“Deve trattarsi di autentico amore per la vita” dai Diari di Etty Hillesum, 1941-1943). Maddalena Crippa al Teatro Goldoni di Livorno (in streaming) per l’8 marzo. In collaborazione con Anpi/Anppia

Lunedì 8 marzo 2021 dalle ore 21, in streaming gratuito sul canale YouTube del Goldoni, sarà trasmesso l’emozionante spettacolo Deve trattarsi di autentico amore per la vita, con Maddalena Crippa, una delle più grandi protagoniste delle scene teatrali, un’interprete straordinaria con una carriera prestigiosa che l’ha vista recitare con registi illustri come Giorgio Strehler e Luca Ronconi.

Maddalena Crippa. Sopra il titolo: immagine di scena durante la registrazione (ph. Teatro Goldoni – Livorno)

L’evento, registrato al Teatro Goldoni di Livorno, vede la collaborazione della Fondazione Goldoni e di ANPI/ANPPIA ed è tratto dai Diari (1941-1943) di Etty Hillesum con musica originale per arpa e armonica di Gian Mario Conti e la drammaturgia di Giulia Calligaro; lo si propone in un giorno particolare, la festa della donna, una ricorrenza che si vuole celebrare omaggiando Etty Hillesum, una donna controcorrente, intelligente, appassionata, profonda, forte e fragile allo stesso tempo, religiosa e innamorata della vita. 

“Io non posso fare nulla, non l’ho mai potuto, posso solo prendere le cose su di me e soffrire. In questo sta la mia forza ed è una grande forza”: con questa illuminante citazione Esther Hillesum, scrittrice olandese vittima dell’olocausto e oggetto dello spettacolo di Maddalena Crippa, non solo ci riconduce all’inferno dei campi di concentramento ma incarna anche l’archetipo della forza tipicamente femminile di immergersi nel dolore che la circonda per sostenerlo o semplicemente condividerlo empaticamente. Ecco allora che le conquiste sociali, economiche, politiche, le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo trovano una doppia valenza simbolica. 

La sua storia personale ne è una trasposizione totalizzante: Etty Hillesum trascorse l’adolescenza a Deventer, studiando nel liceo dove il padre insegnava lingue classiche. Prima di ottenere il lavoro nella sezione di assistenza sociale ai deportati nel campo di smistamento di Westerbork, svolse un impiego amministrativo presso il Consiglio Ebraico, ad Amsterdam, dove si trasferì nel 1932. Lavorare nel Consiglio esentò Etty dall’internamento a Westerbork; fu lei stessa tuttavia a chiedere di andare al campo per occuparsi dei malati nelle baracche dell’ospedale: “mi sento in grado di sopportare il pezzo di storia che stiamo vivendo” annotò. Restare a Westerbork fu il suo desiderio, volendo condividere il destino della sua gente, esserne al servizio; non accoglierà mai i tentativi di aiutarla a fuggire che pure le vennero rivolti. Etty morirà a Auschwitz, insieme ai genitori, ai fratelli Jaap e Misha il 30 novembre 1943. Successivamente, è nata e rinata tante volte, in tanti luoghi, attraverso tanti linguaggi, parole, spettacoli teatrali, docufilm, performance, in molte parti del mondo. E lo farà anche a Livorno, sul palcoscenico del Goldoni con la voce di Maddalena Crippa (la visione dello spettacolo sarà possibile sempre gratuitamente fino al 1° aprile).

Il Coordinamento Donne di ANPI ed ANPPI – dichiarano dalla sede di Livorno – non ha mai inteso l’8 marzo come una ripetitiva e vuota celebrazione priva di significati ma bensì come un’occasione per riflettere sul lungo cammino dell’acquisizione di diritti che ultimamente sono stati di nuovo messi in discussione tanto da dover ritornare a difendere il diritto alla vita di fronte al dilagare delle violenze quotidiane. Da anni il coordinamento realizza con altre realtà del territorio spettacoli che hanno messo luce alcuni aspetti dell’universo femminile: il diritto di scelta per una maternità consapevole, l’impegno politico, la continua ricerca di un’uguaglianza sociale non ancora pienamente raggiunta, la lotta contro ogni discriminazione sessuale, noi donne di ANPI e ANPPIA e dell’associazione Evelina De Magistris abbiamo volentieri accolto la proposta di portare anche a Livorno lo spettacolo interpretato da Maddalena Crippa tratto dal Diario di Etty Hillesum, testimone di uno degli episodi più drammatici della storia del ‘900”.