Anteprime di Toscana, fra i dati del settore Made in Tuscany aumento dell’export e del valore, calo dei volumi prodotti. I ricordi e la passione della testimonial Gianna Nannini, cantante e viticoltrice

Cresce l’export, aumenta il valore, calano i volumi prodotti: nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. A tratteggiare il quadro complessivo la ricerca di Ismea, presentata a Firenze in occasione di “PrimAnteprima 2022”, la giornata inaugurale della Settimana delle “Anteprime di Toscana” promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. A dare il via alla settimana delle degustazioni, quest’anno una testimonial d’eccezione: Gianna Nannini, cantante e viticoltrice toscana.

Ecco alcuni estratti delle dichiarazioni dei relatori durante la presentazione della manifestazione a cui hanno partecipato Eugenio Giani, presidente della Regione, Stefania Saccardi, vicepresidente e assessora all’Agricoltura, Giuseppe Salvini, segretario generle della Camera di Commercio di Firenze, Massimo Manetti,  presidente di PromoFirenze, Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana, Fabio del Bravo, responsabile Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale ISMEA, Francesco Mazzei, presidente di Avito. Sul palco insieme ai relatori anche la testimonial di PrimAnteprima 2022, la cantante e viticoltrice toscana Gianna Nannini. A moderare Tinto (Nicola Prudente) di Decanter Radio 2 Rai. 

Gianna Nannini, cantante e viticoltrice

“Dai 9 ai 12 anni sono vissuta in campagna alla Certosa Belriguardo. Partecipavo al rituale della vendemmia e venni subito presa dal profumo di questo vino e di questa terra, mi è entrato dentro. Ho scritto le prime canzoni scappando con il motorino su queste zolle da sola, bevevo il mosto. Quando ho potuto ho rilevato questa azienda, nel 2000. Ho chiamato Renzo Cotarella e gli ho chiesto di fare il vino più buono della Toscana. E’ stato un percorso lungo, adesso siamo un’azienda bio. Il primo vino, “Baccano”, l’ho pensato per arrivare alle persone giovani, per essere solidali, per fare squadra, per condividere uno spirito. Adesso produciamo 5 rossi, oggi presentiamo il sesto, “La Rossa”, dedicato ai ricordi della mia infanzia”. 

Eugenio Giani, presidente Regione Toscana

“Viviamo in una terra che nei secoli si è divisa tra guelfi, ghibellini e campanili in competizione. Per questo, per tenere insieme lo spirito di squadra e le singole specificità, ci è sembrato giusto non organizzare una singola manifestazione ma una settimana di eventi coordinati. Ma è indubbio che un lavoro di squadra si è iniziato a farlo e che il vino sia un prodotto di identità della nostra terra, che ci racconta il passato ma anche il futuro e la voglia di innovarsi: dal vino rappresentato nelle tombe etrusche alla prima Doc nel mondo che fu quella di Cosimo III dei Medici nel 1716 fino ai supertuscan che si sono affermati negli ultimi venticinque anni, frutto di  studi, sperimentazioni ed innovazioni, perché anche il vino come la tradizione è una linea in movimento”. 

Stefania Saccardi, vicepresidente e assessore all’Agricoltura
“In Toscana il mondo del vino ha una grande incidenza sul Pil, vuol dire anche occupazione di tante persone, un export di grande rilievo e quindi un pezzo importante dell’economia. In termini di qualità il vino toscano è sicuramente sul podio sia a livello nazionale che internazionale e se vogliamo che i cambiamenti climatici non ci sovrastino, il pilastro su cui puntare è la sostenibilità ambientale, economica ed etica. L’agricoltura biologica  – prosegue – è una chiave di risposta e in questo la Toscana ha fatto grandi passi e grandi risultati. Basti pensare il 50% per cento delle aziende vinicole toscane producono con metodo biologico, una percentuale in linea con le indicazioni europee”.

Francesco Mazzei presidente di AVITO – Associazione dei vini toscani Dop e Igp

“Questa settimana sono coinvolti 15 Consorzi che esprimono 17 Doc e 7 Docg, avremo 542 aziende a proporre i loro vini, con 1.610 etichette. Un evento di sostanza, che dimostra l’entusiasmo con cui viene affrontato questo momento dopo gli anni difficili che abbiamo vissuto e che la Toscana sta convergendo verso un’attività comune e condivisa. La pandemia ha aiutato a fare sistema e a cercare soluzioni insieme. Adesso speriamo di continuare su questa strada”. 

Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana

“L’attenzione verso la nostra regione anche dal punto di vista dell’enoturismo è cresciuta moltissimo negli ultimi anni, lo vediamo anche dalle ricerche registrate sul sito Visittuscany.com: le visite alle pagine delle offerte di enoturismo in italiano sul tema enoturismo sono cresciute in un anno del +136% (marzo 21-febbraio 22) e quelle in inglese del +49.,58%. Primi gli americani, poi i tedeschi, seguiti dagli spagnoli”. 

Giuseppe Salvini, segretario generale Camera di commercio Firenze
“Il successo degli appuntamenti internazionali che vedono protagonisti i nostri vini è la dimostrazione del valore e della forza attrattiva della Toscana e delle sue produzioni vitivinicole: è stato così all’ultimo BuyWine, lo scorso febbraio, con contratti firmati dai produttori toscani per circa 10 milioni, sarà così alle anteprime che si aprono oggi, grazie alla forte domanda di mercati come Stati Uniti, Germania, Canada, Svizzera e Gran Bretagna. Il vino si conferma un grande ambasciatore dell’eccellenza Toscana nel mondo”.

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I DATI DEL SETTORE

PRODUZIONE. Secondo i dati raccolti da Artea sulla vendemmia 2021 la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, il 7% in meno rispetto all’anno precedente: una cifra che colloca la produzione toscana 2021 tra le più basse rispetto agli ultimi 5 anni. La flessione è da imputare in primo luogo alle gelate primaverili e alle scarse precipitazioni estive, e fa i conti con una produzione nazionale tendenzialmente invariata rispetto all’anno precedente. La Toscana rappresenta una parte importante della produzione di vini DOP: con 1,3 milioni di ettolitri di vino DOP imbottigliato, nel 2020 la Toscana ha rappresentato l’8% del totale italiano, (16,5 milioni di ettolitri). La quota toscana sale all’11% in termini di valore del prodotto imbottigliato. Le prime elaborazioni sui dati 2021, peraltro, danno un’indicazione molto positiva perché il prodotto imbottigliato è cresciuto nelle DOP dell’8% circa rispetto al 2020 attestandosi sopra 1,4 milioni di ettolitri. Il Chianti da solo rappresenta circa la metà del totale del volume imbottigliato, seguito da Chianti Classico con 20%.

EXPORT. Sul mercato estero la performance 2021 è particolarmente positiva. Le etichette toscane certificate DOP hanno ottenuto incrementi addirittura superiori a quelli del settore vino nel complesso, che già evidenziava il miglior dato degli ultimi dieci anni. In volume, infatti, sono stati superati gli 800mila ettolitri (+7,4%), mentre i 625 milioni di euro (di cui 604 nel segmento dei rossi) hanno messo a segno un incremento del 15% su base annua raggiungendo il più alto livello di sempre. Tra i maggiori importatori di vino Made in Tuscany resistono in vetta alla classifica gli Stati Uniti, seguiti da Germania, Canada, Svizzera e Gran Bretagna. Più in basso Francia, Paesi Bassi e Giappone, mentre si riscontra un notevole balzo della Corea del Sud.

RE SANGIOVESE. La Toscana si conferma terra di vini rossi (87%) e di vini a denominazione di origine protetta, che nel 2021 hanno raggiunto il 70% della produzione totale, contro una media nazionale pari al 45%. Le superfici vitate si fermano sotto la soglia dei 60mila ettari, di cui 20mila in provincia di Siena e 16mila circa in provincia di Firenze. Il 96% della superficie è destinato a vini a denominazione, una percentuale molto superiore a quella nazionale, che si colloca attorno al 62%. Tra i vitigni domina il Sangiovese, che occupa oltre il 60% delle superfici coltivate (36mila ettari). Seguono a grande distanza, vitigni internazionali quali Merlot (4.834 ettari), Cabernet Sauvignon (3.766 ettari), e vitigni autoctoni come il Trebbiano Toscano (2.344 ettari), il Canaiolo nero (1.160) e la Vernaccia di San Gimignano (810). Su 52 Denominazioni, di cui 11 DOCG Chianti e Chianti Classico rivendicano rispettivamente il 31 e il 21% della superficie.

FENOMENO BIO. Circa un terzo dell’intera superficie a vigneto regionale è coltivato secondo il metodo dell’agricoltura biologica, il 17% della superficie a bio in Italia. Sono circa 350mila gli ettolitri bio made in Tuscany, il 15% dei 2,2 milioni di ettolitri prodotti a livello nazionale. Il fenomeno bio è sempre più marcato in Toscana: dopo un avvio incerto negli anni ’90, negli ultimi 10 anni ha registrato un forte incremento, conquistando le denominazioni più prestigiose e le realtà imprenditoriali più rappresentative della regione. Nel 2007 in Toscana erano presenti 500 aziende biologiche, oggi sono oltre 5000. Un andamento che ha portato alla crescita della qualità, oltre che della quantità: il vino biologico toscano ha oggi un buon riscontro anche sul fronte dello sfuso, con un prezzo di media superiore dal 10 al 30% rispetto allo stesso vino prodotto in modo convenzionale. A interessarsi maggiormente a questo segmento sono Nord America, Nord Europa e Regno Unito. 

PREZZI. Dopo la battuta d’arresto del 2020, il 2021 ha segnato una ripresa delle quotazioni: i vini al vertice della piramide di qualità crescono del 3% in termini di prezzi sul mercato. Vanno meglio i bianchi (+3,5%) dei rossi (+2,5%). Il trend si conferma anche nei primi mesi del 2022. A far registrare la miglior performance in termini di prezzi, tra le principali denominazioni, il Chianti.

Dopo la presentazione ufficiale dei numeri del vino, il programma di PrimAnteprima prosegue alle ore 19 in Palazzo Vecchio: oltre un centinaio di giornalisti specializzati del settore vinicolo nazionali e internazionali partecipano all’inaugurazione delle Anteprime 2022 (evento ad invito) nel Salone dei Cinquecento accolti dalle istituzioni, dai rappresentanti dei Consorzi di tutela del vino toscani e dagli organizzatori. L’evento, a cui parteciperà anche Gianna Nannini, sarà accompagnato dalle note di pace dai Giovani Artisti del Maggio Musicale Fiorentino.

 

La Settimana delle Anteprime di Toscana, durante la quale i Consorzi di Tutela presentano le nuove annate alla stampa specializzata di settore, continua con un fitto calendario di degustazioni per gli addetti ai lavori: domenica 20 marzo “Chianti Lovers & Rosso Morellino” a cura del Consorzio vino Chianti e Consorzio a tutela del vino Morellino di Scansano; lunedì 21 e martedì 22 marzo “Chianti Classico Collection” a cura del Consorzio vino Chianti Classico; martedì 22 e mercoledì 23 marzo “Anteprima della Vernaccia di San Gimignano” a cura del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano; mercoledì 23 e giovedì 24 marzo “Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano” –  a cura del Consorzio vino Nobile di Montepulciano Toscana, venerdì 25 marzo “Anteprima L’Altra Toscana” a cui partecipano il Consorzio di tutela dei vini di Carmignano, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio vini delle Colline Lucchesi, Consorzio di tutela dei vini D.O.C. Cortona,  Consorzio tutela vini della Maremma Toscana Consorzio tutela vini Montecucco, Consorzio del vino Orcia, Consorzio tutela vini Terre di Casole, Consorzio vini Terre di Pisa, Consorzio vini D.O.C. Valdarno di Sopra.

 

* Dati sulla produzione fonte Artea

** Dati su export, biologico e prezzi: fonte ISMEA per PrimAnteprima 2022