“Il Sabato del Mascagni”: a Livorno nell’auditorium Chiti del Conservatorio appuntamento con il quinto dei concerti in programma. Si esibisce il duo pianoforte – violoncello formato da Francesco Braida e Lavinia Golfarini. Il 4 marzo alle ore 16

Sabato 4 marzo 2023, alle 16:00, nell’Auditorium Cesare Chiti del Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno si tiene il quinto dei diciassette concerti della stagione cameristica che va sotto il nome de “Il Sabato del Mascagni.

Questo quinto appuntamento vede un duo violoncello pianoforte che si misura su due pagine, famosissime e di grande impegno tanto sul piano del virtuosismo tecnico che richiede l’esecuzione quanto sul piano dell’intelligenza e della sensibilità d’interprete.

Anche in questa occasione i due interpreti sono giovanissimi e ambedue ancora nel pieno del loro percorso di formazione professionale e artistica.

Francesco Braida inizia lo studio del pianoforte all’età di nove anni e attualmente frequenta il Corso Accademico di I livello al Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno sotto la guida di Giovanni Nesi, studiando anche con altri importanti pianisti, quali Massimo Caselli.

Lavinia Golfarini studia violoncello dall’età di nove anni all’allora ISSM Pietro Mascagni di Livorno, e in esso si laurea nel Corso Accademico di I livello con il massimo dei voti.

Attualmente frequenta il corso Accademico di II livello nel Conservatorio livornese.

Lavinia affianca allo studio curriculare in Conservatorio la frequenza di molte masterclass e lo studio con importanti violoncellisti, tra i quali Marek Szpakiewicz, Luca Provenzani, Alain Meneur, Xenia Jankovic, Peter Bruns, Marianne Chen, Alberto Casadei, Vittorio Ceccanti, Lucio Labella Danzi e Diego Romano.

Il programma si apre con la Sonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte, op. 6 nei movimenti Allegro con brio, Andante ma non troppo e Allegro vivo -, che Richard Strauss (1864-1949), compositore precocissimo, scrive all’età di 18 anni. Questa è una pagina che regala grande soddisfazione e chiede grande impegno agli interpreti. Alto è, infatti, il grado di virtuosismo richiesto all’esecutore e altrettanto solida statura d’interprete gli si chiede per l’alta temperatura di appassionata espressività del brano.

Segue la pagina di Strauss la Sonata n. 1 in mi minore per violoncello e pianoforte, op. 38, – nei tempi Allegro non troppo, Allegretto quasi Menuetto e Trio, Allegro -, che Johannes Brahms (1833-1897) inizia nel 1862 e termina nel 1865, che è anche l’anno della morte della madre del compositore, cui egli era profondamente legato; e questo grave lutto lascia la sua traccia nel carattere riflessivo e a tratti dolente della Sonata.

 

I concerti del Sabato del Mascagni sono a ingresso libero.