Teatro Carlo Felice: “Il maestro di cappella” e “Il segreto di Susanna”, due gioielli operistici in miniatura in tv (Primo Canale) per Pasqua e Pasquetta

Due piccoli ma scintillanti gioielli della letteratura operistica italiana, in miniatura, da assaporare durante le festività pasquali: saranno trasmesse da Primo Canale domenica 17 aprile 2022 alle ore 21.00 e lunedì 18 aprile 2022, alle ore 18.30 Il maestro di cappella di Domenico Cimarosa e Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari, in un nuovo allestimento in dittico della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, nella versione televisiva realizzata da Primo Canale in collaborazione con il Teatro Carlo Felice.

Maestro concertatore e direttore è Gianluca Capuano alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, la regia di Sergio Vitale, i costumi di Leila Fteita, le luci di Luciano Novelli, assistente alla regia Lorenzo Giossi. Protagonisti in scena sono lo stesso Sergio Vitale, nei panni del Maestro di cappella nel monologo comico di Cimarosa e, a fianco a Rosa Feola nei panni della contessa Susanna, nella parte del conte Gil nell’intermezzo di Ermanno Wolf-Ferrari, con l’attore Lorenzo Giossi nella parte di Sante, il servo muto.

«Sono lieto di poter finalmente annunciare la messa in onda su Primo Canale di una produzione di grande valore, nata in piena pandemia, nei primi mesi del 2021, che ben testimonia lo spirito di resilienza con cui il Teatro Carlo Felice ha affrontato questo periodo storico così difficile, commenta il Sovrintendente Claudio Orazi. Il maestro di cappella di Domenico Cimarosa e Il segreto di Susanna sono due intermezzi musicali di rarissima esecuzione che, in virtù della loro unicità musicale, il Teatro ha voluto affrontare con interpreti prestigiosi: il direttore Gianluca Capuano, che da Les Musiciens du Prince ai maggiori Teatri d’opera internazionali si è affermato quale raffinato interprete del repertorio operistico dal Seicento ai nostri giorni, il baritono e ora anche regista Sergio Vitale e il soprano Rosa Feola. Assieme ad una seconda produzione composita, che comprende La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi e Trouble in Tahiti di Leonard Bernstein, a sua volta, registrata e trasmessa da Primo Canale nel 2021 e portata in scena nel mese di gennaio 2022 in scena a Teatro, il catalogo dei titoli operistici prodotti con l’emittente genovese si arricchisce di una nuova produzione di pregio che in futuro proporremo al nostro pubblico in sala».

Scritto tra il 1786 e il 1793 a San Pietroburgo, dov’era ospite della zarina Caterina II, probabilmente tra due delle opere più conosciute e felici del vasto catalogo teatrale cimarosiano (oltre 70 titoli), L’impresario in angustie del 1786 – di cui condivide l’argomento metateatrale – e Il matrimonio segreto, del 1792, Il maestro di cappella è un esempio della rara fattispecie del monologo operistico, di carattere comico, di cui si rinvengono pochissimi esemplari nella storia dell’opera (tra i più celebri, saltando in avanti di qualche secolo, La voix humaine di Francis Poulenc su libretto di Jean Cocteau), ma nessuno nel più vasto ambito dell’intermezzo settecentesco. Per questa sua anomalia classificato nel catalogo cimarosiano tra le “cantate” di argomento profano, e scritto su di un libretto di ignota provenienza, il breve componimento per voce di baritono vede in scena un unico personaggio, il maestro di cappella, intento a dirigere un’aria in “stil sublime” di un antico e venerato maestro (seppur fittizio, il suo nome – guarda caso – è “Scarlatti”). Ma quando l’orchestra inizierà a provare il brano l’effetto sarà catastrofico. Il maestro di cappella inizierà quindi a canticchiare volta per volta la parte di ogni strumento, in modo tale da far capire ad ognuno degli riottosi strumentisti cosa fare. Alla fine riuscirà a far eseguire l’aria correttamente a tutta l’orchestra, ed estenuato, ma tutto sommato soddisfatto, prometterà ai suoi professori d’orchestra di dedicarsi in futuro ad un componimento migliore (si può suppore, composto da lui stesso).

Il segreto di Susanna (1909), su libretto di Enrico Golisciani (collaboratore tra gli altri anche di Amilcare Ponchielli, Umberto Giordano, Francesco Cilea) è una piccola opera in un atto in cui l’impianto drammaturgico, goldoniano viene rivestito dei panni di una vicenda moderna. Il Conte Gil inizia ad nutrire sospetti circa la fedeltà della moglie, la Contessa Susanna, giacché ogni qual volta entra in una stanza ove lei abbia soggiornato senta un sospetto e inspiegabile odore di fumo. Il segreto, non di Pulcinella questa volta, ma di Susanna, condiviso con l’immancabile servo muto Sante, sarà presto svelato, e la Contessa sospettata perdonata, lasciando tuttavia aleggiare nell’aria le fastidiose domande e insicurezze frattanto maturate dal marito, se non tradito, certamente burlato. La musica di Wolf- Ferrari, di grande efficacia teatrale, guarda all’ideale mozartiano e a Pergolesi ma si nutre di disegni cromatici e suggestioni coloristiche talvolta ai limiti della tonalità. Dalla sua prima esecuzione italiana, con la direzione di Arturo Toscanini al Costanzi, due anni dopo la sua creazione a Monaco, l’opera ha mantenuto una sua presenza anche negli anni in cui la musica del compositore fu – più in generale – colpevolmente dimenticata.

Il maestro di cappella

di Domenico Cimarosa

Maestro concertatore e direttore Gianluca Capuano

Regia Sergio Vitale

Scene e costumi Leila Fteita

Luci Luciano Novelli

Personaggi e interpreti principali:

Il maestro di cappella  Sergio Vitale

 

Il segreto di Susanna

Intermezzo in un atto di Ermanno Wolf-Ferrari
libretto di Enrico Golisciani

Maestro concertatore e direttore Gianluca Capuano

Regia Sergio Vitale

Scene e costumi Leila Fteita

Luci Luciano Novelli

Personaggi e interpreti principali:

Susanna Rosa Feola

Jill Servio Vitale

Sante Lorenzo Giossi

Orchestra e Tecnici del Teatro Carlo Felice

Nuovo allestimento in dittico della Fondazione Teatro Carlo Felice

Prima messa in onda su Primo Canale (SAT 10, SKY 515)

Domenica 17 aprile 2022 ore 21.00

Lunedì 18 aprile 2022 ore 18.30