesca” ovvero Cabernet è praticamente  esclusa dal giudizio, anche se questo impiego avviene da centinaia di anni. Al vertice della classifica troviamo comunque un vino della Corona, riconoscimento attribuito a quei vini italiani dell’eccellenza che hanno entusiasmato le commissioni di degustazione nelle sessioni finali per la loro espressione del vitigno e del territorio di appartenenza. Vini con forte identità del  Carmignano il cui ricordo rimane impresso con la capacità di emozionare a lungo. Si tratta del Vin Santo di Carmignano Riserva 2012 della Tenuta di Capezzana, uno dei vini dolci più premiati d’Italia, anno dopo anno.

Il Golosario è la guida alle cose buone d’Italia di Paolo Massobrio e recensisce, insieme a Marco Gatti, “mille e più ghiottonerie e vini”.  L’attenzione è centrata soprattutto sui prodotti e sui vini del nord Italia e così la diffusione della Guida, ma per l’edizione del 2021 Massobrio ha fermato l’occhio sull’azienda di Fabrizio Pratesi ed ha inserito il Carmignano Carmione 2018 tra i Top 100 vini italiani, risultato non da poco.

Infine troviamo i risultati delle degustazioni eseguite dai principali Magazine cartacei e online internazionali, non vere e proprie guide assolute, ma i cui giudizi sono seguiti dai buyers internazionali che a loro volta sono orientati dalla disponibilità dei vini sui rispettivi mercati di riferimento. La classifica dei Top 100 di Wine Spectator è stata piuttosto avara di risultati per la Toscana  “minore”, avendo inserito solo alcuni Brunello, Chianti Classico e Nobile di Montepulciano. Wine Advocate di Robert Parker ha invece premiato, tramite Monica Larner responsabile per l’Italia, la Tenuta Le Farnete e Cantagallo di Pierazzuoli con 88 punti per il Carmignano 2018  “you get the earthy aromas of the Sangiovese, with some of the dark fruit definition from the Cabernet Sauvignon” e con 90 punti il Carmignano Riserva 2016 “there is a lot of richness here and a good amount of oak spice too that comes on the heels of blackberry preserves and black cherry confit”.  Apprezzato ancheil Chianti Montalbano Riserva Il Fondatore 2017 che ottiene 89 punti “hints of spice, tar and smoke, and you also get dried flowers and potting soil, classic and true expression of Sangiovese from a hot vintage” e il Chianti Montalbano Riserva 2016 che ottiene 90 punti. Colline San Biagio ottiene 89 punti con il Carmignano Sancti Blasii 2016, che “delivers classic dark fruit aromas and dried cherry with tar, leather and spice at the back. This is a mid-weight wine with some bitter fruit at its core and more tangy spice at the edges” e ancora 89 punti con l’IGT Quattordicisei Merlot 2015. Piaggia ottiene un prestigioso riconoscimento con 92 punti per il Carmignano Riserva 2016 “you can taste the sunshine in the dark fruit of the wine and make out some of the salty tones that lift off the Tyrrenian Sea not too far away”. Tenuta di Capezzana fa un en-plein di riconoscimenti. Troviamo 93 punti per il Carmignano Riserva Trefiano 2016 “the blended reds of Carmignano offerdistinctive richness and dark fruit intensity. This wine faithfully mirrors that sense of place”. Il Carmignano Villa di Capezzana 2016 ottiene 94 punti, superati dai 95 punti del 10 Anni vendemmia2010: “ This sample from 2016 was sent along with a bottle from 2010 so that I could track its impressive bottle evolution”. Il Vin Santo di Carmignano Riserva 2012 ottiene 96 punti : “What a beauty” esclama Monica Larner “This is a work of art and a clear passion project”. Ottimi risultati, infine, anche per il Ghiaie della Furba IGT 2016 che ottiene 93 punti e per UCB Ugo Contini Bonacossi 2016, selezione speciale e biologica di Sangiovese della vigna Viticciana, con 92 punti. Interessanti, per concludere, alcune considerazioni di Monica Larner che ricorda come “Two of these regions, Carmignano and Chianti Rúfina, recently celebrated important birthdays. The Granduca di Toscana Cosimo III drew the official lines for both wine regions on September 24, 1716, and I was there 300 years later to celebrate the important anniversary.” E, a riguardo del Vin Santo afferma che “Tuscany’s Vin Santo merits special UNESCO recognition or some other international prize along those lines”.

Altri interessanti piazzamenti sono quelli assegnati da Vinum di Christian Eder, che pubblica i suoi giudizi in Germania, Austria e Svizzera. Questo l’elenco dei risultati più prestigiosi dei vini di Carmignano per la classifica Top of Toskana 2021. I punteggi sono all’inglese, in ventesimi. Troviamo tra i primi 10 della classifica con 17,5/20 il Carmignano Riserva Trefiano 2016 della Tenuta di Capezzana, poi il Carmignnano Riserva 2017 di Piaggia, e il Carmignano Riserva Elzana 2017 della Fattoria Ambra. Scorrendo la classifica, troviamo con 17 punti il Carmignano Villa di Capezzana Dieci Anni 2010 della Tenuta di Capezzana, il Carmignano Riserva 2016 di Pierazzuoli Le Farnete, il Carmignano Sancti Blasii 2016 di Colline San Biagio, e due Carmignano della Fattoria Ambra, il Santa Cristina in Pilli 2017 e il Riserva Montalbiolo 2017. Poi abbiamo con 16,5 punti il Carmignano Montefortini Podere Lombarda 2017 della Fattoria Ambra, il Carmignano Il Sasso 2018 di Piaggia e il Carmignano Poggilarca 2017 della Tenuta di Artimino. Seguono con 16 punti il Carmignano 2017 del Podere Il Sassolo, il Carmignano Carmione 2018 di Fabrizio Pratesi, il Carmignano 2017 di Pierazzuoli Le Farnete.

La rivista inglese Decanter Magazine, una delle più autorevoli del mondo, organizza ogni anno un concorso internazionale, il DWWA Decanter Wine World Award, che conferisce le medaglie “Best in Show”,  di platino, d’oro, d’argento e di bronzo o la semplice lode. Per il Carmignano troviamo:  Tenuta di Artimino Carmignano Riserva Vigna Grumarello 2015 Argento con 90 punti, Carmignano Poggilarca 2016 Argento con 90 punti, Barco Reale Vin Ruspo 2019 Lode con 84 punti, la Tenuta di Capezzana con l’IGT Ugo Contini Bonacossi 2016 Argento con 90 punti e Carmignano Villa di Capezzana 2016 Bronzo con 88 punti.

Per il futuro, fanno ben sperare i risultati della appena conclusa vendemmia 2020, equilibrata in tutte le sue fasi, sicuramente in linea con le migliori annate dei vini del Carmignano. Il gruppo dei produttori, ancorché esiguo date le piccole dimensioni di questa DOCG, è di anno in anno sempre più compatto, affiatato e determinato nella ricerca di uno stile qualitativo sempre più alto. L’omogeneità dei risultati prestigiosi conseguiti dimostra che il lavoro svolto finora sta cominciando a dare i suoi frutti, anche se con la lentezza che è propria del mondo del vino. Il motto “pochi ma buoni” si addice perfettamente a questo piccolo manipolo di produttori confortati dal bagaglio storico della famiglia de’ Medici che per primi  riconobbero il valore di questo territorio.

 

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