Cast e orchestra più convincenti e maturi: successo anche a Livorno dell’opera “Il cappello di paglia di Firenze”

di FULVIO VENTURI –

“Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota, nella produzione Opera Studio dei teatri di Pisa, Livorno e Lucca, ha fatto registrare un bel successo anche alla “prima” livornese (replica domenica 19 febbraio ore 16.30, ndr). Anzi, rispetto al debutto avvenuto a Pisa la scorsa settimana, si sono notati anche dei progressi. Innanzitutto gli ampi spazi del Teatro Goldoni hanno giovato all’equilibrio sonoro fra palcoscenico e orchestra e decisamente più convincente, più matura è risultata la prova di OGI Orchestra Giovanile Italiana, così come più sicuro è stato il direttore Francesco Pasqualetti. Sempre molto bene, anche dal lato scenico, il CLT Coro Lirico Toscano, diretto da Andrea Chinaglia, un maestro appena ventiseienne. 

Nel cast, in gran parte rinnovato rispetto alla prémière pisana, se la coppia centrale formata da Andrea Fermi e Sonia Bellugi (Fadinard ed Elena) pur promettente, è parsa essere in attesa di un definitivo sviluppo, note di gran merito per la Baronessa di Alessandra Masini, molto calata nella sua parte sia dal lato vocale che interpretativo. Molto bene anche l’elegante Emilio di Chen Li e Veio Torcigliani è sembrato in progresso come Nonancourt. Benissimo Nicola Vocaturo che nei panni dello Zio Vézinet incide un cammeo di gran valore senza mai risultare sovrabbondante; inappuntabile, divertente, Federico Bulletti nella doppia interpretazione di Achille di Rosalba e della Guardia afflitta da un pesante raffreddore. Così Victor Hernan Godoy che ha impersonato il maggiordomo Felice. Molto impegnato anche Claudio Mannino come Beaupertuis insieme con Caterina Poggini, Anaide e Anna Roberta Sorbo, la modista.

Lo spettacolo di Lorenzo Maria Mucci, con le scene di Emanuele Sinisi, i costumi di Massimo Poli e le luci di Michele Della Mea, si è rivelato ancora una volta ben congegnato nei tempi frenetici del vaudeville, oliato negli incastri e nei meccanismi scenici, nonché raffinato nelle citazioni pittoriche del pre-raphaelite John William Waterhouse (Ariadne, 1898). Il pubblico non numerosissimo del Goldoni ha confermato per tutta la produzione il successo già conseguito a Pisa.


“Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota farà una terza tappa in Toscana, con due repliche, al Teatro del Giglio di Lucca il 4 e 5 marzo 2017 (rispettivamente alle ore 20.30 e alle 16).