18 marzo, Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid. Un minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta. Le cerimonie in Regione, a Firenze, Livorno, Certaldo e Pietrasanta

Da sinistra il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Regione Eugenio Giani e il cardinale Betori (ph. da Regione Toscana)

FIRENZE E REGIONE TOSCANA / A un anno dall’esplosione della pandemia, la Toscana ha ricordato il 18 marzo 2021 le vittime del Covid. Le bandiere che campeggiano sulla facciata di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, sono state per tutto il giorno a mezz’asta. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha voluto ricordare le quasi 5 mila persone morte in Toscana dal febbraio dello scorso anno anche in occasione della cerimonia organizzata dal Comune di Firenze. “Un anno fa – ha detto il presidente – le immagini dei camion diretti ai cimiteri fuori Bergamo ci hanno aperto gli occhi su una tragedia le cui proporzioni ancora non avevamo percepito appieno. E’ stato un momento drammatico della nostra storia, un momento che non potremo e non dovremo dimenticare”.    Alla cerimonia in Palazzo Vecchio, nel corso della quale è stata scoperta una targa alla memoria delle vittile fiorentine, oltre al sindaco di Firenze Dario Nardella, hanno partecipato il cardinale Giuseppe Betori arcivescovo di Firenze, il rabbino Gadi Piperno e l’Imam Izzedin Elzir.   

LIVORNO / Il sindaco Luca Salvetti giovedì 18 marzo, 2021 alle ore 11 ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Covid-19. L’evento si è tenuto sul balcone di Palazzo Comunale, con le bandiere a mezz’asta e due agenti della Polizia Municipale ai lati del Sindaco che indossava la fascia tricolore (foto sopra il titolo). Il Senato ha approvato la legge che istituisce la Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid che si celebrerà ogni 18 marzo, il giorno del 2020 in cui, a Bergamo, i camion dell’esercito portarono via centinaia di bare con morti destinati alla cremazione fuori città. Un’immagine rimasta un simbolo di quella tragedia. La legge prevede un minuto di silenzio nazionale.

Inoltre  in mattinata il presidente del Consiglio Mario Draghi, si era recato a Bergamo e  il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha invitato tutti i sindaci d’Italia ad osservare un minuto di silenzio alle ore 11, proprio in concomitanza con l’arrivo del Presidente del Consiglio dei Ministri nella città lombarda.

PIETRASANTA / Bandiere a lutto, un minuto di silenzio e municipio illuminato nella serata di ieri nella prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19. Era già successo un anno fa, il 31 marzo, quando ancora la giornata nazionale non era stata formalmente istituita. E’ stato un doloroso dejà-vu con il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti che schierato di fronte al Municipio con la fascia tricolore e le bandiere a mezz’asta, ha commemorato a nome di tutta l’amministrazione e di tutta la città di Pietrasanta le vittime della pandemia. 39 quelle che il Covid si è portato via in città.

Erano padri, madri, parenti, amici, conoscenti o semplicemente vicini di casa. “Oggi ricordiamo chi non è più in mezzo a noi. Commemoriamo le morti di questo maledetto virus e allo stesso tempo rinnoviamo la nostra vicinanza ai loro cari. Il 18 marzo è il giorno del rispetto, della memoria e del conforto. – ha detto il primo cittadino, Giovannetti – Ci troviamo ancora nel bel mezzo del campo di battaglia a lottare per la vita ma sono sicuro che, grazie alla scienza e ai vaccini, ne usciremo vittoriosi e più forti di prima”. L’amministrazione comunale di Pietrasanta ha deciso di dedicare la collettiva di scultura “La Piazza in Attesa” che si apre venerdì 19 marzo 2021, in Piazza Duomo, a tutte le vittime. “Questo progetto artistico a cura della Nag Gallery è stato concepito per questo particolare momento della nostra storia e della nostra comunità. – spiega il sindaco, Giovannetti – La piazza è in attesa, così come lo sono le nostre vite che aspettano di poter tornare a quella libertà a cui non siamo quasi più abituati. Dedicheremo la collettiva a tutte le vittime con pieno spirito di rispetto e di speranza. Gli eventi espositivi, così come i musei e tutte le attività culturali, sono chiusi al pubblico per decreto ma la nostra città ha continuato in questi mesi a produrre eventi ed inventarsi iniziative culturali da condividerle con il pubblico da remoto. È il nostro modo di dire che ci siamo, che siamo presenti, e che nemmeno il Covid fermerà il nostro amore per l’arte e la cultura. Pietrasanta rinnova al mondo il suo messaggio di fiducia ed ottimismo per il futuro”.

CERTALDO / Un minuto di silenzio, la bandiera italiana esposta a mezz’asta. Nella mattina di giovedì 18 marzo 2021, in occasione della prima giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus, istituita dal Parlamento, il Comune di Certaldo ha organizzato un momento di raccoglimento nell’atrio del Palazzo Municipale di via Borgo Garibaldi, aderendo all’iniziativa promossa da Anci nazionale. E annunciando la volontà di ricordare le vittime e chi si è impegnato in questi mesi di emergenza con targhe da collocare in Palazzo Comunale.
La cerimonia si è svolta alle 11 in concomitanza con l’arrivo a Bergamo, fra le città più ferite dall’emergenza, del presidente del consiglio dei Ministri, Mario Draghi. Erano presenti il sindaco Giacomo Cucini, con la fascia tricolore, il presidente del consiglio comunale, rappresentanti dei gruppi consiliari, delle forze dell’ordine e del volontariato sociale.
L’obiettivo dell’iniziativa promossa da Anci: dare un segnale di unità, di fiducia e speranza alla comunità, rendendo omaggio a chi non è riuscito a vincere la sua battaglia contro un virus che, ancora oggi, semina contagi e purtroppo vittime. Un virus che ha segnato tutto il Paese e, dunque anche l’Empolese Valdelsa, portando a una crisi sanitaria, economica e sociale.
“Le immagini dei camion militari a Bergamo, chiamati per trasportare fuori città le salme delle centinaia di morti da Covid, simboleggiano tutte le vittime italiane dell’emergenza: è stato un momento scioccante, tragico – sottolinea il sindaco Giacomo Cucini – E’ importante tenere vivi la memoria e il ricordo dei fatti che, come questo, ci impongono di crescere come comunità. Ci insegnano a essere ancora più uniti. L’emergenza Covid ha rappresentato e rappresenta un periodo estremamente difficile: ci ha costretti a riflettere sulle nostre priorità, restituendo valore a gesti semplici che davamo per scontati. Una stretta di mano, una carezza, un abbraccio o una cena insieme. E’ capitato come sindaci di sentirci soli nell’affrontare qualcosa di più grande di noi, tuttavia Certaldo ha potuto contare su una grande squadra: per questo, ho voluto che, in occasione della prima cerimonia ufficiale istituzionalizzata dal Parlamento in ricordo alle vittime, fossimo insieme a osservare il minuto di silenzio, di fronte al Tricolore a mezz’asta. Il 18 marzo del prossimo anno speriamo di poter essere ancor più numerosi. Intanto ci tengo ad annunciare che, nell’atrio di questo luogo dove tante sono state le decisioni prese per gestire l’emergenza, saranno collocate alcune targhe in ricordo delle vittime, ma anche per ringraziare chi si è speso in questa battaglia, a fianco delle istituzioni e della popolazione”.